martedì 31 luglio 2007

GOD'S PEE

Un EP che arriva dopo settimane (volevo dire 2 MESI) dall'ordine è come un U.X.O., un Un-Xploited Ordnance. Cioè una cosa che sai che ti farà male se ti scoppia in faccia. E io so che è una cosa che prima o poi mi esploderà addosso. I miei mille pezzettini coloreranno le pareti di casa, finalmente. Perché se c'è una cosa che i God Speed You Black Emperor! sanno fare, è distruggerti i neuroni, spappolarti le meningi, farti venire il mal di ossa per quanto il tuo scheletro voglia venire fuori dalla pelle, scalpiti nell'attesa che l'intro del pezzo esploda nella forma-canzone vera e propria e che invece rimane lì, in un limbo, che non è musica ma nemmeno suoni puri, non è frequenza distorta e dissonante ma nemmeno puro feedback o effetto. Non è orgasmo ma poco ci manca. La sensazione è quella, una enorme erezione che sta per spingersi oltre ma che non ci arriva, ti lascia proprio sul più bello. Ogni tanto un'esplosione c'è. L'effetto è molto simile ad una Molotov.

Questo il video per "Rockets Fall On Rocket Falls", nel LP Yanqui U.X.O.

UN DISCO

C'è un disco. Salto sulla sedia ogni volta che parte. Ieri sera l'ho fatto due volte.

E paura.

BLACK WIDOW - Sacrifice
Quando i sacrifici umani davano spettacolo e sconvolgevano ancora. Quando i musicisti venivano arrestati per quello che dicevano. Prima che Ozzy decidesse che mordere pipistrelli fosse metal+satana. Prima che il mondo dell'heavy metal si rendesse conto che non serve urlare per fare paura. In questo momento c'erano i Black Widow. Una entità che ti trastulla con atmosfere sulfuree, sinuose melodie di flauti e tastiere, un basso malizioso e incalzante, incessante, martellanti percussioni, profonde e blasfeme. Una voce acida e fredda; racconta di cose cattive, oscene. Blasfemia e sacralità al tempo stesso. Mano nella mano. E quando l'aria sembra alleggerirsi, e un timido raggio di sole si affaccia dalla finestra, Sacrifice incalza e ci si avvicina all'abisso. Ci fu mai un potere più oscuro in musica, di quello creato dai Black Widow? In angoli sbagliati della stanza, si può incontrare Astaroth e non uscire sani.











Io... ritorno al Sabba, voi ascoltatela qui

lunedì 16 luglio 2007

BRUTAL GAYNA

Ce l'abbiamo fatta; siamo tornati sani (ahahah!) e salvi dalla prima edizione del Frozen Rock Festival, ora ribattezzato Gayna Festival 2007 e nominato metal fest dell'anno di tutti i tempi e di qualunuqe posto, solo per il fatto che i Brutal Truth erano lì a suonare. In culo a chi non è d'accordo, vuol dire che non c'era o se c'era dormiva (e non erano pochi). Crepate.

C'è stato di mezzo un viaggio non proprio rilassante (ruote esplose, moto incandescente, birra piccola e pessima all'autogrill), dopo una mezza nottata passata a lavorare. Ma per i Brutal Truth questo e molto di più. Infatti io non sono come gli altri. Io parlo solo dei Brutal Truth.
Intanto quassotto c'è la setlist staccata dalla spia di Sharp da un vero genio del male.












BRUTAL TRUTH
Al secondo spettacolo del pomeriggio abbiamo tirato su una gayna storica. Choice Of A New Genereation. Kevin Sharp che geniale si presenta con "time to grind!" e parte a 600 all'ora con Dementia. Saggiamente si dà anche il microfono sulla capocciona. Sharp scalzo, sudato e vestito da spiaggia è più metal di tutti quanti.




H colle sue mille facce di gomma. Godplayer









Collateral Damage. E il metal estremo è da sandali infradito, legge di Gurn. Blind Leading The Blind.







