lunedì 29 dicembre 2008

2 LIBRI 2

CRAZY DIAMOND - Il viaggio psichedelico di Syd Barrett
Prefazione: Julian Cope
Autori: Mike Watkinson, Pete Anderson
Editore: Arcana


Una delle biografie più tristi mai lette, o uno dei migliori esempi su come annientare la propria esistenza nel giro di un paio d'anni, per chi fosse interessato. Preziose informazioni sulla nascita e lo sviluppo dei primi Pink Floyd e di Syd che man mano s'è isolato dal mondo, rifugiandosi in uno scantinato col soffitto di 1,80m, imbottendosi di LSD, dipingendo quadri inquietanti e scrivendo musiche infantili e schizofreniche.



GANG BANG
Autore: Chuck Palahniuk
Editore: Mondadori Strade Blu

Etichetta di copertina: il libro sulla pornografia che tutti ci vergognavamo di attendere. Una pazzesca gang bang tra 1 donna e 600 uomini, raccontata da 4 soggetti (l'organizzatrice e tre attori porno -un fallito, un triste uomo ancora in auge e un giovane novellino timido e inesperto). E' di un osceno che va al di là della vergogna. Come quelle freddure che fanno ridere ma subito dopo ti penti, perché per convincere una donna a fare un film porno devi offrirle un milione di euro, ma per convincere un uomo basta chiederglielo. Non è una barzelletta di quelle tipo HA HA HA. E nemmeno questo libro.

martedì 16 dicembre 2008

INCASINATO

FUCKED UP - The Chemistry Of Common Life
Etichetta / Anno: Matador Records / Novembre 2008
Genere: Hardcore-Punk
Luogo: Toronto, Canada
Simili a: Minor Threat, Millions Of Dead Cops, Germs, Articles Of Faith, scena hardcore punk americana inizi '80



Wikipedia - MySpace

Dato che si parlava, ieri, di HC-Punk americano, ecco che mi spunta dalla colonnina dei CD una copertina di una novità che negli USA e in Canada è stata salutata come "una grande rock band al suo esordio". Sarà. Sulla grandezza della band ho parecchi dubbi, ma sono d'accordo sul fatto che sia un bel disco hardcore, con profondi riferimenti a circa 30 anni fa, quando la scena HC spopolava tra i kids americani dei sobborghi e la cultura underground s'imparava sulla propria pelle e giorno per giorno. The Chemistry Of Common Life sintetizza discorsi sulla vita, la morte, la nascita e, perché no?, la rinascita. Dotato di misticismo quasi buddista (Royal Swan), religiosità a modo suo e piuttosto iconoclasta (Son The Father) e una fortissima carica di adrenalina data da un sapiente mix tra purismo HC e stratificazioni del sound delle chitarre fino a un numero di 70 (solo la bellissima No Epiphany contiene 18 tracce di chitarre), includendo anche organi e voci corali. Un disco che, con la testardaggine e la durezza tipiche dell'HC, ti si pianta in testa e non se ne va più. Uno dei dischi con cui chiuderò il 2008 e aprirò il 2009 (probabilmente con una mannaia).

lunedì 15 dicembre 2008

QUELLO CHE MANCA TUTTORA IN ITALIA

Tempo fa acquistai questo libro

Anche se molti gruppi HC americani li conoscevo e li seguivo, da ragazzino, non ebbi mai modo, ovviamente e un po' anche per fortuna, di "entrare" nel circolo nichilista tipico dell'HC. Purtroppo però, non mi è capitato neanche di vedere qualcuna delle band dal vivo: ero un pischello all'epoca e il mondo del rock e del metal mi avrebbe visto al mio primo concerto solo nel 1991, quando suonarono a Roma i Carcass, i Cathedral e i Napalm Death. Tutta un'altra storia insomma...
E' stato illuminante capire l'importanza storica e sociale, perché analizza un periodo della storia americana che è stata rivoluzionata dal cambiamento voluto e adottato dal neo presidente Ronald Reagan.
Essenziale capire il punto di vista musicale di quella scena, perché intriso di storie di vita vissuta dai protagonisti della scena punk-hardcore americana: ragazzi scappati di casa, alienati da una realtà a loro estranea e mai voluta, riconosciuta; ragazzi e ragazze drogati o in preda all'alcol a causa di situazioni famigliari disastrose, con genitori alcolisti il cui unico impegno era terrorizzare i figli a bastonate, ai quali la polizia dava anche il ben servito, trovandoli raggruppati in case fatiscenti, usate come comuni, o riuniti la sera in qualunque tipo di posto che potesse accogliere gente incazzata con la voglia di suonare o ascoltare del puro hardcore deflagrante. Persone che, nonostante l'enorme impatto sociale che hanno generato con l'hardcore, sono poi finite a fare tutt'altri lavori; chi lo chef (qualcuno è diventato un cuono anche molto famoso e apprezzato in Europa), chi il benzinaio, chi ha fatto davvero tanti soldi con l'elettronica e chi è rimasto nel movimento gestendo etichette discografiche, come Jello Biafra dei Dead Kennedys, il quale ha fondato la Alternative Tentacles.


L'hardcore è la musica che ha influenzato il grunge e il metalcore, dato vita a band dal successo planetario: Guns 'n' Roses (prima si chiamavano Fartz e suonavano un hardcore velocissimo e rumoroso, senza fronzoli), Red Hot Chili Peppers (il bassista Flea e il cantante Kiedis militavano in numerose formazioni HC californiane), Nirvana (il batterista Dave Grohl suonava negli Screams con l'altissimo Chris Novoselic, che sarebbe diventato poi il bassista dei Nirvana), Beastie Boys ("band-scherzo" che voleva essere la presa in giro dei Bad Brains i quali sono stati, anche se per pochi anni, uno dei gruppi rock più fenomenali del pianeta). Tutti loro sono ormai lontani anni luce dal sound primordiale e da quella fantastica attitudine on-your-fuckin'-face dei primi anni '80.

E grazie al puro impegno nella ricerca e per passione, da pochi giorni sono entrato in possesso anche del DVD: una veridicità disarmante, una schiettezza e una onestà infinite, una passione travolgente, raccontata da quei personaggi, oggi.


