martedì 30 ottobre 2007

ZUCCHE VUOTE

Idee del cazzo per Halloween non me ne sono venute e nemmeno mi ci metto. Se non vengono perché sforzare le preziose meningi? Come dice un amico: "perché offrire un servizio di scarsa qualità quando puoi tranquillamente non offrirne neppure uno?"

Quindi ci sentiamo dopo il 5 novembre.
Ammazzatevi tutti e felice Festa dei Mortacci Vostri (perché il metal festeggia i morti, la morte e i santi se li incula).

lunedì 29 ottobre 2007

SCENDERE O NON SCENDERE L'MP3

Oggi ho letto questo articolo, di cui non metto il link perché merita di essere copied&pasted in toto.

Contravvenzioni salatissime, da 12 a 125 milioni di euro
Blitz antipirateria, maxi-multa nel Milanese

Quattro denunciati tra i 30 e i 45 anni: nei loro pc trovate oltre 121 mila opere protette da copyright, tra musica, film e videogames

Oltre 120 mila «file» di musica, cinema, programmi e videogiochi, illegalmente condivisi in Rete. Una massa spaventosa di opere: oltre un Tera-Byte. A finire nelle maglie della legge sul copyright sono quattro «grandi uploader», ovvero internauti-scaricatori. È scattata la denuncia da parte della Guardia di Finanza di Melegnano, nel Milanese. Sequestrati 6 computer, 7 hard disk esterni, 2 schede di memoria e 2.377 tra cd-rom e dvd. «Nei loro computer sono state trovate 121.566 opere, per lo più file musicali, tra cui le discografie complete di Vasco Rossi, Madonna, U2, Zucchero, Elisa e altri, numerosi film di recente produzione, applicazioni per Pc e videogames» spiegano le Fiamme gialle. I quattro, tutti italiani tra i 30 e i 45 anni, oltre alla denuncia penale alla Procura di Lodi, rischiano di dover pagare multe da 12 a 125 milioni di euro.
DANNO PER 70 MILIONI - L'operazione di contrasto dello scambio illegale di file di opere musicali, video e informatiche - effettuato mediante condivisione in Rete, il cosiddetto peer to peer - «è da inquadrarsi in un contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright, che costituisce una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'erario per milioni di euro all'anno» si legge nella nota della Gdf. «Le istituzioni e le forze di polizia hanno ormai preso atto che la pirateria digitale non è un problema di quattro ragazzetti che scaricano a sbafo ma una seria minaccia per l'industria della creatività» aggiunge Enzo Mazza, presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana). Solo nel 2006 in Italia, secondo dati Fimi, la musica illegalmente diffusa via internet ha causato danni all'industria per 70 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i diritti degli autori e l'evasione fiscale connessa al traffico illecito.