Dan Lilker (Anthrax; S.O.D.; Brutal Truth; Nuclear Assault) è uno davvero metal, con dei fantastici occhi rossi e uno stile impeccabile. Un modello. Mormorano voci che a fine spettacolo Kevin Sharp, Gurn e Dan Lilker siano stati visti aggirarsi tra i presenti, ombre tra la folla, offrire birra e farsi fotografare in pose assurde con chi li riconosceva.




con Kevin Sharp










La redazione di Solomacello con Kevin Sharp










con Dan Lilker










con Solomacello e Dan Lilker (heavey medal)










Per maggiori dettagli su chi altri c'era, informazioni e anche per ricevere insulti a gratis che tanto ne hanno, andate qui

mercoledì 11 luglio 2007

ISLAMPUNK

Qualche tempo fa parlai di un libro: AMERICAN PUNK HARDCORE

Oggi parlo di quest'altro, preso ieri sera in libreria dopo un po' di attesa che arrivasse.

Il Punk e l'Islam si possono incontrare? Che senso ha un burqa che copre pure gli occhi ma che ha cucite sopra decine di toppe e pezze di gruppi come Minor Threat, Social Distortion, Dead Kennedys? Un Punk straightedge che non fuma, non beve, non scopa, segue l'islam quasi alla lettera (quando non si dimentica di pregare perché si è svegliato tardi), può convivere con altri Punk che dell'islam se ne fregano abbastanza da fumare spinelli e bere birra mentre recitano la preghiera delle 5?

In una comune di Buffalo (New York), sì. QUello che mi piace di questo libro, scritto benissimo, asciutto, sincero, onesto, è che Michael Muhammad Knight (nei panni del punk straightedge Yusuf Ali) racconta le vicende di personaggi strabilianti e incredibili; mette in risalto le loro avventure da punk e racconta il loro rapporto con la religione. Insomma, alla fine ci si ritrova a pensare sia all'una che all'altra cosa e di quanto sia pericoloso fare incazzare Umar (una specie di Henri Rollins, ma musulmano convinto forte). Soprattutto però, fa ridere: insomma, voi ve la vedete una ragazza musulmana coperta dal burqa con le toppe dei suoi gruppi musicali preferiti saltare su un palco e cantare un pezzo dei Dead Kennedys?

Gesù. (anzi Allah)

NEW OLD FASHIONED LOOK

Arrivati ieri, questi due gioielli completano la discografia di Miles Davis su Columbia/Legacy.

Nefertiti è il quarto studio album del secondo quintetto di Miles. Un'ulteriore metamorfosi di uno dei musicisti più camaleontici del '900 americano. Spiccano Herbie Hancock al piano e Ron Carter al basso. Le musiche si fondono e confondono come tanti fotogrammi e l'omaggio egizio è evidente. Ma l'attenzione non si concentra su Miles come su Kind Of Blue o Sketches Of Spain; i compositori sono altri: Hancock per la sovversiva "Madness" e la furiosa "Riot", Shorter per la profonda e groovy (forse la più intensa registrazione di questo quintetto) "Pinocchio". Nefertiti rappresenta e presenta Miles Davis' Quintet nel massimo della forma raggiungendo picchi ipnotici ed emotivi di un'ineguagliabile potenza poetica.

Jerry Roll Morton, col suo solo di piano "Mamanita" del 1923, introdusse il termine di "spanish tinge", strizzando l'occhio a quella contaminazione tribale tra musica afrolatina fatta di rumba e tango con i suoni e gli esperimenti jazzistici della sua nativa New Orleans. Ma fu Miles Davis nel 1959 e 1960, quando collaborò con Gil Evans e registrò Sketches Of Spain, che il termine prese vita propria portando la musica spagnola ai vertici dell'audience jazzistica. La malinconia della musica spagnola era perfetta per Davis, suo interprete perfetto e innato. Ritmiche intricate e solenni, potenti e gloriose nel loro jazz latino-africano di "Solea" (Evans) e "Concietro De Aranjuez" (Rodrigo), sono i veri gioielli e Davis è febbrilmente liberatorio nel suo jazz evocativo di sofferenze blues e urla di flamenco.

martedì 10 luglio 2007

HEAD OVER HEELS

Ieri sera, complice un'apatia televisiva che va avanti da mesi ormai, mi sono dedicato alla riscoperta di alcuni film che si sono infilati indelebilmente nella mia testa.

