domenica 16 dicembre 2007

STINKIN' DRUNK WITH METAL

Master Of Puppets è stato il primo vinile in assoluto che ho acquistato, nel 1988. Non solo: è stato il disco che mi ha fatto iniziare a suonare la chitarra. Il vinile in particolare, mi ha fatto apprezzare l'aspetto collezionista della musica heavy metal e non c’è fan più sfegatato di chi ascolta metal; ci si veste come i propri idoli, ci si comporta in maniera simile, ci compreremmo anche la merda se i nostri autori preferiti decidessero di inciderla su disco... Ancora oggi per me, è un tunnel da cui è molto difficile uscire. A livello personale e caratteriale, Master Of Puppets mi ha fornito il coraggio di affrontare la vita, perché a 12 anni si ha paura di tutto, soprattutto se vivi in una piccola città di provincia. I testi di James Hetfield mi hanno dotato di una forte sensibilità nei confronti degli altri, ma, allo stesso tempo, mi hanno insegnato a non fidarmi di nessuno in ogni caso. Col senno di poi posso dire di non essermi completamente rimbecillito e di aver fatto le migliori scelte con la mia testa, ma all’epoca mi sembrava la migliore ispirazione che potessi avere. L’aggressività delle canzoni e la lucida rabbia dei testi, l’atteggiamento oltranzista e scanzonato della band, mi diedero la forza di non avere paura di niente e nessuno: da quel momento in poi, avrei sempre saputo che al mondo c’è molto di peggio della scuola, dei conoscenti infami, delle tipe che ti ridono in faccia, dei bulli che te le vogliono dare per rimorchiare con le tipe di prima. Master mi ha aperto gli occhi sul mondo e sul fatto che “là fuori” c’è gente spietata senza scrupoli: avevo poco da lamentarmi della mia vita. Mi ricordo come fosse ieri: gli amici venivano a casa per ascoltare della musica e io gli presentavo Master Of Puppets; gli occhi gli uscivano fuori dalla testa e non riuscivano a capire per quale motivo io ascoltassi della musica così pesante, e mi piacesse anche! E così, anche per questo, ho scavato ancora più a fondo nel terreno della musica estrema. Master Of Puppets ha dato inizio a tutto questo; ora più che mai sono consapevole che non è stata una scelta solamente mia.
In fondo, la musica è il Master, io sono il Puppet.

venerdì 14 dicembre 2007

JESU ALLA FINE

Quindi l'ultimo concerto del 2007: Jesu al Garage di S.San Giovanni, mercoledì 12/12.















Il Garage è uno di quei locali col soffitto basso, un posto lungo e stretto; il bancone fra le palle dà fastidio fino a un certo punto ma nessun tipo di livello a far da palco al gruppo. Alla domanda sulle qualità acustiche della sala preferisco non pensare ma, dal primo momento in cui iniziano -e si sparano quattro pezzi di fila dall'ultimo LP, Conqueror- vedo la luce. Sento un gran bene; ma a dirla tutta non vedo esattamente un cazzo. Anche se sono alto mi si piazza davanti -sempre- un altro più alto. Quindi, se devo continuare a guardare la nuca della gente, meglio che mi cerchi un posto e mi sistemi, così almeno quando passa una squinzia nientemale non le guardo solo la nuca... Una vera ficata! La musica ora passa e si sente da tutto il corpo e dato che si prosegue senza soste o quasi, le premesse per la seconda parte (cioè quella da seduto) sono ottime. JK è un tipo di poche parole, ma ha ottime idee e tanta fantasia. Il posto non consente molto e la serata non ha sicuramente raggiunto i livelli di sottanza dei Sunn o))) e dei Neurosis (hanno molte cose in comune dal vivo e non solo) ma quando sono arrivato a casa mi sentivo lo stesso sotto un treno.

mercoledì 12 dicembre 2007

NEBBIA IN VAL PADANA

Stasera Jesu al Garage, in V.le Monza - Milano
Ma prima una notiziola fresca d'agenzia per i più affamati di ristampe: J.K. Broadrick ha iniziato a sfornare roba interessante con la sua label Avalanche Inc, partendo proprio da una cosa davvero pettinata di un suo marchio degli anni '90, Godflesh (web qui), dei tempi insomma di quando se ne rollava di grossi e pieni. Prima si esce con Messiah, poi ci si guarda ovviamente.
Di Jesu val la pena avere il primo s/t, Silver e questo a lato.
E poi un amico m'ha appena ricordato di scendere assolutamente dei nuovi bootleg di Jesu, da qui.





Un assaggio, ora non sono riuscito a trovare di meglio.

lunedì 10 dicembre 2007

UNCONTROLLED GAYNA

Raggiungo l'Alcatraz bestemmiando per il traffico e per il bordello degli automobilisti con la patente presa coi punti delle patatine; ri-bestemmio per cercare posteggio.

Una volta sacramentato a dovere e in maniera variopinta, mi trovo con i soliti sospetti e pure col Sindaco del Metal, dentro, a capire che cazzo di musica suonino gli appezzissimi Trivium (per mia smodata fortuna -cosa assai rara ultimamente- sono riuscito a scavalcare gli altri due gruppi: dio benedica il traffico milanese, a volte! Pezzi di ...And Justice For All dei Metallica ("oh zio ma questa è One!"), scarabocchi metal tipo Testament che valgono un milionesimo dei riff di Skolnik e Peterson, assalti diabetici di batteria che non riescono nemmeno a scalfire l'aria... boh non so ma a me han fatto DAVVERO CACARE anche se vedevo gente -addirittura piuttosto avanti con gli anni- con maglie e felpe di questi Trivium... mi starò perdendo qualcosa e non lo so? Sembra una domanda da Trivial... da Triuvium Pursuit, a cui non mi interessa rispondere.