"La parte più triste del mito che sia esistita un'epoca d'oro dell'hardcore è che la gente ci crede, soprattutto quelli che c'erano davvero [...] e ricade nella stessa nostalgia lacrimosa che ci ha regalato Happy Days. [...] Per me la nostalgia è veleno."
JELLO BIAFRA (frontman dei Dead Kennedys e fondatore della Alternative Tentacles Recordings)

venerdì 12 dicembre 2008

DRAGONTEARS - Tambourine Freak Machine
Etichetta / Anno: Bad Afro Records / 2008
Genere: rock acido e sperimentale, strumentale, psichedelico e influenzato dalle droghe
Luogo: Danimarca
Simili a: 13th Floor Elevators, Pink Floyd, Syd Barrett, Acid Mothers Temple, Faust, Amon Duul II





Dalla pesante e imponente influenza di storie di droga, ma soprattutto come side project di Baby Woodrose, nasce il secondo disco di Dragontears, uscito nei negozi il 17 Novembre. Si tratta di una sperimentazione strumentale di un tipo di rock che ha poco di melodico, molto di introspettivo, altrettanto di viaggio iperspaziale e zero spaccato di voce cantata. Suoni spaziali, atmosfere rarefatte e sognanti o stagnanti e opprimenti, rendono poca giustizia ad un lavoro che comunque spicca per coraggio ed eccentricità, senza ovviamente raggiungere i picchi di massima espressione della creatività in psichedelia toccati dai mostri sacri cui somigliano, appunto Pink Floyd, 13th Floor Elevators, Amon Duul II, Acid Mothers Temple.

giovedì 11 dicembre 2008

EL PARAMO - El Paramo
Etichetta / Anno: Alone Records / 2008
Genere: heavy psychedelic rock / strumentale
Luogo: Madrid, Spagna
Simili a: Kyuss, Kinski, Explosions In The Sky, Red Sparowes






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Si avvicina la fine dell'anno e il 2008 me lo ricorderò come un anno dalle uscite discografiche interessanti (almeno per me!). Questa si aggiunge alla lunga lista di vinili che andrò ad acquistare nel giro di qualche mese. El Paramo viene da Madrid, viene influenzata -la band- da artisti del calibro di Black Sabbath, Kyuss, Kinski e molti altri. Personalmente ci ho trovato parecchia atmosfera rarefatta più vicina agli Explosions In The Sky che non ai Black Sabbath ma, onestamente, chissenefrega! Si tratta a tutti gli effetti di un buon disco di heavy rock abbastanza psichedelico e con sapienti improvvisazioni, senza essere strutturalmente complesse e quindi noiose nonostante la lunghezza media, tutt'altro che trascurabile, dei pezzi (tre oltre i 10 minuti, due oltre i 7, altre due di quasi 6 minuti). Molto belli gli "intermezzi" di calma relativa all'interno delle tracce più lunghe, segnati da crescendo intensi e sonici, dai bassi rombanti e chitarre fischianti.

Scendi

lunedì 24 novembre 2008

OAKS - Bravo!
Etichetta / Anno: autoprodotto / 2008
Genere: stoner, heavy rock
Luogo: San Diego, California
Simili a: Melvins, Big Business, Kyuss, Sixty Watt Shaman, Hermano, Unida, Spiritual Beggars




Website : Myspace

Dal sud della California arrivano sempre band fresche e interessanti. Questa è un po' meno di tutt'e due, la freschezza ce l'avevano i Kyuss e gli Unida della metà dei Novanta, i Melvins e gli Hermano sono decisamente più interessanti; però gli Oaks dalla loro hanno una buona capacità di assimilare la storia e il contemporaneo: vecchio heavy rock degno di 15 anni fa, con i suoi degli odierni Big Business ed Hermano. Per chi vuole tenere vivo l'amore per l'heavy rock degli Stati del Sud, soprattutto dell'asciutto e caldo sud-ovest, dove deserto e clima determinano suoni, argomenti e toni dei dischi.

Scaricando s'impara

Esbjörn Svensson Trio - Leucocyte
Etichetta / Data: ACT / 2008
Genere: Jazz / Experimental / Ambient
From: Sweden
Similar/Related: Thelonious Monk, Charles Mingus, Bill Evans, Exploding Star Orchestra, Contemporary Noise Quintet, Cinematic Orchestra, Jaga Jazzist

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Ambient Jazz, se il termine esiste, sennò sticazzi; i Jaga Jazzist si inontrano con Squarepusher e Charles Mingus, quasi 50 anni di differenza e non sentirli, elettronica fusa all'acustica, basso e pianoforte con sintetizzatori, sperimentazioni e studio classico sullo stesso piano. Molto rilassante, calmo, da godersi in pieno brumoso inverno, lasciando l'umidità fuori e una calda sensazione dentro.

Scendi

venerdì 21 novembre 2008

PSICHEDELIA-PUSSA-VIA

WEIRD OWL - NUCLEAR PSYCHOLOGY

Etichetta / Anno: autoprodotto / 2007
Genere: psychedelic rock
Luogo: Brooklyn, New York
Simili a: Kinski, 13th Floor Elevators, Hawkwind, Black Sabbath, Pink Floyd, Dead Meadow




Al di là dell'impressionante e imbarazzante similitudine di artwork di copertina con il mitico album dei Pink Floyd, musicalmente si avvicinano più al post rock psichedelico odierno che non ai mostri sacri della psichedelia del passato, come Pink Floyd appunto, ma anche 13th Floor Elevators e Hawkwind, molto vicini in linea di principio ma distanti anni luce per quanto riguarda fantasia e capacità compositiva. Resta comunque un buon disco di psichedelia moderna con suoni ben strutturati, a tratti sibilanti o molto distorti ma sempre ben udibili e canzoni mediamente lunghe e perfettamente assimilabili. Val bene un bòlas in solitaria e zoppicante felicità.


mercoledì 12 novembre 2008

GO-PETTINE


GO-NEKO! - UNA ESPECIE DE MUTANTE
Etichetta / Anno: Laptra, 2008
Genere: Post Rock, Space Rock, Psychedelia
Luogo: Buenos Aires, Argentina
LIYL: Tristeza, Kinski, Holy Fuck, Maserati





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I Kinski con i suoni un po' rabbuiati dei Tristeza che fanno colazione con i ritmi dance floor di Holy Fuck non dice niente? Mi evito la fatica di spiegarlo, metto il link per scaricare il disco e poi ci guardiamo.

Scendi

lunedì 10 novembre 2008

BEYOND THE WIZARD'S SLEEVE - ARK.1

Etichetta / Anno: The Third Mynd Recordings, 2008
Genre: Electronic, Leftfield, Krautrock, Psychedelic, Avantgarde
Luogo: Londra (UK)








Eccone uno buono davvero! Dal genio DJ londinese Richard Norris e dal maestro del sound-remix Erol Alkan, che dallo scorso anno lavora sotto il moniker Beyond The Wizard's Sleeve, ecco un lavorone accattivante di ottimo mixing tra electrobeat esoterici, psichedelici, bizzarri, dalla base elettronica eppure calda e quasi accogliente, se non fosse che suonano tutte estremamente freak e quindi stra-divertenti. Ci si aggiunge un bel cantato che spazia tra Pink Floyd, Beatles, The Greatful Dead e i freak.mate sono fritti, ci cascano dentro con tutte le scarpe...


KIERAN HEBDEN & STEVE REID - NYC
Etichetta / Data: Domino Records, 2008
Genere: jazz, elettronica, krautrock, experimental
Luogo: UK/NYC
LIYL: Four Tet, Can, Neu!, Boards of Canada, Aphex Twin, Squarepusher




Website : Myspace

Roba elettronica seria per gente seria con fischi, sibili, ritmi sincopati e insistenti, martellanti, con parecchi effettacci acidi e sottofondi musicali che richiamano un po' ai porno americani degli anni '90 e ai polizieschi degli '80. Insomma, gente seria.