Ieri sera è stao il turno di Donnie Darko. Gran bel film, primo perché parla di un sacco di cose pettinate che a me piacciono e interessano un sacco: viaggi nel tempo e curvature spazio-temporali per modificare il presente, comportamenti umani, ricerca della personalità, poesia, musica, i puffi, la Morte, l'ossessione per il sesso, distruzione controllata volta a cambiare le cose, rivoluzione di pensiero.
Secondo perché è girato bene, prodotto meglio e gli attori, giovani, sono tutti molto bravi, entrano bene nei personaggi e la fotografia è fantastica.
Terzo perchè il regista, Richard Kelly, quando ha girato il film aveva più o meno 26 anni.

Ma al di là di tutto, le musiche scelte sono fantastiche (a me piacciono) e il video nella scuola su base musicale Head Over Heels (featuring Tears For Fears) è molto bello, uno dei migliori nel cinema degli ultimi 5 anni.

Sulla sinistra l'originale dei TFF

SONNO

Oggi Sleep. Perché sono una di quelle band "storiche" del doom/sludge di cui non puoi fare a meno per molto. Perché Matt Pike è un grande. Perché quando la ruota inizia a girare ti prende dentro; tu fai la parte del criceto, passivo. Perché gli accordi slabbrati, forsennati e ripetitivi, cadenzati a basse frequenze SONO METAL! Perché certe volte un bong è proprio quello che ci vuole. Perché il feedback che dà questo disco è di schiacciarti allo schienale del divano. Paura.


Perchè sì.