Invece i Machine Head escono e partono accappella, spazzolando con chitarre e napalm una platea tanto incredula quanto entusiasta di poter assistere ad uno show così ben fatto, con i suoni perfetti, le distorsioni piene e potenti... giusto la presentazione di un pezzo mi ha lasciato di stucco ("Rock And Roll!!"... proprio rockandroll no, mi pare una presentazione un po' tirata, ma va bene lo stesso, te la perdono). Old da quel gioiellino del 1994 che è Burn My Eyes mi spappola il cranio, la gayna è a malapena contenibile, c'è gente che salta e piglia schiaffi dappertutto e molti che si fingono chitarristi mimando air guitar, fantastico.


Il problema viene con Shades Of The Night, canzone sul suicidio che i Machine Head hanno composto per tutti quelli che almeno una volta nella vita han pensato bene di farla finita o di drogarsi a tal punto da non ragionare più e togliersi di mezzo per sempre.


Phil, chitarrista intento a sbranarsi di assoli e sbavarsi addosso ettolitri di sudore (ed evidentemente troppo fatto per fare mente locale per una doverosa reidratazione, essenziale per chi tiene il palco ad un concerto metal) ha un cedimento, si allontana un momento, svicola verso sinistra, si nasconde un po' e che mi combina? Mi sviene, quasi mi muore sul palco!!


All'inizio non ci faccio caso... cioè penso che magari è inciampato (in fondo molti eroi del metal si sono fatti male sul palco, il recordo potrebbe detenerlo James Hetfield ma non ne sono sicuro). Poi penso che magari restando in tema col pezzo, si è suicidato on air, in diretta. Invece, quando sento che la chitarra se la suona per cazzi suoi, il dubbio mi viene. La band accorre in suo aiuto, la canzone arranca ma, annaspa dagli amplificatori e ormai è troppo tardi, bisogna correre ai ripari. E meno male che aveva la chitarra in mano a far casino e suonar l'allarme... altrimenti non se ne sarebbe accorto nessuno poveraccio!


Dopo qualche minuto si ripresentano senza il malato. "Signori non ce la facciamo a proseguire, siamo addolorati ma il nostro Phil sta malissimo, c'è del personale medico in suo soccorso ma non sappiamo ancora niente... " la gente sembra capire, non insultano nè fan cazzate tipo tirare cose sul palco... la band è visibilmente dispiaciuta, mortificata.


Noi anche ma alla fine noinoi un po' meno perché il biglietto noi non lo paghiamo e tanticazzi. Però dispiace, certo, vedere una delle band che da circa 15 anni è una delle colonne portanti del metal moderno, crollare al suolo come un alcolista drogato che non sa regolare i propri bisogni per sballare di tanto in tanto.


Note di colore sulla serata: il pischello di nemmeno 13 anni, maglia dei Trivium, che sguardo dritto e fiero, andamento sicuro e deciso, dà 1000 punti ad almeno della metà dei presenti / la guardarobiera dell'Alcatraz che a noi ultratrentenni intenti a chiacchierare e berci una birra in una specie di sala fumatori che ci fa "... già qui non ci potete stare... " senza proseguire la frase. Cosa volevi dire, troia... che ti diamo fastidio? Che puoi sbatterci fuori? Hai rivendicato i tuoi diritti? No? Ammazzati / il ragazzo siciliano di, mi pare, cefalù, amico di una nostra della compagnia, si stava scalmanando un po' troppo: io lo so che da dove vieni tu il metal ci arriva a rate e in ritardi che si contano a lustri, di 5 anni in 5, però non ti devi ingaynare così tanto, bello! le coronarie ti durano poco e non mi sembri il tipo che se viene lanciato in mezzo al pogo se la sappia cavare con le sue forze, quindi ai prossimi concerti stai calmo e goditi lo spettacolo senza rompere i maroni agli altri / la serata è stato deciso di concluderla a casa del presidente con la presenza dell'ormai leggendario Uomo Dell'Anno aka Mesiè che non vedevo da oltre un anno. Pettinato.

martedì 4 dicembre 2007

CAPOCCIA DE FERO

Shadows Fall, Dragonforce e Arch Enemy non m'hanno mai detto un cazzo. Neanche li conosco, mai parlato con uno di loro. Anche musicalmente li considero piuttosto inutili, dei corollari ad un ambiente saturo di band qualunque.


I Machine Head mi scatenano sempre qualcosa nell'interruttore della testa, mettendo in corto-circuito cervello e culo facendo sì che io ad un concerto dei Machine Head mi cacci sempre in una qualche strana situazione di cui poi, in un futuro che si trova entro le 24hh dallo svolgimento dei fatti, mi pentirò. In uno di questi eleganti avvenimenti fui quasi cacciato dal locale dopo il concerto. Troppa gayna da gestire tutta insieme, e troppa gayna per poterci stare vicino. Quindi via, concerto finito, tutti a casa!

Stavolta cercherò di trattenermi, anche se certe volte gli schiaffi mi vengono su da soli nelle mani, e quindi spero di potermi godere il concerto in pace e "tranquillità".
Vedi anche: non rompetemi i coglioni
Vedi anche: so' stanco

Dopodomani, Giovedì 6 di questo fottuto mese suonano i Machine Head.
Dicembre non è solo Sant'Ambroeus, gli Obei Obei, l'Artigiano in Fiera, Cristo nella grotta o sua madre con i Re Magi che si divertono.