venerdì 30 marzo 2007

DOWN THERE IN NOLA

Giù a New Orleans di cose ne sono piovute, da quell'Agosto del 2005, cioè da quando Katrina l'ha presa di mira radendola al suolo.

Quella magica e spledida città ce l'ho in mente ancora tutta intera, dopo quella settimana di vagabondaggi nel 2003.

E ora, assente dal 2002 LA band di New Orlenas, cioè Down, ispirata da tanto disastro e schifezza, sta per terminare le registrazioni del nuovo album (DOWN III) e pare che sia, oltre che incazzato, anche particolarmente ispirato.


Nel sito ufficiale il chitarrista dei Down/leader dei Corrosion Of Conformity, Pepper Keenan, parla in un'intervista: l'angoscia e la rabbia arrivano come uno tsunami.

E io me la godo


martedì 20 marzo 2007

MEZCAL, TEQUILA, SAL Y LIME

Lungometraggio in LP di strumentalismi acustici e post-rock, ritmo un po' latino e un po' jazz, sonorità che si espandono ed involvono... questi ragazzi di San Diego hanno chiamato la loro band Tristeza. Eh. Nome più azzeccato non potevano scegliere; un po' perché di tristezza qua ce n'è, e un po' perché è una tristezza vedere come certe band che emergono dal nulla, nel nulla restano o tornano. Poi è un nome affascinante, in spagnolo, come la metà dei titoli delle canzoni.

Paradossalmente, "A Colores" esce nell'ombra. Nonostante sia il terzo lavoro in studio, l'anonimato prosegue dal 2000, anno del debut "Spine And Sensory". Non si capisce. Spiego: paragonare Tristeza ad un'altra band post-rock psichedelica e passarla in secondo piano sul tema dell'importanza e dell'originalità vien da sè e piuttosto facilmente: Tortoise e la scena post-rock di Chicago per esempio, sono le prime cose che saltano in mente. Allo stesso tempo se ne distaccano in maniera piuttosto geniale, completando i suoni con elettronica tipica di Boards Of Canada e Amon Tobin e derive jazz non troppo elaborate, facili da ritrovare negli emozionanti Cinematic Orchestra.

Inoltre, Tristeza si formano a San Diego; città bella e sorniona, sognante in riva all'oceano e piena di bei negozi, grandi viali soleggiati sul lungomare, palme e lussuose ville con piscine è sede di un'altra favolosa band di rock psichedelico (ma molto più apocalittici e incazzati): Tarantula Hawk. "A Colores" è però registrato, mixato e masterizzato in Tijuana, Mexico, ovviamente con l'ausilio di ettolitri di mezcal e tequila (sale+limone o boom-boom?).

Nota personale: quanto è bello ascoltare questo disco! E mi fa uno strano effetto pensare a San Diego come città natale di band piuttosto tenebrose, psichedeliche, adatte più che altro a città grigie senza sole con la pioggia densa come lacrime di vedova e con gli stradoni asfaltati sempre bagnati e scivolosi, le facce storte, lunghe e assonnate, gli sguardi tetri e poco benintenzionati, tristi e pensierosi sui problemi della vita. Eppure sono di San Diego... che il sud della California si stia preparando ad un lungo periodo di buio nordico? A me sembrano tutti aspetti positivi per cominciare a considerare questa formazione come merita. Vorrei vederli dal vivo, per capirli meglio...

venerdì 2 marzo 2007

EXPLOSIONS IN THE SKY

... e che il viaggio abbia inizio...


Ho sempre avuto un debole per le band esclusivamente strumentali, di quelle che non "sprecano fiato" con le linee vocali ma badano al sodo.


Musica, emozione, viaggio, suono giusto, forte e piano, delicato e rude, in technicolor, studio, improvvisazione, immaginazione, creatività, un ottovolante con salite e discese vertiginose, una sorpresa continua, un continuous playing in loop, evoluzione, esplosione, atmosfera, apertura, trasformazione, felicità, malinconia, squillante, roboante, psichedelico q.b., ritmo, gioia, coinvolgente, follia, affascinante, meditazione, speranza, passato presente e futuro, armonia, equilibrio, criptico, erotico, apocalittico, stravagante, personale...


Insomma, those who tell the truth shall die, those who tell the truth shall live forever!