Scavati una fossa Into The Sun

lunedì 9 luglio 2007

ODIO DELLA 25a ORA RIVISITATO

Fanculo a te, a questa città di merda e a tutti gli stronzi che ci vivono.
Fanculo agli straccioni; mendicano soldi ai semafori, sui marciapiedi, lordano i cortili e poi mi ridono alle spalle.
Fanculo ai sudici lavavetri; mi insozzano il parabrezza senza che io gliel’abbia chiesto. E cercatevi un lavoro, cazzo!
Fanculo ai Rom; occupano i parchi, stendono vestiti tra gli alberi, rubano auto, violentano ragazzine, chiedono soldi in continuazione ma sono imbottiti d’oro. Non vi si può toccare perché la Comunità Europea ha deciso che siete etnia protetta.
Fanculo ai Sikh e ai Pakistani in 20 in un minivan, esalano puzza di curry e pollo al latte da ogni poro. Fottuti apprendisti terroristi dei miei coglioni, mangiatevi una bistecca di manzo una volta tanto!
Fanculo ai peruviani corrieri di SDA nei loro Ducato Maxi che sbombardano per la città in lungo e in largo a 100 all’ora, ruttando fumo nero. Suonate a ogni semaforo e le regole della strada per voi sono una seccatura. E rallentate, cazzo!
Fanculo ai froci fighetti di Vittorio Emanuele, pigliainculo dai bicipiti pompati e i pettorali unti d’olio. Se ne vanno mano nella mano a scopare nei miei parchi e sulle mie panchine e se lo succhiano a vicenda su TeleLombardia.
Fanculo agli emo indie rockers di Darsena e Naviglio Pavese, rintanati nei buchi di negozi di dischi a chiedere CD di gruppetti inutili di ragazzini effeminati con la frangetta e la maglia a striscie rossonere.
Fanculo ai fruttivendoli di Pontaccio e Brera con le loro piramidi di frutta sovraprezzo del 200% imbottita di OGM.
Fanculo ai fiorai del centro e ai loro tulipani e rose avvolte nella plastica a 15€ l’una.
Fanculo alle bracerie che ti fanno pagare una bistecca 35€ e poi ti chiedono “ci vuoi del vino”. No cazzo dammi acqua del rubinetto che già così m’hai svenato figlio di puttana!
Fanculo alle “boutique del pane”, un chilo a 12€. È solo farina e acqua cristo santo!
Fanculo alle modelle o presunte tali simil Paris Hilton, ai frequentatori dei locali à la pàge di Piazza Vetra e Corso Genova e alle lesbo-chic che vanno lì a farsi spillare 20€ per un cuba libre. Non-Fa-Figo.
Fanculo ai Cinesi di Paolo Sarpi, con i loro club e bische clandestine, la puzza di sigarette e di fritto misto, i traffici di merce e umani. Mi fate schifo. Il vostro mangiare merda fa vomitare e il vostro colore malato mi sta sul cazzo, sembrate tutti uguali e non si sa che età avete. Rispettate le nostre merdose regole o fuori dai coglioni, tornatevene da Mao, non cagateci il cazzo con le vostre litanie di “commelcianti, no climinali”! Dieci anni a Milano e ancora “no pallo italiano”? Jin-Lao Ming Sto-Cazzo è sparito da 7 giorni e per una settimana in un ristorante cinese qualunque si mangia pollo alle mandorle…
Fanculo agli Ebrei che vendono sassi preziosi da Corso Orefici a Piazza Castello, pretendono che un diamante dell’apartheid africana sia per sempre. La deportazione di decine di tribù africane lo è davvero, stronzi circoncisi con il Talmud sotto braccio in affari con la DeBeers. Blaterate insulti sulla Terra Promessa, i Palestinesi al vostro confronto sono gente perbene. Dovevate restare in Egitto.
Fanculo ai colletti blu di Piazza Affari: per voi il mondo vi appartiene, vi sentite colleghi fratelli dei mangia-cocaina-a-tradimento di Wall Street. Intanto quando uscite dai vostri buchi di culo di uffici vi scontrate con la realtà e non sapete come comportarvi. Non valete un centesimo dei milioni che muovete e mi volete far credere che i Governi, le Banche, le Assicurazioni e le compagnie petrolifere non sono in combutta con voi per decidere del nostro destino? Andate in galera e restateci!
Fanculo ai calabro-napoletani che vivono a Milano da una vita e vogliono fare i padroni di casa. Voi siete qui per lavorare! Succhiatemi il cazzo se ancora non vi sentite a casa vostra, chi ve l’ha chiesto di venirci? Da voi splende ‘o sole e si mangia ‘o pesce migliore e ‘a muzzarella ‘e bufala è cchiu ‘bbona ‘e tutte? Tornateci!
Fanculo alle precedenti e presenti amministrazioni comunali, agli assessori discepoli, ai leccaculo portaborse, ai poltronisti; state rovinando una delle città più valide dell’Europa del sud con la vostra politica opportunista volta ad accaparrarsi voti di comodo, attaccati come siete alle vostre stupide cadreghe.
Fanculo alle sciure di Montenapoleone, Cavour e Manzoni con i loro cesti di frutta da 20€ all’etto, stritolate nei loro vestiti di seta e raso, le borse di Gucci e gli occhiali da dodicenne, il trucco pesante e la faccia sovranutrita di silicone e botulino. Usate i vostri soldi per comprarvi un loculo degno della vostra merdosa famiglia bicognome, ne avrete bisogno presto.