Non riesco ad apprezzare chi scarica un disco e poi, se gli piace, non lo compra perché tanto lo ha già scaricato. Non riesco a trovarci nulla di figo in tutto questo. Più che altro è un discorso che faccio che va a toccare una specie di incentivo che va dato ai musicisti. Gli sforzi vanno premiati, quando hanno risultati di un certo valore. E poi, niente in questo campo è più bello e divertente che scartabellare le copertine dei dischi negli scaffali dei negozi per poi portarsi a casa 2 o 3 LP in vinile o CD pensando di aver fatto l'acquisto del mese. Acquisto agognato, sudato, ottenuto.
Qualcosa però mi prude, nel cranio, ogni volta che rileggo l'articolo. Innanzitutto: chi hanno intervistato, a chi chiesto un'opinione? A Enzo Mazza, presidente della FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana. Già che c'erano potevano chiedere anche al presidente della SIAE. Cioè questi pigliano i soldi dagli acquisti dei dischi, che vuoi che ti dicano, Scaricate a nastro e scendetevi tutti gli mp3 che la rete vi può dare? E Babbo Natale esiste...
Ma c'è un'altra cosa che mi sfrugola le meningi della capoccia. Non una cosa anzi, ma 5 parole: EVASIONE FISCALE CONNESSA TRAFFICO ILLECITO. Ed eccolo qui il punto. Cioè se io compro dischi ci pago le tasse: SIAE (tassa), FIMI (tassa), IVA (eccazzo un'altra tassa!), più tutte quelle nascoste che paghi alle case discografiche, di distribuzione etc etc (ma per questo va bene così, chi fa un lavoro deve, giustamente, essere pagato), il bubbone esplode quando le tasse non le paghi. Un po' come i carburanti alternativi (olio di colza o di semi per i motori diesel 4T o olio di ricino come miscelatore per i motori 2T): la Finanza ti fa il culo non perché inquini di più (anzi se usi quei carburatni inquini di meno se non quasi per niente!), ma perché non paghi i GIUSTI tributi allo Stato! Eccheccazzo dove credevi di essere nel paese dei bambocci?
Ma andiamo con ordine e torniamo a bomba sui dischi, ma indietro un po' d'anni. Quando non c'era 'sta cazzo di Internet per esempio. Esistevano le cassette, che potevano essere registrate (sto parlando degli anni '80 e primi '90 quando i cdr non esistevano ancora). Chi di voi spendeva pomeriggi ad acquistare cassette originali, piuttosto che farsele registrare dal cugino più grande o dall'amico più sgamato in fatto di musica? Andiamo siate onesti perché non ci crede nessuno. Era anche l'epoca dei bootleg: si andava ad un concerto, lo si registrava con una cassettaccia in un mangiacassette che di solito se le mangiava in senso non figurato e poi le mettevi sul mercato (clandestino) e senza ricavarci soldi, al massimo un paio di birre o di fumate. I gruppi migliori della MWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal) vennero fuori così (Tygers Of Pan Tang, Iron Maiden, Angel Witch... ). Anche i Metallica vennero fuori così, da un nastro "pirata" registrato live (i pezzi erano Hit The Lights e Whiplash) capitato per caso nelle mani di Marsha e Jon Zazula della Megaforce Records. Poco prima ci pensò Brian Slagel a inserire la singola Hit The Lights nella raccolta Metal Massacre ed era un vero e proprio lavoro fatto in casa! All'epoca era così e funzionava alla grande, la gente era felice, il movimento interessante e fruttuoso, le band efficenti e il metodo per venire fuori dal buio dell'anonimato efficace.
Ora invece ci siamo infighettati, impreziositi; se uno scarica musica, facciamo i "paparini" e spariamo prediche sullla "minaccia alla creatività", "furto di idee", "uccisione dell'industria discografica". Se volete far venire i sensi di colpa al popolo che scarica musica, non ci riuscite in questo modo. Non ha colpe, d'altronde, chi sfrutta un mezzo che gli è stato messo a disposizione sin dall'era pre-Napster. E fatemi il piacere! Questa è tutta pubblicità per la musica e, se per i musicisti il passaparola ha funzionato alla grande fino a pochi anni fa, non vedo come non possa andare bene ora.
Poi sono d'accordo sul fatto che chi scarica materiale audio-video e ci voglia anche guadagnare sopra vada punito, ma questa è appunto frode (del fisco, delle idee, del materiale, di quel cazzo che vuoi).
Vorrei poi anche sapere qual è un disco che vale una multa da 12mln di euro...

mercoledì 24 ottobre 2007

OH M'E' SALITA LA GAYNA A BESTIA!

A parte i lati B di cui ora non ci frega più un cazzo -giorno nuovo vita nuova- ho riscoperto la gayna. Il Gayn-O-Meter-Matic oggi ha passato lo sblindo, andando in fuoriscala.

Prima Anthrax, Sound Of White Noise e poi, in regressione d'ignoranza multipla totale, Forbidden, Green.
So benissimo, pivelli, che questo non è il lavoro di punta degli Anthrax. Potrebbe essere Among The Living o Persistence Of Time, e dal momento che devo ringraziare questi due dischi per come da 20 anni mi sono messo come il culo, posso tranquillamente parlare di uno che molto spesso sento sottovalutato. Un disco latentemente ignorante, in cui Joey Belladonna va fuori a giocare con lo skate e lascia John Bush a fare i compiti a casa; not the president, jb degli Armored Saint. Un disco fantastico, pezzi come Hy Pro Glo, Packaged Rebellion, This Is Not An Exit, Potters Field, Only, mi fanno ogni volta pogare il cervello. Non ce n'è uno brutto o venuto male. Invece di voi venuti male ce ne sono fin troppi.


