giovedì 19 febbraio 2009

LADIES AND GENTLEMEN WE ARE FLOATING IN SPACE

SPIRITUALIZED

Uno dei gruppi di "space-rock" più vari e interessanti degli anni '90 e in grado di rinnovarsi continuamente anche dopo il duemila; da qualche anno molte band rock che uniscono una buona psichedelia, si sono impropriamente attribuite l'appellativo-genere di "space-rock" senza neanche avvicinarsi allo stile; lo space rock non necessariamente coinvolge la psichedelia, ma parecchia elettronica e molto spesso anche elementi di orchestra, creando quelle atmosfere volte ad alleggerire l'ascolto o a far galleggiare l'ascoltatore. Sono comunque la formazione inglese più pettinata, per me, in questo genere. Qualche disco da ascoltarsi facendo corpo unico con il divano di casa...


Pure Phase
Etichetta / Anno: Dedicated / 1995



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Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space
Etichetta / Anno: Dedicated / 1997



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Let It Come Down
Etichetta / Anno: Spacemen-Arista / 2001



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Amazing Grace
Etichetta / Anno: Sanctuary / 2003

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Ebbellalì.

mercoledì 18 febbraio 2009

MI STAI SUL CAZZO

Roberto Benigni è andato anche quest'anno a Sanremo. Si è fatto pagare 350mila euro per una sola apparizione: una cifra che io, in tutta la mia fottuta vita, non vedrò mai.
A parte questo piccolo, insignificante aspetto economico (che volete che siano 350 cucuzze per la RAI... ), quello che mi fa incazzare è altro. Benigni mi è piaciuto sempre, come attore e come "comico". Attore e bravo regista lo è sempre stato e sempre rimarrà. Ma "comico", quando fa politica (propaganda politica, direi meglio) e satira a modo suo, non mi piace.
Non mi piace perché è facile, troppo, far satira su personaggi già di loro discutibili e sui quali anche il più cretino dei cabarettisti sarebbe capace di trovare dei difetti di cui ridere. Troppo facile fare il professorone leggendo (male) la Divina Commedia, argomento del quale alla stragrande maggioranza degli Italiani non importava un culo già alle medie ma che, siccome l'ha recitata il Benigni nazionale, allora fa figo e tutti a elogiare la Divin Commedia e "il suo più grande interprete moderno" (una bella sega!). Fin troppo semplice poi accaparrarsi gli elogi e gli applausi e i consensi dall'arcigay leggendo una lettera "del gay Oscar Wilde". Innanzitutto caro il mio Benigni e caro il mio giornalista del cazzo che hai scritto l'articolo, Oscar Wilde non credo sia famoso perché era gay (anche se i gay su questo ci si bagnano parecchio), ma (forse?) perché ha scritto tra le più belle pagine della letteratura anglosassone diffusa nel mondo.
E poi che cazzo ci vuole, basta che io dica "orgoglio gay" e "amore libero" e me li son fatti... volevo dire mi sono guadagnato la loro stima! (per quanto a me possa ovviamente fregare il cazzo della stima dell'arcigay)
Insomma per farla breve: Benigni hai rotto le palle, torna a fare il regista/attore che ti riesce alla grande, torna a parlare di merda che sicuramente sai di cosa parli ma soprattutto lascia stare la satira politica, non la sai fare. Non è che, siccome sei toscano e conosci un paio di battute, fai ridere.

DA STRAPPARSI VIA LA FACCIA

WOLVES IN THE THRONE ROOM - Malevolent Grain (ep)

Etichetta / Anno: Southern Lord / 2009
Formato: solo in vinile picture disc
Genere: Ambient Black Metal



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Siccome alla serata MacelloMagnolia me lo sono pigliato in vinile, l'ho voluto anche in mp3 per sciogliermi le orecchie anche quando sono fuori casa. Un loop risonante di chitarra, un breve e semplice giro di accordi all'apparenza banali, che si ripete all'infinito in un crescendo di frastuono ronzante ed elettrico, con la voce di Jamie che s'insinua tra le righe e penetra insistente. Ormai i Lupi li conoscono in tanti nell'ambiente, quindi inutile soffermarsi sui soliti scemi discorsi se sono satanisti, nichilisti, nazisti o semplicemente dei musicisti parecchio intelligenti e dalla vocazione introspettiva, ambientalisti maniacali con la passione della vita nei boschi. Mi soffermo invece sul fatto che questo EP è da strapparsi via la pelle della faccia.

martedì 17 febbraio 2009

SCIENTIFICAMENTE POP

TV ON THE RADIO - Dear Science
Etichetta/Anno: Interscope / 2008
Genere: Alternative Rock / Avantgarde Rock / Pop
Luogo: Brooklyn, NYC (USA)
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Ecco il disco con cui i TV On The Radio vengono consacrati al mainstream: pop più del precedente, suoni e melodie aperte più di prima, orecchiabilità invidiabile e a tratti imbarazzante. Un gran bel disco, che però si ascolta, forse, fin troppo facilmente; uno rischia di abituarsi subito ed è facile passare a qualcosa d'altro in breve tempo. Return To Cookie Mountain, per come la vedo io, l'ho amato tantissimo e mi attizza sempre molto proprio perché non ha quell'immediabilità e facilità d'ascolto ma soprattutto perché quando lo ascoltai la prima volta, mai avrei immaginato che dei neri potessero fare una musica così "bianca".