Fanculo ai negri e ai musulmani che nelle moschee che gli abbiamo costruito coi nostri soldi vanno a predicare la distruzione di massa dei porci cani cristiani non circoncisi. Ormai non ci crede più nessuno, trovatevi qualcos’altro da fare!
Fanculo ai poliziotti e ai vigili urbani corrotti; ti sfilano centinaia di euro se passi col rosso e poi si girano dall’altra parte se un ubriaco albanese o romeno va ad ammazzare e violentare le ragazzine. Vi cagate sotto se un po’ di peruviani ubriachi vi caricano di legnate, poi fate i gradassi con chi le regole le rispetta davvero rovinando le gite al parco della gente normale. Restate nel silenzio delle vostre belle divise blu e non raccontateci cazzate sul rispetto. Siete solo chiacchiere e distintivo (cit.).
Fanculo ad Osama Bin Laden, Al-Zawairi, Al-Qaeda, miliardari petrolieri fondamentalisti del cazzo ovunque. Nel nome delle migliaia di innocenti trucidati anche a casa vostra, fottetevi tutti! Spero che passerete il resto dell’eternità con le vostre chissà-quante-cazzo-sono puttane che vi meritate nelle fiamme di mille aerei che bruciano nel cortile delle vostre lussuose megaville. Voi cammellieri con la testa fasciata da asciugamani, baciate il mio nobile culo italiano!
Fanculo ai preti e ai loro sermoni. Servono a lavare le loro sporche anime di pederasti corrotti, le mani sudaticce nelle mutande di centinaia di ragazzini. E fanculo alla chiesa cattolica che li protegge. Padre Fedele in questo momento sta venendo. Già che ci sono, fanculo anche a te, Gesù Cristo! Te la sei cavata con poco: un giorno sulla croce, un weekend all’inferno e ora tutti gli angeli in alleluja per l’eternità! Prova qualche anno qua da noi con lo stipendio da dipendente e un Governo che ti succhia il sangue, cazzo!
Fanculo a tutti gli ex-amici conoscenti “di striscio” e famigliari (voi sapete chi siete). E di che cazzo vi lamentate? Del 110 e lode che non v’han dato? Dell’aumento troppo basso? Dell’affitto che sale? Che non vi passo mai a trovare? Del poco tempo che sto con voi? Ammazzatevi! Mi giudicate senza conoscermi, pretendete rispetto e intanto ridete alle mie spalle dandomi del coglione: ho preso delle decisioni nella mia vita che voi ora stentate ancora a realizzare. Trovatevi una vi(t)a e percorretela; non rompete i coglioni a chi l’ha già fatto!
Fanculo a te, che continui a farti le canne e a comprare fumo versando soldi al pusher: si reputa tuo amico e te lo batte nel culo ogni volta che ti giri per squagliare e rollare. Ti senti figo e alternativo. Lui ti chiama fratello. Io ti chiamo patetico ebete rincoglionito col sorriso da cretino stampato in faccia: i tuoi soldi fanno comodo ai filo-terroristi, trafficanti di armi brigatisti e mafiosi. Pensi di stare bene ma la tua salute è appesa a un filo.
Fanculo ai miei genitori, con i loro sorrisi beffardi che dicono “no va tutto bene” e poi mi tengono il muso un mese intero. Mi chiamano egoista presuntuoso perché non riesco a fare 1200km in un fine settimana per vederli. Vanno in giro per l’Europa da decenni e sembra che non si siano mai mossi da casa.
Fanculo anche a mio fratello. Mi chiama solo per dirmi che ha suonato una serata di merda in un locale che puzza di piscio sulla Laurentina e poi non mi passa a trovare da sette-cazzo-di-anni. Ecco il qualunquista che sono: fottiti pure tu!
Fanculo a tutta questa città di merda che puzza di marcio, grigia come la neve sporca che gocciola dalle grondaie in angoli sbagliati dell’inverno; vaffanculo dal nord di Corso Sempione, Cimitero Maggiore, Comasina e Bovisa al sud di Famagosta, Rozzano e Missaglia, con la criminalità nascosta eppure così evidente. Fanculo ai Navigli, dove le tipe camminano a un metro da terra come se ce l’avessero solo loro. Lavatemi le palle! Non meritate nemmeno una sega. Fanculo all’est di Corso XXII Marzo, con le vetrine colorate dei negozietti per bambini da 100€ a scarpina e all’ovest di Lorenteggio e Baggio, le nuove frontiere dell’edilizia aziendalista sfrenata e corrotta. E costruite un paio di scuole perdio! Levateci dai coglioni i superstore, come se questo fosse il Paese del Bengodi, e dateci un posto in questa società voltafaccia e consumista!
Fanculo al Centro Città, alla piastrellata Brera, alla ciottolosa Garibaldi, alla lastricata Vittorio Emanuele e alla lustrata Piazza Duomo. Che un terremoto la distrugga e la faccia sprofondare nella falda acquifera, un cazzo di Naviglio-moto la sommerga così che i topi ci possano sguazzare in santa pace, un enorme falò di fine anno la faccia bruciare fino alla cenere, questa cazzo di città infestata, sudicia, maleodorante e maleducata tana di zoccole di fogna.