Invece l'ignoranza proprio per niente latente di questo LP mi ha preso subio quando nel lontano 1994 me ne impossessai a casa di un conoscente, un idiota a dire il vero, che se ne voleva liberare. Troppo crudo diceva. Ascoltava gente seria come Stratovarius, Dream Theater, accozzaglie simili. Credo lo faccia tuttora. Francamente lo ignoro. Kanaworms, What Is The Last Time?, Over The Middle, questi sono pezzacci ignoranti assati con una massiccia dose di chitarroni a cura di Tim Calvert (Nevermore, ma era mejo nei Forbidden) e batteria di Paul Bostaph (e si sente). Un sound così grezzo, thrash bay area, incazzato, aperto, luccicante di nuovo nonostante i quasi 15 anni di età, scavalca dischi di band molto più blasonate dei giorni nostri composte da atteggioni tamarri coi brufoli sul culo (ah è una faccia quella?) e gli stivaloni borchiati e cromati. Sul retro di copertina campeggia lo slogan "Vi facciamo il culo come una manica di cappotto".

martedì 23 ottobre 2007

B-SIDE

Ora, il fatto che un giornalista/pseudo-scrittore come Beppe Severgnini, il quale ricordiamo essere stato oggetto di un interessante articolo sull'avanguardistico blog SoloMacello, sia un apprezzato uomo di cultura (pizza e mandolino made in china, tra l'altro) non fa di lui un espertone che si possa permettere di parlare a sproposito, tipo di musica, o di metal citando i Metallica (che metal non sono più ma insomma, se la sono cavata alla grande per almeno... vediamounpo'... 15 anni? Mioddio uno dopo così tanto tempo si rincoglionisce invece che fare musica... ma ai Metallica non è successo. Loro NO! Non si fanno influenzare da queste cose materiali! Il Metal non si abbassa a queste faccende da omuncolo mortale e venale... ).
Insomma, tutta 'sta sbatta per dire che? Che Severgnini ha citato un disco dei Metallica (il più di merda in assoluto nella carriera dei Four Horsemen, peraltro) in una sua risposta accazzo ad uno che gli chiedeva se gli piace il culo delle tipe o se preferice guardarle in viso, ai concorsi di bellezza. Insomma la fatidica questione del lato B, in tutti i sensi.

Si parla di B-Side. Non solo di culi.

A memoria, potrei sbagliare ma chissenefotte e chi mi corregge è uno sfrega-coglioni di altrui proprietà, anche gli Anthrax han fatto una raccolta di B sides. Non di culi. Di canzoni. Attack Of The Killer (Lilker?) B's, con in copertina un bel mucchio di api. Perché se non siete degli ignoranti patentati dovreste sapere che Bee in lingua d'albione vuol dire Ape. E Ape nella stessa lingua vuol dire Scimmia. Le scimmie siete voi se non sapete 'ste cose che vi vengono imparate dall'asilo. In ogni caso, questa raccolta di lati B è molto più pettinata di quella merdata dei MortaccicA. Ah Severgni', potevi evità l'argomento e invece te sei cacciato 'nde la merda da solo...

Poi esistono i B-Movie. I Film-B sono il culo dei filmoni che voistronzi andate a vedere sul grandeschermo in dolby surround con gli effettoni galattici. I B-Movie sono interessanti già solo per il fatto che chi li produce ci fa una cariola di soldi, costano un cazzo e in USA vanno che è una bellezza. Ne avevo visto uno epocale, bellissimo, di film B. Il regista è il mago Peter Jackson, quello de Il Signore Degli Anelli e di King Kong. Il film è Splatters - Gli Schizzacervelli. Ora s'è messo a fare il gagliardo, il fenomeno, il piacione col grande pubblico. Era più simpatico prima di fare i soldi.



Sì anche io preferisco i lati B. Anche il vostro, di lato B che sono sicuro farà certamente schifo ma, è sicuramente meglio del vostro fetentissimo lato A.

venerdì 19 ottobre 2007

DOLORE

Tra ieri e oggi due notizie mi sono cadute tra capo e collo, e hanno trasformato la mia gioia di vivere in un misto di ansia, gelo, tristezza e delusione verso una qualsivoglia fottuta "giustizia divina" secondo la quale non puoi aspettarti di restare impunito, che tu sia l'uomo più buono o il più figlio di puttana del creato.

Due giorni fa, un mio ex compagno delle superiori, amico e collega di mio fratello in una ditta sub-appaltata di specialisti tubisti/saldatori, è morto sul lavoro. Una trave d'acciaio lunga 5 metri e larga mezzo, del peso di 5 tonnellate, gli è crollata addosso da un'altezza di 70 metri, schiacciandolo a terra e uccidendolo sul colpo. Risultato: moglie incinta di 8 mesi e figlia di 2 anni e mezzo lasciati al loro destino. Complimenti alla ditta che fa lavorare i suoi in tutta sicurezza.