Scendètevelo

martedì 4 novembre 2008

THESE ARMS ARE SNAKES ED ETTOR1 HAN TIRATO SU DELLA GAYNA©

THESE ARMS ARE SNAKE @ SOTTOTETTO, Bologna - 30102008

File under: alcohol and jumping

File under: alcohol & dancing

A breve anche i video dei Russian Circles, band di supporto alla serata, e altri due dei TAAS quando riesco a caricarli su 'sto schifo di blogger.

mercoledì 29 ottobre 2008

SI VA

THESE ARMS ARE SNAKES - Tail Swallower And Dove
Etichetta/Anno: Suicide Squeeze / 2008
Genere: post-hardcore / indie
Luogo: Seattle, WA
Band: Steve Snere (voce/synth), Chris Common (batteria), Brian Cook (basso), Ryan Frederiksen (chitarre)
LIYL: Converge, Botch, Big Business, Baroness,



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THESE ARMS ARE SNAKES c/Russian Circles in concerto
Quando: Giovedì 30 Ottobre alle 20.30
Dove: al SOTTO TETTO
In che città: Bologna

Si va!

lunedì 20 ottobre 2008

BUONI PROPOSITI PER NON ARRIVARE A FINE MESE

Quello che ci vuole e spesso anche, è l'acquisto di un bel pacco di vinili, possibilmente pagandoli in dollaroni americani, cosìcchè si possa risparmiare qualche decina di euro sul prezzo finale, poichè i $ non valgono un cazzo.
La lista della spesa ha incluso prodotti stagionati di Earth (Phase 3: Thrones And Dominions / Pentastar: In The Style Of Demons), derivati moderni e freschi da Kinski (Down Below It's Chaos, uno dei dischi heavy rock più belli degli ultimi 10 anni) e selezioni sceltissime e rarissime di Zen Guerrilla (Shadows On The Sun, il loro ultimo e strepitoso disco del 2001, e un 7" da 45rpm, limitato a poche centinaia di copie).
Earth è un trio che da circa 16 anni compone musica minimalista, a volte solo pochi accordi o qualche nota, suonata a volume altissimo e con frequenze molto basse; genericamente nè gruppo nè musicale sono due parole che si possono affiancare agli Earth. Il principale compositore e anima della band, Dylan Carlson, è quello che ha prestato il fucile a Kurt Cobain per spararsi in faccia e fu, il suicida, uno dei chitarristi ospiti del primo epocale disco degli Earth, Extra Capsular Extraction, dove si firmò con il nome di Kurt Kobain.
Kinski sono una band di heavy rock con influenze doom e anni '70. Sembrano i Black Sabbath, ma cacciati dentro una lavatrice e con la centrifuga azionata. Roba da doverosi sballi e danze attorno al fuoco. La bassista è piuttosto gnocca.
Zen Guerrilla è una band che mi manda in brodo di giuggiole da una decina d'anni circa; suona un energico blues con influenze dal punk più scalmanato e deflagrante e l'aggiunta di richiami al gospel e rhythm&blues (e con un chitarrista nero non poteva essere altrimenti).
A questo punto bellalì e... chi c'è c'è, chi non c'è s'inculi!

venerdì 10 ottobre 2008

FILLIN' THE GAP

DUNGEN - 4
Label/Date: Subliminal Sounds/Kemado, 2008
Genere: psych-rock / folk / seventies
Luogo: Vastergotland, Svezia
LIYL: The Doors; 13th FLoor Elevators; Black Mountain; Pink Floyd; Kansas; Fleetwood Mac; Led Zeppelin; King Crimson



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Esiste la possibilità di mescolare chitarre ruvide e crude che sparano soli fantastici, con il folk svedese anni '70 e della sana e robusta psichedelia inglese di fine anni '70 (quindi quella con un sacco di suoni elettrici e vibranti)? Sì. E si chiama "quarto disco dei Dungen". In Svezia c'è da sempre una forte sensibilità verso componenti rock degli anni '70; sarà perché già di loro, i musicisti svedesi sembrano degli hippy dimenticati dal tempo, sarà che fa più freddo e l'evoluzione tarda ad arrivare ma, tutto sommato, meglio così! Divagazioni strumentali (quasi) completamente improvvisate con dei suoni arrangiati alla bell'e meglio, rendono davvero giustizia all'eredità lasciata dai nomi storici del rock psichedelico.

Dungen - 4

giovedì 9 ottobre 2008

PSICHEDELIA-PUSSA-VIA!

THE ALPS - III
Label/Date: Type Records / 2008
Genere: Instrumental / Post-Rock / Psych-Rock
Luogo: San Francisco (USA)
LIYL: Pink Floyd; Psychic Ills; Goblin; Grails; Acid Mothers Temple; Popol Vuh; Amon Duul II; Isis




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Debutto interessantissimo, che cerca di riassumere 40 anni di psichedelia e kraut-rock e prova ad allacciarsi a poderosi sussulti (ma acustici) di post-rock che arrivano dritti dagli Isis e compagnia bella. A Manhã Na Praia è un'apertura scintillante e profonda che sprizza elettricità tutt'intorno e ci porta in un viaggio molto piacevole verso Hallucinations, ondeggiante e dai bassi rotondi, ma in grado di sferrare maligni attacchi cerebrali nei momenti più intensi e fantasiosi. Tutto il disco è sulla falsariga di Pink Floyd dei '60, ma strumentale e i moderni Psychic Ills si affacciano pericolosamente dagli anfratti più tenebrosi di elaborazioni sonore come Trem Fantasma e Labyrinths. Ma è soprattutto Echoes (guardaunpo', stesso titolo di una canzone spaccaneuroni dei Pink Floyd) a creare quel sottobosco di pensieri inquietanti e spaventosi, notturni, che fanno fare il salto di qualità a III, da disco psichedelico qualunque a quasi-capolavoro di psych-rock.

martedì 7 ottobre 2008

PROFANANDO LA TOMBA DEL VENERABILE RE

THE CAPRICORNS - River, Bear Your Bones
Etichetta / Anno - Rise Above Records / 2008
Genere: instrumental / post-hardcore / prog-rock
Luogo: Londra, UK
LYIL: Mastodon; Pelican; Isis; Torche





Website


Già il solo fatto che una band porta il nome del Segno Zodiacale Di Mia Figlia, la rende un gruppo pettinato. Poi, siccome sono Mètal per definizione, complicati nella scelta degli arrangiamenti, prolissi nella lunghezza dei pezzi, crasti nello spessore dei suoni, impegnativi per farsi seguire nelle melodie e nei passaggi, geniali nella scelta dei titoli, mi fanno sporcare sia davanti che didietro. Voi ve lo potete scaricare comodamente da QUI. Io intanto vado a profanare la tomba del venerabile Re, bevendo acqua putrida dal teschio di un impiccato.

