giovedì 6 settembre 2007

SCIENCE-FICTION SOUNDTRACK PETTINATA

Oggi non ho davvero molto da fare e mi stavo leggendo per l'ennesima volta un romanzo di Isaac Asimov, Cronache Dalla Galassia.

Hari Seldon... nato nell'anno 11.988 dell'Era Galattica, morto nel 12.069. Nell'attuale calendario dell'Era della Fondazione queste date corrispondono agli anni meno 79 e primo. Figlio di genitori della media borghesia di Helicon, nella regione di Arcturus (dove suo padre era coltivatore di tabacco nelle piantagioni idroponiche del pianeta), Seldon aveva rivelato, fin dalla prima giovinezza, una spiccata attitudine alle scienze matematiche. Gli aneddoti riguardanti questa sua qualità sono innumerevoli. Si dice che all'età di due anni...

La psicostoriografia, fu senza dubbio la scienza alla quale portò il maggior contributo. Seldon ne approfondì lo studio ricavando da una raccolta di pochi assiomi una profonda scienza statistica...

... Il documento più importante che possediamo sulle vicende della sua vita è una biografia scritta da Gaal Dornick il quale, in gioventù, aveva conosciuto il grande matematico due anni prima che questi morisse. La storia del loro incontro...

ENCICLOPEDIA GALATTICA

Dal momento che Arcturus non è solo il nome di una enorme stella ma anche di una band di black metal, come soundtrack ho piazzato nel walkman anche i loro lavori in ordine di apparizione sulla Terra: Aspera Hiemns Symfonia (1996), La Masquerade Infernale (1997), The Sham Mirrors (2002, il mio preferito) e Sideshow Symphonies (2005), che mi piace ma non mi fa impazzire.

E quindi? Quindi gli Arcturus sono pro-Asimov e pro-sciencefiction, per forza. Mica solo "metal" cheddiamine! A partire dal nome: Arcturus è la regione dello spazio in cui si trova il pianeta Helicon, da cui proviene lo scienziato Hari Seldon, l'inventore della Psico-Storiografia. Inoltre la band ha sempre avuto a che fare con tematiche extra-terrestri. Prima erano solo black metal, pittati in faccia, con gli spadoni e andavano a 666kmh col metronomo. Poi hanno scoperto la curvatura spazio-temporale, si sono resi conto che erano rimasti in pochi e solo sulla Terra, a pittarsi in faccia (donne comprese) e che erano meglio le pistole disintegranti a raggi fotonici nucleari per suonare le chitarrone distorte, piuttosto che le spade di acciaio (finto) norvegese. Non che l'acciaio norvegese faccia schifo. Qualunque buon fan di black metal primordiale ha una spada d'acciaio norvegese in casa che usa per tagliare le puntarelle da inzuppare nel pinzimonio, per ammazzare le zanzare, accordare la chitarra a mo' di diapason... Insomma, gli Arcturus han portato quell'aria talmente fresca nel black metal che i ghiacci eternamente ghiacciati si stavano spaventando, pensando al disgelo. Dunque pochi mesi fa, metà aprile 2007, Hellhammer e Vortex (batteria e basso) hanno deciso di lasciare lo spazio siderale e tornare sulla Terra alla velocità del pensiero per continuare il loro sporco lavoro nei Dimmu Borgir, band decisamente più black metal dove l'unica fantascienza possibile e vagamente credibile è una battuta più lenta di un 16° di tempo e una voce leggermente più comprensibile di un grugnito in sottofondo con urla isteriche di accompagnamento. Che a me non dispiacciono proprio del tutto.

Ora devo scappare, ho lezione di psicostoriografia tra un'ora e devo essere nel Laboratorio115, Sezione212, Anello3, Quartiere Universitario del Quadrante Alpha Ics (X).

Voi gustatevi pure un video degli Arcturus girato su Helicon nell'anno 12.032 dell'Era Galattica. Se aguzzate la vista potete anche vedermi. Sono quello quasi pelato, con il pizzetto e gli occhiali da scienziato, in fondo a destra.

Hari Seldon

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