Ieri: il marito di una mia collega è morto dopo una brevissima e fulminante malattia (poche settimane a quanto mi hanno detto). Figli di 2 e 4 anni, e moglie, restati soli. Qui non c'è da fare del sarcasmo, le malattie fulminanti non sono colpa di nessuno. Solo di quella fottuta sorte che molti chiamano "Destino" e a cui io non ho mai creduto. Non lo farò mai.

Viene rabbia. Un'animosità nata dal dolore di una vita che si spezza senza motivo (come se ne esistessero di validi, tra l'altro) la quale, arrivati ad un certo punto, non ha più valore e che non significa più nulla, non fosse per il fatto che persone dipendenti nel modo più assoluto dalla tua vita vengono lasciate sole in un mondo infame, crudele, spietato.

No. Non ci voglio credere.

mercoledì 17 ottobre 2007

GLI ANIMALI NON DOVREBBERO ATTEGGIARSI AD ESSERI UMANI

Il mio corso evolutivo continua da sempre; la trasformazione in qualcosa di diverso da quello che ero il giorno prima (un animale) a quello che miro a diventare (una bestia). Forse riuscendoci anche.
Comunque. Ieri sera finalmente mi sono armato di pazienza e controllo, e mi sono masterizzato due bei viniloni su cdr, passandoli poi in mp3 con un programma pettinato che si chiama WaveLab4.0, una sorta di mixing da pc + svariate tecniche di compressione audio, filtri, equalizzazione fino a 24 tracce per canale (dio! non so nemmeno dove metter le mani... ), sovrapposizioni di traccia, effetti suddivisi per tipologia e per canale dx/sx (cioè tu puoi scegliere di avere un effetto su canale sinistro e un altro sul canale destro, roba da far diventare scemo Steve Albini e smettere di lavorare a Billy Anderson).

PRIMUS - Sailing The Seas Of Cheese
Un disco davvero figo, ascoltabilissimo anche da chi non ama particolarmente questo tipo di musica che non è metal, non è rock, non è pop. Cos'è? Primus. Batteria martellante e tecnica, basso ultratecnico e molto, molto melodico, veloce, repentino e dal suono caldo e classico, avvolgente anche, senza lesinare sugli slap
Alla fine, un gran bel disco. Però dopo un po' i Primus stancano (me almeno), e infatti preferisco i dischi di Les Claypool, Bucket Of Bernie Brains. Tipo "The Big Eyeball In The Sky", li trovo più completi e maturi. Ma so' gusti.


WINDMILLS BY THE OCEAN
Questo disco mi è capitato tra le mani qualche mese fa, in occasione del concerto degli Isis al Transilvania Live di Milano.
ORa che l'ho assimilato bene, posso dire che è davvero un bel disco. Nessuna novità dal fronte, ovviamente, e di diverso da Isis, Pelican, Red Sparowes c'è solo il nome. La musica è un post-rock strumentale che sconfina nel metal in suoni e atmosfere: chitarre da una tonnellata e mezza, drumming possente e ritmico e precisione da orologio svizzero. Niente voci.
Un disco per ascolti serali, magari in solitaria.


PRIMUS - Tommy The Cat (voce di Tommy The Cat di Tom Waits)


Windmills By The Ocean - niente video, i'm sorry ma nessuno c'ha ancora pensato, e quindi perché dovrei farlo io? Però nel SingingBox qui di fianco c'è un mp3 scaricato iersera dal vinile. Può servire per farsi un'idea.

lunedì 15 ottobre 2007

SOTT O)))

Per il momento va avanti Old Man's Gloom, disco Christmas, solo perché nell'ordine alfabetico inverso con cui ho messo i dischi nel walkman, sta subito dopo di OM.

Ma è OM che m'interessa, e infatti lo rimetto su all'istante...

Ne avevo già parlato pochi giorni fa in attesa dell'arrivo a casa. Ora che ce l'ho è un tunnel.

Si tratta del duo ex-Sleep: Chris Hakius alla batteria e Al Cisneros al basso e voce. Ne manca uno (Matt Pyke) ma vabbè, aveva da fare...