giovedì 25 settembre 2008

LE DUE "M" DEL 2008

Le due cicatrici più profonde del 2008 sono a forma di M

MOTORHEAD - Motorizer
Etichetta / Anno - SPV Records / 2008
Genere: hard rock / punk / metal
Luogo: Londra, UK
Anno di formazione: 1975
Band: Ian Fraser "Lemmy" Kilmister (basso / voce); Phil Campbell (chitarre); Mikkey Dee (batteria)
LYIL: Motorhead



L'Assioma Fondamentale Del Mètal recita "Lemmy Kilmister è Dio". La Teoria Alle 4 Leggi Del Metal afferma che "Lemmy Kilmister può fare il cazzo che vuole"; seguono quindi le 4 Leggi Del Mètal, che assumono per scontato "1. Il corso del Mètal: la maggior parte dei dischi vanno quasi sempre nella direzione voluta da Lemmy Kilmister; 2. I Motorhead costituiscono il 90% di tutto; 3. Non ci si può mettere a far qualcosa senza che Lemmy Kilmister l'abbia fatta prima 4. Fare un disco di merda è umano: studiare bene l'Assioma Fondamentale Del Mètal." Tutto ciò si traduce nella pratica quotidiana ove "Se ci sono due o più modi di fare un bel disco, e uno di questi modi può condurre a un disco davvero pettinato, allora Lemmy -e nessun altro- scoprirà qual è, e lo farà" e nella Fondamentale Regola Dell'Esistenza Delle Band Metal secondo cui "I cambi di formazione nelle band vanno bene solo se la band in questione non si chiama Motorhead".













Quindi: dopo le tonnellate di cocaina e di metamfetamine che Lemmy si è sparato, gli ettolitri di Jack Daniel's che s'è bevuto, a quasi 70 anni di vita, fa dischi pettinati. Sempre. E sempre uguali ma chissenefrega! Metallica: inculatevi.

Motorizzatevi con Lemmy Kilmister

METALLICA - Death Magnetic
Etichetta / Anno: Vertigo / 2008
Genere: metal?
Luogo: San Francisco, CA
Anno di formazione: Ottobre 1981
Band: James Hetfield (voce / chitarre); Lars Ulrich (batteria); Kirk Hammett (chitarre); Bob Trujillo (basso)
LYIL: Metallica



Che i Metallica non azzecchino più un disco da circa 15 anni non è una novità. Il fatto che James Hetfield scrivesse canzoni migliori quando sniffava e si ubriacava di vodka e jagermeister dalla mattina alla sera, nemmeno. Lars Ulrich dovrebbe smetterla di PROVARE a suonare la batteria, tanto non è più capace e i figli gli hanno dato alla testa, proprio come i soldi che ha fatto quando ha messo i suoi Kandinski originali all'asta da Chrysties. Kirk Hammett pensa solo alla figa, alla mountain bike e allo skateboard. Bob Trujillo è probabilmente il più a posto dei quattro ma passa ancora il tempo a sbronzarsi e fare la scimmia con i brotha ex-Suicidal Tenderloin ex-Infectious Grooves, solo che è facile fare i fighi quando 3 ricconi ex-alcolisti ti offrono 1 milione di dollari come anticipo per entrare a far parte della band più ricca del pianeta. Li avrà sicuramente aiutati a tornare alle sonorità di una volta, ma loro stessi non sono più quelli di una volta, nessuno lo è (tranne Lemmy), e quindi il fallimento è dietro l'angolo. Il live che vi potete scaricare comodamente dal vostro pc, prima che i Metallica vi denuncino e vi mandino a prendere da squadre di avvocati multimilionari e si facciano assistere nuovamente da uno psicologo da 40mila dollari al mese, dimostrerà quanto siano ormai degli appezzi senza alcuna speranza di ripigliarsi. Nemmeno se vanno a fare shopping in Via Montenapoleone a Milano, vedi foto.
Conclusione: con tutti i soldi che avete fatto e continuate a fare, comprateci una tonnellata di cocaina, ettolitri di vodka, affittatevi mille puttane e fate in modo di non farvi più vedere in giro con queste credenziali perché ne abbiamo le palle piene di riffoni incazzosi presi a caso dai vostri dischi storici che ora come ora non ho nemmeno voglia di riascoltare.

Metallizzatevi con il live a Londra per Radio BBC il 15/9/2008



martedì 23 settembre 2008

COSCIENZA PULITA

SGT. - Stylus Fantasticus
Etichetta / Anno - Penguinmarket Records / 2008
Genere: post-rock strumentale / psichedelia / sperimentale
Luogo: Tokyo
LIYL: Mono, Red Sparowes, Isis, Jaga Jazzist, Omar Rodriguez Lopez Quintet, Tortoise



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Se solo ci si rendesse conto di quante band originali e fantastiche stiano uscendo negli ultimi 3/4 anni, e stanno lasciando tracce molto interessanti, forse non sarebbe nemmeno il caso di segnalare l'ennesimo disco "post-rock" uscito qualche mese fa. Invece, siccome non si può sapere tutto e troppi ignorano l'esistenza stessa di certe formazioni a dir poco geniali e in giro ci sono più curiosi di quanti se ne immaginano, siamo qui a spaccarci i neuroni ad ascoltare e cercare di capire questo concentrato di atmosfere, suoni, armonie, melodie... Di certo non sono solo Isis e Tortoise o Mono (band post-rock anch'essa giapponese molto psichedelica e piuttosto all'avanguardia nei suoni) ad uscire dal cilindro di questi giapponesi, attraverso strutture musicali come White Night; The Way Of Figure Out With Voices; Destroy The Galaxy And Create The Power Plant; l'elettronica e la componente caotica che si possono trovare per esempio in Squarepusher, si fanno sentire molto e ci sono altri elementi ricchi in modo diverso, di caos e di melodia, che ci giungono dritti da geni musicisti come i norvegesi Jaga Jazzist (Resuscitations & Secret Room) i quali, anche se vengono riconosciuti in un certo tipo di jazz, hanno lasciato comunque una forte influenza compositiva nei Sgt.. Anche gli "olandesi" Omar Rodriguez Lopez Quintet, con le loro melodie storte e ricche di colori, quasi barocche, hanno lo loro parte di "colpa". Stylus Fantasticus fu uno stile musicale, unico, del periodo Barocco di fine XVII/inizio XVIII secolo. Titolo azzeccatissimo perché questa musica è, in un modo molto moderno e attuale, barocca al 100%. Elementi post-rock come toccate di batteria leggere ed energiche, sospese e sempre presenti, quasi nervose e d'impronta elettronica, chitarre ritmiche maestose, potenti eppure dal suono nebbioso, un po' ovattato e mai in primo piano, si mescolano a componenti jazz, nel ritmo, negli stacchi o nei cambi di tempo; il tutto in un contesto decisamente ampio il quale non accetta restrizioni di genere e apre la mente a decine di esperienze musicali che si rivivono ad ogni ascolto.

Scaricatevelo (io nel frattempo ordino il vinile)

lunedì 22 settembre 2008

MANDRILL - Just Outside Of Town
Etichetta / Anno: Polydor / 1973
Genere: Funk, Blues, Salsa, Acustica, R&B
Luogo: Brooklyn, NY
Band: Carlos Wilson (trombone, voce), Lou Wilson (tromba, voce) and Ric Wilson (sax, voce), Claude "Coffee" Cave (tastiere), Omar Mesa (chitarre), Fudgie Kae (basso), Neftali Santiago (percussioni)
LIYL: Earth, Wind And Fire, Parliament, Funkadelic, Black Merda.

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Black music di fine anni '60/inizio '70 che incontra la musica caraibica, con inserti interessanti di rhythm&blues e acustica, ballate melodiche e commercialissime (Love Song e She Ain't Lookin' Too Tough) che, a dispetto della loro orecchiabilità, vengono seguite da piacevoli e fantastiche varianti funk e latine (Fat City Strut, Two Sisters Of Mercy, Mango Meat).

Da scendersi in tutta onestà

venerdì 19 settembre 2008

NUDO CON LE MANI IN TASCA

25 SETTEMBRE 2008
MELVINS
@
Music Drome, Milano, 20:30

e siccome siamo generosi, il giorno prima (24/9) al Bronson di Ravenna

è anche venerdì: un omaggio a tutti i pezzenti con le pezze al culo che non comprano dischi



martedì 16 settembre 2008

GONG(OL)A

GONGA - II: Transmigration
Etichetta/Anno: Invada Records / 2008
Genere: doom, stoner, psych-rock
Luogo: Bristol (UK)
LIYL: Cathedral, Kinski, Sleep, Electric Wizard




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Doom di pesante fattura, con inserti psichedel(ettri)ci e atmosfere stagnanti, cupe e opprimenti, eppur melodiche ed evocative. Il sound è tipicamente inglese, tipico di chi abitualmente frequenta le sue campagne e ne coglie gli aspetti caratteristici: brumoso, umido, grasso e grondante liquido. Non mancano pregevoli richiami a colossi connazionali come Cathedral ed Electric Wizard.
Godibilissimo all'imbrunire di una giornata autunnale.

Scendetevelo

A MENTE "FRESCA"

PSYCHIC ILLS - Dins
Etichetta/Anno: The Social Registry/ 2006
Genere: psych-rock
Luogo: New York City, NY
LIYL: Pink Floyd, Yeti, Subarachnoid Space, Gang Gang Dance, LSD March, Growing



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Psichedelia selvaggia, improvvisata di arrangiamenti pop futuribili e alienanti, dai collegamenti psichici tra una canzone e l'altra, nonostante tutte siano su piani e mondi diversi e che suonano addirittura in modo diverso.
Cimbali tintinnanti, "aggeggi elettronici", voci filtrate, melodie sensuali e chitarre trillanti ci fanno viaggiare nello spazio, tra anelli cosmici di connessioni neurali e feedback elettrici dal rutilante rombare, suoni stridenti e una ballata stellare.

Un disco bello e maligno, che s'insinua come un serpente tra gli anfratti della mente, evoca immagini spaventose e trasmette disagio; esattamente come l'artwork della copertina la quale, stranamente e vagamente, richiama alla memoria quell'oscuro paesaggio con esseri alieni di Angel Rat (Voivod), anche se qua i toni sono grigi e là erano blu.
Nuovo suono di sangue che viene aggiunto a questa terra di musiche strane e storte, ma un suono giovane che sicuramente dovrà essere scoperto.

venerdì 12 settembre 2008

30 OTTOBRE SOTTO UN TETTO

THESE ARMS ARE SNAKES - Tail Swallower And Dove
Etichetta/Anno: Suicide Squeeze / 2008
Genere: post-hardcore
Luogo: Seattle, WA
Band: Steve Snere (voce/synth), Chris Common (batteria), Brian Cook (basso), Ryan Frederiksen (chitarre)
LIYL: Converge, Botch, Big Business, Baroness

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Ho già detto più volte cosa penso dei TAAS e cioè che sono una delle band più interessanti e innovative degli ultimi 5 anni e che suonano una musica incredibile, coinvolgente, aggressiva e nervosa ma melodica e perdio la trovo anche parecchio sexy! In più, cosa non meno importante, hanno un'aria strafiga ma soprattutto, dal vivo fanno un macello del cristo e coinvolgono il pubblico come pochi altri.

Giovedì 30 Ottobre ore 20.30 @ SOTTO TETTO - Bologna
THESE ARMS ARE SNAKES c/Russian Circles

Mancarli sarebbe proprio da poveri stronzi.

giovedì 11 settembre 2008

UNA AL GIORNO E ANCHE DI PIU'

TWEAK BIRD - Reservations
Etichetta/Anno: Volcom / 2008
Genere: stoner/sludge/drone/psychedelia
Luogo: Los Angeles, CA
Band: guitar/drums duo
LIYL (Like If You Like): Melvins, Thrones, Kinski
Website - MySpace


Scarica

Ecco un disco davvero interessante, sui generis e fantasioso, con melodie sia dritte e tirate in alcuni punti (Whorses, che ricorda molto da vicino i Melvins) e oblique e storte in altri (Spaceships, vicinissimo ai Thrones). I suoni sono molto curati, minuziosamente, e la musica è veramente originale, considerando comunque il fatto che oggi, per interessare e stupire, bisogna conoscere molto bene quello che c'è "là fuori" e che tutti noi appassionati di musica "di nicchia" oggi ci stupiamo molto meno rispetto a qualche anno fa. C'è troppa roba in giro, insomma.
Ma questi Tweak Bird valgono, parola del Capitano.

mercoledì 10 settembre 2008

SPLIT 12"

Se siete amanti del doom non potete non notare questa chicca targata 2008, altrimenti siete dei doomster con le pezze al culo.

ELECTRIC WIZARD / REVEREND BIZARRE - Split 12"
Gli Electric Wizard (Inghilterra) sono una delle band fondamentali del doom, importanti quanto i Cathedral, i Candlemass o i Saint Vitus. I Reverend Bizarre (Finlandia) sono una delle formazioni doom con le canzoni più lente, pesanti e lunghe della storia della musica (nel disco So Long Suckers la media è di 17 minuti a pezzo, con punte di 25... ).
Insieme hanno dato vita allo split di cui sopra, con la geniale e fantastica copertina qui a lato.
Due soli i pezzi, di intensità oscura e blasfema.






The Gate Of Nanna è una cover dei Beherit; "Ave Satan, Ave Lucifer" è il ritornello piuttosto inquietante e il finale è altrettanto spaventoso, soprattutto perché -in perfetto stile satanic-doom- il finale viene riprodotto in reverse playback.