Sì, solo basso e batteria. E sussurri. Appezzi totale. Un ascolto fugace e frettoloso sabato pomeriggio mi aveva un po' sconfortato, nel senso che "oddio ho comprato 'na cazzata!" e invece no! Invece è un disco che passa lento, inesorabile, ma cattura l'attenzione sin da subito con l'altalentante ritmo di basso carezzato e batteria solo percettibilmente toccata dalle bacchette. Se il metal, anzi meglio, se alcune band metal sono Terremoto, squasso, caos controllato, esplosione, rumore (Neurosis, Mastodon, Municipal Waste, Napalm Death i miei ascolti preferiti in ambito metal, in questo periodo), allora OM sono Erosione, consumo, perseveranza, intrusione, ricerca. Non è insistenza sulle 5 miserabili e voluttuose note che sembra cambino e si alternino di posto (l'arte di rigirare la frittata torna sempre utile), o sui sussurri inquietanti che liberano il fedele nel suo viaggio dell'anima nell'apripista Pilgrimage. No, non è insistenza. E' la goccia d'acqua sulla roccia, che scava sempre, anche se non te ne accorgi subito. E' l'infinitesima quantità d'acqua che riesce ad insinuarsi nella crepa, fessura della pietra, e scavare sempre più a fondo finché il centro è raggiunto, e l'anima di roccia spezzata. E quando i sussurri terminano, le note si abbassano, le distorsioni o i compressori o quello che hanno usato, entrano in funzione, l'inquietudine prende una forma ben distinta. C'è da dire che quando i calmi s'incazzano, fan paura sul serio. OM non è un disco, è un viaggio: il pellegrinaggio dei neuroni e quando tornano gli chiedo dove hanno mangiato e come li hanno trattati.

giovedì 11 ottobre 2007

BACK TO BETTER DAYS

Iersera non sapevo che ascoltare, dopo cena. Mi sono sistemato con la sedia davanti alla vetrina dei vinili, birra in mano, e ho incominciato a "sfogliare" il contenuto del mobile.

Ho trovato un sacco di cose che nemmeno ricordavo di avere...

In particolare mi ha colpito il disco Elegy dei finlandesi Amorphis (sito ufficiale). Sono rimasto sorpreso perché questo disco lo comprai nel 1996 (anno di uscita), periodo in cui compravo già una quantità non indifferente di vinili, ma non immaginavo che sarebbe diventato il tunnel che è ora.

Questo disco mi è sempre piaciuto e rimane uno dei miei preferiti della band finnica; diciamo che segue a ruota il capolavoro Tuonela.



Un pezzo formidabile di Elegy è My Kantele in versione acustica. A dire il vero tutte le canzoni contenute nel disco sono bellissime, c'è Better Unborn dal ritornello accattivante, c'è Elegy con le sue melodie un po' folk e calzanti a pennello nella forma di heavy metal forgiata dagli Amorphis.

My Kantele è liberamente tratta dalla tradizione finnica raccontata in una raccolta di oltre 700 poemi e canzoni popolari: il Kanteletar. Anche gli altri paesi scandinavi hanno una tradizione musico-letteraria, solo che in Finlandia non hanno solo il poema epico, loro sono fighi di brutto, hanno Babbo Natale, il black metal, buio per sei mesi all'anno e un fottuto freddo polare in inverno o, a scelta, caldo umido e zanzare grosse come quaglie in estate. Tornando a bomba, il Kalevala finnico è una sorta di poema epico come l'Iliade, e allo stesso modo non solo racconta le avventure di personaggi e guerrieri, ma trasmette anche la cultura della religione (pagana) scandinava ed elementi filosofici. Nessuno sa con esattezza quanti anni abbia il Kanteletar, si dice anche qualche migliaio di anni. Di certo è che Elias Lönnrot nella seconda metà del XIX secolo ha trascritto questa opera, prima tramandata di generazione in generazione solo oralmente.












mercoledì 10 ottobre 2007

ARMI ACUSTICHE E IL TUO CULO SUBITO DOPO

Che il suono sia qualcosa di estremamente piacevole per le orecchie di taluni personaggi non è un mistero. Chiara come lardo di colonnata è anche la conseguente scioglievole piacevolezza che si avverte alle basse frequenze, ripercuotendosi nel basso ventre fino alle terminazioni alla base della schiena, cioè quel ricordino di coda che ci è stato lasciato dall'evoluzione (ma solo per quelli che ce l'hanno fatta) e che oggi per noi è il coccige (ahò l'osso sacro!).