The House On The Borderland è un pezzo scritto a più mani e riprende il romanzo di fantascienza di Hodgson "La Casa Sull'Abisso" che, quando lo lessi per la prima volta una ventina di anni fa, mi spaventò a morte.

COME L'ACQUA SULLA ROCCIA

Insistente e penetrante.

I 5ive, con Hesperus, riescono a dare ad un'ipotetica superficie liquida quelle piccole increspature che si trasformano velocemente in onde impetuose, e si abbattono a terra con una forza devastante. A volte identificati nel post-rock, altre nel post-hardcore, resta il fatto che dopo aver ascoltato i 5ive pochi altri dischi riescono a raggiungere gli stessi nervi e a stimolare determinate immagini.
Acqua in movimento, forti correnti, onde alte come colline, schiuma e profondità; Big Sea è un pezzo che inzuppa le casse dello stereo, con i suoni grassi e pesanti, le ritmiche che si rincorrono tra batteria e chitarra, in un'altalena di alti e bassi, di piano e forte, ma francamente non c'è un pezzo meno bello dell'altro, ognuno ha una "personalità" piuttosto marcata ma, soprattutto, non ce n'è uno uguale all'altro e, rispetto ai dischi precedenti, il S/T e Telestic Disfracture (tralasciando Versus che è più un disco di mixing con il genio JK Broderick), c'è un'evoluzione potente anche rimanendo all'interno degli stretti confini di questo formidabile sotto-genere musicale.
Post-5ive direi. Che vuol dire: voglio proprio vedere cosa arriva dopo di loro...
E si scende da qui

venerdì 5 settembre 2008

SEMPRE INCINTA

La madre degli imbecilli lo è sempre.


Da amante del mondo a due ruote, da ciclista in particolare e ancora di più da avventuriero a pedali alla costante ricerca di posti selvaggi, questa notizia mi ha colpito e fatto pensare.


Non importa quante migliaia di chilometri percorri in luoghi sconsciuti e selvatici, rischiando di diventare la colazione di un orso grizzly, di fare da puntaspilli ad uno sciame di vespe brasiliane, o di cadere da un precipizio peruviano profondo 2000 metri.

Alla fine schiatti quando meno te lo aspetti e, guarda caso, per colpa di un umano.


Ma si può essere più stronzi?

CENERI ARDENTI

Dimesse le vesti di "band-copia" rinata dalle ceneri ancora incandescenti del dark rock degli anni '70 ed eseguita la trasfigurazione nella band doom più pettinata di Svezia, cioè Witchcraft, ci viene faxato direttamente da casa di Satana il video della versione acustica di No Angel Or Demon, fantastica canzone presente nel primo album, appunto Witchcraft.

Lo si può vedere qui; il sito non è il massimo della velocità e la lingua svedese è davvero una spina nell'ano però, con un po' di immaginazione, improvvisazione e adattamento per raggiungere lo scopo (ossia, guardare il video), ce la possono fare anche degli sfigati come voi.

Da qui invece, potete scaricare il loro ultimo album (The Alchemist) il quale io, che non sono un pezzente come voialtri che scaricate dischi gratis, già possiedo in versione vinile rosso limitato 1000 copie.

martedì 2 settembre 2008

SERVE UN SALVATORE

Avete presente quando, nel libro di Murphy, si legge "se qualcosa può andare storto, lo farà" e "se un problema c'è, emergerà" oppure "sorridi, domani sarà peggio"?

Ecco, oggi è praticamente QUEL tipo di giornata.

Gli ascolti di oggi vanno su un singolo artista, e bada bene non una band ma un artista che fa tutto: Justin K. Broadrick. Chi lo conosce come dj, chi come chitarrista, chi come fondatore dei Napalm Death, poi Godflesh e ora Jesu, altri ancora lo apprezzano come batterista e cantante.
Da stamattina sto ascoltando la discografia dei Godflesh, in questo momento il disco


che ha aperto le porte, meglio del predecessore Streetcleaner, a band come Fear Factory, Nine Inch Nails, Ministry... cioè quasi il meglio di ciò che si può trovare nella musica definita "industrial". Mix fra drum machine e batteria tradizionale, chitarre da una tonnellata, suoni insistenti e melodie oblique, hanno dato ispirazione anche a formazioni più complesse (Isis). E anche definito nuovi parametri entro cui la musica "che fa male" si deve muovere per smuovere qualcosa dentro di noi.


Ah... la musica degli anni '90...



Un consiglio e un favore: scendetevi da questo link i Godflesh e sparite.

lunedì 25 agosto 2008

END OF TRANSMISSION

La fine delle vacanze, quest'anno con la V, è coincisa con l'evento (finora) dell'anno.

Senigallia (AN) 23.8.2008 - Mamamia
L'Apocalisse sonora e musicale che incontra una ridente cittadina sul mare, spensietara meta turistica di chi cerca relax, divertimento e vita da spiaggia, è sempre un evento a cui bisogna assistere. Soprattutto se l'Apocalisse, al battesimo, figura come Neurosis.

Arriviamo quando suonano A Storm Of Light, supergruppo formato da alcuni appartenenti alle più interessanti formazioni di questi anni, cioè Neurosis, Red Sparowes, Satanized... ma noi arriviamo alla fine dell'ultimo pezzo e siccome siamo in estate, col caldo i neuroni non fanno troppo bene il loro mestiere. Pensiamo, infatti, si tratti di un inedito dei Neurosis e quindi di essere giunti alla fine dello show. Non dico che ci vogliamo suicidare sul posto, però pensieri molto cattivi ce li abbiamo...

Poi ci si accorge dell'errore e sale la gayna.

Il Mamamia è un bel posto all'aperto, con molti spazi dedicati alla musica, ma soprattutto abbiamo ora la possibilità di vedere i Neurosis sotto le stelle e con l'atteggiamento di chi-la-sa-lunga perché li ha già visti a Londra il 18 Dicembre 2004, entriamo e ci diamo subito un tono, insomma si fa gli spacconi. Niente di più sbagliato: affrontare un concerto dei Neurosis senza prepararsi psicologicamente agli assalti cerebrali e nevrotici, può diventare una sofferenza mentale; star dietro a così tanti stimoli (luminosi, sonori, musicali, verbali) che ci vengono spediti dal palco durante i primi 15-20 minuti di spettacolo, può essere davvero faticoso.

Suonano quasi tutto l'ultimo album Given To The Rising, inziando con la title track, insomma dall'inizio... Due cose mi colpiscono da subito: la qualità audio e l'impatto sonoro, caratteristiche non sempre presenti a questi livelli in uno show all'aperto di -tutto sommato- dimensioni medio-piccole, ma loro sono anche dei notevoli tecnici del suono oltre che musicisti, e piuttosto pignoli. Avevo infatti notato che, poco prima di iniziare, Steve Von Till, Graham, Scott Kelly e gli altri stavano curando personalmente la sistemazione della strumentazione e degli effetti sul palco, nonché i suoni e tutto il resto. Questo vuol dire diverse cose e cioè 1. accuratezza nei preparativi 2. qualità dello spettacolo garantita 3. rischi di malfunzionamenti e risoluzione dei problemi a cura dei diretti interessati.

Si procede con Fear And Sickness, spaventosa, con lupi che rincorrono e divorano le prede tra fiamme nere, corvi in agguato in volo circolare tra nuvoloni gonfi di elettricità, bianco e nero in sfumature opprimenti e contrasti sonico-luminosi snervanti. L'arte dei Neurosis è qualcosa che va oltre la normale concezione di "musica"; ti fa stringere i denti, a volte può essere liberatoria, altre un vero disagio. Certamente dal vivo, i video sull'enorme telo alle spalle del palco rendono il tutto molto diverso dall'ascolto su disco, eliminando l'immaginario che uno si crea tra le mura di casa e trasmettendo invece la reale interpretazione degli autori: nevrosi pura, un'apocalisse in acido, i Pink Floyd come sarebbero oggi se volessero far paura sul serio (mi viene in mente a come potrebbe essere un Live At Pompeii eseguito in stile Neurosis, tra l'altro il video preferito di Steve Von Till... ).

Tutto non è, però, così perfetto: i pezzi nuovi sono troppi, e i vecchi assenti; solo due brevi escursioni nel recentissimo passato con Left To Wonder da The Eye Of Every Storm e Stones From The Sky da A Sun That Never Sets, sempre magnifica, questa volta rallentata; il video che la rappresenta è uno dei più belli che mi siano mai capitati di vedere. L'amaro lasciato in bocca dall'assenza di classici immensi come Times Of Grace, Souls At Zero e Through Silver In Blood si sopporta appena, quasi come quella piccola macchia aspra e pungente nascosta in un frutto succoso e maturo.

Le "pietre dal cielo" portano inevitabilmente la fine e anche se le luci "normali" si accendono e i Neurosis smontano, lo stravolgimento neurale prosegue per qualche lunghissimo minuto ancora: ci si sente spiazzati, un po' angosciati, spaesati, quasi dislocati, le immagini che ancora vorticano violente nella testa e le vibrazioni vanno mano nella mano con le dissonanze, magnetiche, che richiamano inevitabilmente ad una musica e ad una fisicità inscindibili, a suoni nel loro insieme percepiti e ascoltati con tutto il corpo.
All'uscita faccio un giro per riprendermi e, a mente un po' più lucida, scorgo da lontano il tour bus dei Neurosis. Lo aggiro anche se non cerco nessuno in particolare, solo mi faccio due passi perché ho notato del movimento là dietro. Non vedo nulla di particolarmente interessante, tranne che sentire un frusciare dietro una siepe sul retro del palco, coperto dal carrello trasportato dall'enorme bus. C'è Steve Von Till che si fa una bionda (nel senso che si beve una birra... ). Graham è con lui ed entrambi sembrano soddisfatti e raggianti. Un roadie parecchio incazzato e brutto come la morte sta bestemmiando perché secondo lui qualcuno -dice- li ha fatti smettere di suonare prima; io penso che potrebbe essere, forse la disco music a partire dalla mezzanotte-e-un-po' attira più gente dei Neurosis... soprattutto di Sabato sera.

Mi avvicino a Steve, faccio il vago, chiedo scusa per il disturbo e cerco di non comportarmi come un fan. Ma non ho una penna per farmi firmare i poster cazzo! Devo chiedergliela e fare la figura del pezzente scroccone... il roadie incazzoso addirittura si sbatte per trovarmela e con Steve replica la parte di Pulp Fiction in cui Vincent Vega ha bisogno di "un cazzo di pennarello, una penna con la punta molto grossa!!". Alla fine mi firma i due poster usando una simbologia che vagamente mi ricorda quella dei Pellerossa, marcando la foto in b/n del suo volto. Sembra di buon umore, chiacchiera senza problemi e siamo io e lui soli (Graham sparisce quasi subito); gli stringo la mano, grande show, a Londra avete suonato 3 ore e stasera poco meno di una e mezza ma sempre impressionanti e sentiti fin dentro il cuore... si parla dei Pink Floyd e del Live At Pompeii che avrei goduto a vederlo fatto da loro, del loro modo di approcciare ai live, della sua famiglia e della gita al mare, di quando e dove ci si beccherà alla prossima e del fatto che, oggi, restano uno dei pochissimi gruppi che rientrano in svariati e molto differenti generi musicali, ma ancora puri, unici e inimitabili.

venerdì 8 agosto 2008

MALEDETTAMENTE...

... ostinato in cerca di sostanza


Disco che scorre liquido, fluido e denso in altalenante energia ed elettricità.


Fra Tristeza e Tortoise, con chitarre di 35007 e ambiente piuttosto dark, tipo la notte che scende ma che non ha ancora finito...





Scenditelo qui



mercoledì 6 agosto 2008

SEGNALAZIONE DI BESTIA

Ecco un download che potrete scarrozzarvi in giro per il cervello in attesa di acquistare il disco (rigorosamente in vinile).
La band è australiana, Ahkmed e il disco (una compilation di EP precedentemente registrati e autoprodotti), che ha un titolo impronunciabile, appezzi quasi come il nome scelto per la band, Chicxulub, è del 2007. Ce ne sono altri ma son riuscito a scaricare solo lui. Scendetevelo pure voi.

http://www.megaupload.com/it/?d=4HIWGEA0



E' di una pettineria senza confini; melodico, martellante, progressivo, oscuro e psichedelico qb, molta atmosfera tipo black metal à la Tarantula Hawk e un po' di doom che però riesce ad essere meno conservatore del tradizionale doom anglosassone. Ricordano, tra le influenze citate da loro (Pink Floyd, Can, Amon Duul II, etc.) anche God Speed You Black Emperor! (Psichedelia, USA), Seven Mile Journey (psichedelia, danesi), Explosions In The Sky (psichedelia, USA) e 35007 (psichedelia, rock, Olanda), ma soprattutto nei punti più corposi mi hanno fatto tornare in mente gli Switchblade (quelli di Stoccolma che fanno post-hardcore), Kyuss, Kinski e Boris.
Andarsi a guardare/ascoltare il loro My Space giusto per farsi un'idea un po' più chiara o anche solo per farsi venire un infarto.

venerdì 1 agosto 2008

NEW STUFF ENUFF BIGMUFF SUPERFUN

Quando si dice botta di culo.
Uno va al cinema, pensando di vedere solo un film scassato pseudo-horror che vorrebbe essere (ti piacerebbe) un noir metafisico...

Invece è una cazzata micidiale (per la cronaca, il film è Le Morti Di Ian Stone, un'idea presa da un cartone animato della DreamWorks Monsters & Co. e che vorrebbe avere la pretesa di far paura o qualcosa d'altro)


E invece ti imbatti in un Feltrinelli Village dove ci sono offerte speciali, ci entri e esci alleggerito di qualche decina di euro ma con una gayna addosso che è tutto dire.