Ora, dal momento che siamo sempre e comunque metallari nonostante gli inusuali ascolti cui sottoponiamo il povero contenuto nel nostro misero cranio, e che abbiamo sempre e comunque a che fare con gli imbecilli per quasi tutta la giornata, sto studiando un modo per mettere in pratica gl'insegnamenti (quasi evangelici da catechesi del satanismo) di tale Stephen O'Malley. Va a finire che qui parlo troppo spesso di lui, ma ultimamente tutto ciò che la sua sempre gravida mente partorisce m'intrippa e mi sgrulla.

In quest'occasione è giunto in redazione di DarkSide un opuscolo informativo su come disinfettare e disinfestare il palazzo di residenza da fastidiosi parassiti ciucciamutande poco tolleranti verso suoni che si discostano troppo da blateranti sonorità mid-'50 o '60 di quell'italietta che con filastrocche musicali tipo "Azzurroooo... il pomeriggio è sempre azzurro..." o porcherie del genere ci ha fatto soldi e storia. Siccome di gente così nelle vicinanze del mio superattico al 112° piano in centro con piscina riscaldata sul terrazzo che occupa tutto il 113° piano da 150mq ce n'è fin troppa, lo studio di potenti armi acustiche per allontanare personaggi scomodi può rivelarsi molto, molto utile.

Nel frattempo che sistemo gli amplificatori Sunn sul davanzale, faccio scaldare le valvole dei monoliti da 2 metri, accendo il chitarrone e aspetto trepidante come Michael J. Fox di Ritorno al Futuro III davanti al suo mega-ampli (qualcuno ricorda la scena?), avviso tramite cartello tutto il condom-inio.

E vediamo cosa ne esce fuori.

Qua il link al documento sulle armi acustiche. Chi avesse materiali in pronta consegna può consegnare il tutto in piazzetta dietro casa mia, mi trovate là.


lunedì 8 ottobre 2007

HO SAPUTO ORA

Il motociclismo è da sempre una mia fortissima passione. Riporto con dolore la notizia appresa ora... senza parole cazzo, senza parole. Anzi no, un paio ce le ho.

Quando un motociclista muore, quasi mai la colpa è sua. Anche se corre, sì.

Addio Norick, spero che tu ora ti stia divertendo su milioni di curve paraboliche spaziali che percorrerai alla velocità della luce, perché quaggiù, per chi va su due ruote, non c'è rispetto né ammirazione. Ammirazione che per te ho sempre avuto, da quando ero un ragazzino che ti faceva il verso sulla moto, mentre estasiato sognava di fare i tuoi stessi numeri da funambolo a oltre 250 all'ora.


Un ricordo di Norifumi "Norick" Abe

venerdì 5 ottobre 2007

LA SABBIA NEGLI OCCHI

Talvolta un disco può portarti con la mente altrove e il qui e l'adesso se ne vanno a troie. Le fredde mattine nel deserto portano la musica dei Tinariwen nell'aria e dove l'acqua è vita più che in ogni altro posto, i touareg lo sanno bene e sanno apprezzare ogni piccola cosa che i mari di sabbia concedono.

Tinariwen è il plurale in lingua berbera del francese touareg e Aman Iman vuol dire "acqua di vita" o "acqua E vita", insomma qualche cosa del genere... mica parlo berbero io.

Il disco è abbastanza pettinato, tranne forse quando si mettono a urlare AHALALALALALALALALALALLAAAA!!!"... ma musicalmente ci stanno e ci sanno fare: mescolano ritmi un po' arabi e un po' africani, chitarre blues alla vecchia maniera (cioè il blues dei padri fondatori tipo Otis Redding, Muddy Waters, Elmore James, Fats Domino). Come i negri del Sudan, deportati nelle colonie e usati come schiavi cantano il dolore e la sofferenza del popolo africano e la durezza della vita della gente del deserto (il Sudan è uno dei posti in cui il blues ha piantato le radici e si sono poi ramificate nel resto del mondo, ma si parla di un centinaio di anni fa, come minimo. Infatti se i primi esempi di blues si sono avuti tra la fine dell'800 e i primi del novecento nei campi di cotone americani, i sudanesi cantavano già da qualche decina di anni, quando andavano a lavorare nella LORO terra)

Per questo il blues (in questo caso "del deserto") mi piace: unisce tradizioni millenarie dei popoli africani, con la sofferenza provata nell'ultimo secolo e con la capacità di fare grande musica da semplici note e parole e saper appropriarsi di una certa identità musicale nonostante le tonnellate di merdosa fuffa di cui fa parte il 90% del panorama musicale moderno. Un vero peccato averli scoperti così tardi, loro che suonano dal 1979... però meglio tardi che mai dice un amico. E forse è vero.