TOM WAITS - Nighthawks At The Dinner












BLACK FLAG - Family Man / The First Four Years













MUDHONEY - Superfuzz Bigmuff













CARAVAN - In The Land Of Grey And Pink

lunedì 28 luglio 2008

SOLVENTE VERDE

Chi si ricorda del mitico film con Charlton Heston del 1973? Si chiamava Soylent Green (sì, con la Y invece che la I). Praticamente un film su una società distopica (cioè diametralmente opposta ad una società utopica) nella quale solo i ricchi avevano ogni ben di dio, i poveri solo merda costretti a nutrirsi con delle tavolette verdi fatte di scarti, resti umani, scorie piuttosto schifose e dannose.

Da New Orleans una band che tutto ha tranne che qualcosa di verde, decide di darsi il nome del Solvente Verde e trattare di tutto, soprattutto di schifezze quotidiane che accadono nell'era dell'ansia e della diffidenza sociale, tipo le Menzogne Per Nascondere La Verità o Soluzioni Permanenti Per Problemi Momentanei. Questo nel precedente Confontation del 2004, disco che all'epoca considerai dell'anno ancora più di quello dei Neurosis, The Eye Of Every Storm.

Quest'anno è stato dato alla luce, invece, un gioiello di sludge e grind metal che ha sempre dei fraseggi andanti sul blues e sulla musica del sud, il southern, però con i suoni spessi dei SG e con lo spessore crasto e ignorante di Ben Falgoust, una delle voci più profonde e "metal" del metal. Ovviamente batterista e chitarrista sono formidabili, spaventosi!
Inevitable Collapse In The Presence Of Conviction è il geniale titolo del disco che ha probabilmente la copertina più brutta dell'anno a dispetto del fatto che, forse, ancora una volta è uno dei dischi più fighi dell'anno. Ha molte somiglianze con il precedente, non si scosta di un millimetro dal sound tipico del nuovo sludge del sud degli USA ma l'attitudine e la forza sono i fattori forgianti di questa band, e non la si può più ignorare.





SCENDETEVELI DA QUI

Inevitable Collapse In The Presence Of Conviction

SI TORNA

Dal Gargano (Terronia) il bollettino delle vacanze non è andato in onda perché non avevo tempo (grattarsi il culo è un'attività a tempo pieno e fisicamente impegnativa).

Non ho seguìto del metal, non ho nemmeno provato a cercare dei negozi per sostenere la causa... e non me ne frega nemmeno niente, ora. Anche perché il prossimo appuntamento più vicino per me sono i Neurosis a Senigallia (AN) il 23 Agosto...

Ho scoperto angoli di natura praticamente incontaminata, in mountain bike, in dei boschi di ulivi e di pinete e di foreste (quella chiamata Umbra -Oscura- ), cielo blu come in montagna ma aria salmastra, caldo africano in riva al mare ma vento fresco dai boschi (escursione termica tra mare e foresta umbra di circa 18-20°!)












A breve, spero, foto su Flickr un po' meglio di queste due cazzate piazzate qua sopra.

venerdì 4 luglio 2008

ARDECORE

Senza dubbio uno dei fenomeni più affascinanti e crudi della musica è stato l'hardcore punk americano tra il 1980 e il 1986.
Hard-Core: duro dentro, senza compromessi, sfrontato, aggressivo, superbo e altezzoso, indisponente, rabbioso e scellerato. I kids all'epoca erano spettacolari, colorati, incazzati con tutti e dritti per la loro strada. Molti di loro, soprattutto musicisti, ci han lasciato le penne su quello stile di vita estremo e altezzoso, con una faccia tosta odiosa e quasi infantile, urlavano al mondo "faccio quel cazzo che mi pare, vivo come voglio e mi faccio fino a crepare... " e infatti la maggior parte se ne andava al camposanto dentro una cassa di legno con l'ago ancora infilato nel braccio.

Già che c'ero ho scartabellato nei dischi dell'epoca d'oro dell'hardcore punk americano, in particolare quello della California del Sud e di Washington D.C., i due più interessanti e che hanno dato una spinta epocale al movimento, donandogli connotati anche socio-politici non di poca rilevanza.


BAD BRAINS - s/t
Unica band hardcore punk ad essere interamente composta da neri, la sua vocazione fu dedicarsi alla musica estrema partendo dagli antipodi, e cioè dal fusion e dal jazz. La differenza con tutte le altre band dell'epoca è che questi sanno suonare sul serio. E che sono stati loro i primi, con il pezzo Pay To Cum di questo LP a lato, a dare inizio al movimento strettamente musicale chiamato Hardcore Punk, grazie ad una velocità di esecuzione mai sentita prima di allora. Altri, parallelamente, gli avevano già dato connotati socio-politico-religiosi, come TSOL, Black Flag, Articles Of Faith e Adolescents.

BLACK FLAG - Damaged
Non a caso il cantante del periodo migliore della band e dell'HC tutto (1980/81 - 1986) fu Henry Rollins. In questo LP il magnifico pezzo d'apertura Rise Above firma la dichiarazione di indipendenza dell'hardcore rispetto tutti gli altri generi musicali all'epoca esistenti. Difficile trovare oggi una band rock che non sia stata influenzata, almeno in minima parte, dall'harcore dei Black Flag e da questo disco in particolare.
Una vera figata.

DEAD KENNEDYS - Fresh Fruits For Rotting Vegetables

Nel pieno periodo della nascita dell'hardcore americano, nel Sud della California una band che diventerà il punto di riferimento del nuovo punk americano e che farà del cantante Jello Biafra una icona del movimento, i Dead Kennedys danno vita ad un disco fantastico, sveglio e attento a quello che sarà il futuro musicale; pezzi come Kill The Poor, Let's Lynch The Landlord, Chemical Warfare, hanno dato l'ispirazione a più della metà delle band estreme dei giorni nostri.





MINOR THREAT - Out Of Step
Se siete tra quelli che si sono dichiarati almeno una volta nella vita kids hardcore ma soprattutto degli straightedge, lo dovete certamente ai Minor Threat e ad un pezzo incluso nell'omonimo EP (1981) che precede l'album Out Of Step (del 1983).
La canzone Straight Edge getta proprio le basi del movimento straightedge: non bevo, non mi drogo, non fumo, non faccio sesso, non mi mescolo con altre culture, non mangio carne. Questo concettuale stile di vita, dedito alla salvaguardia della persona, viene letteralmente polverizzato durante i concerti, nei quali ci si fa del male sul serio.
Mi sarebbe piaciuto esserci, nella California del Sud nella prima metà degli anni '80, non tanto per tirare qualche stivalata nel culo ai vari fighetti che, snobbando il movimento hardcore si sono persi un bel po' di roba interessante e ricreativa, ma soprattutto perché oggi avrei potuto dire "io c'ero cazzo, e ne sono uscito... "