venerdì 6 luglio 2007

E L'INCAZZATURA CONTINUA...

Questo blog tratta esclusivamente di musica, qualche volta di libri o film interessanti, ma stavolta ci devo scrivere un appunto personale su come stanno andando le cose qui in Italia.

Ora io non voglio scendere in polemiche inutili e rabbiose. Dico solo che se nascevo africano, cingalese, indiano, pakistano, a striscie colorate o giallo, avevo più diritti qui in Italia.

Perché? Perché se hai un figlio (uno solo) e in famiglia lavorano entrambe le persone, non hai alcun diritto di sperare che tuo figlio possa essere ammesso in un asilo nido. Ti devi cercare un asilo privato (se e quando c'è posto, circa la metà di quelli nei pubblici), alla modica cifra di circa 600€ al mese. L'alternativa è la baby sitter, al costo di 12€ l'ora che moltiplicato per circa 8hh al giorno sono 96 al giorno, cioè quasi quello che guadagno io rimettendoci anche delle ore di sonno.

Invece, una coppia cingalese, pakistana, africana, gialla o di qualunque parte sia, ha più diritto di me perché magari ne lavora uno solo (ricordo che molti capifamiglia musulmani non permettono alle loro donne di lavorare) a 1000 euro al mese perché in nero (tasse non ne paga) e ha anche 4 figli.

Non dico che non è giusto. Dico che bisogna aiutarli, io non ce l'ho con loro, sono più sfortunati di me e questo glielo dobbiamo (cioè l'aiuto). Quello che mi sfugge è perché io debba sentirmi penalizzato nonostante sia un onesto cittadino italiano, lavoratore dal 1991 in regola, pago tutte le tasse, le multe e ho rispetto per le diversità (provate ad andare in un paese islamico e vediamo se non ho ragione a dire che là di diritti, voi cani cristiani non circoncisi, NON NE AVETE!).

Le istituzioni italiane non mi hanno mai fatto schifo come in questo momento della mia vita. Mi fate vomitare. Mi rivolgerò a dei privati, ovvio, farò ancora più fatica ad arrivare a fine mese, come migliaia di altre persone come me (italiani anche loro), ma non per questo starò zitto. Scriverò, romperò le palle a chi di dovere, ma un posto in questa cazzo di società penso mi spetti, se non di diritto almeno di merito.

Vaffanculo.

Satan Laughs As You Eternally Rot

giovedì 5 luglio 2007

LA VERITA' (BRUTALE) TI FA MALE LO SO

Dato che siamo qui per fare macello e ci spostiamo anche per l'Italia, direi che è cosa buona e giusta capire un momento chi suona al FROZEN ROCK OPEN AIR 2007, perché è così che si chiama la serata (boh...) in quel di Marcon (VE) il 14 Luglio.

MESHUGGAH / LACUNA COIL / MY DYING BRIDE / BRUTAL TRUTH / ENTOMBED / SCHIZO





Ci rendiamo conto di cosa può diventare la serata. Io so solo che mi divertirò un casino, apprezzando 4/6 gruppi (e qui si apre il concorso "INDOVINA CHI?").

Intanto vi rimando al sito della Gayna, dove potete assistere al lancio sul mercato di un nuovo prodotto, il DDT Anti Indie

COLORE NERO

Milano. Transylvania Live. Lunedì 9 Luglio. LIVING COLOUR.









Visti al Live di Trezzo d'Adda anni fa per il tour di Collideøscope, aprirono con "Back In Black" (ovvio no?) degli AC/DC.

Anche questa non me la vorrei perdere...

lunedì 2 luglio 2007

...WHEN THE OZZY IS THE OZZY

Il Gods Of Metal è tappa obbligata per ogni buon metallaro che si rispetti. Diversi i motivi: c'è quel certo livello di gayna controllata che si riesce a tirare su, c'è il contributo alla causa del metal: bisogna versare sudore, sangue, soldi e lacrime. Io lo sto facendo da quasi 20 anni, voisapetechi dove cazzo siete ora? Ci si diverte sempre un botto e poi suonano i tuoi idoli di sempre: il fan metal degli anni '80 schizza fuori dalle ossa anche e soprattutto quando un'ombra che dovrebbe essere Dave Mustaine ti firma il biglietto e ti saluta con uno scialbo "Hey yeah..." (Yeah pure a te Dave ma... METALLICAA!!!). Anche quando quel tamarro di Zakk Wylde (ma bravissimo però eh...) alza al cielo al Gibson Flying V con borchie stellate cromate facendo mostra dei suoi enormi bicipiti e le fighette in prima fila si sbrodolano addosso. Anche quando Ozzy non ne azzecca una.

Per la gente appezzi, ce n'era a schifo.








Vorrei scrivere un culo di roba, di quanto mi sono piaciuti i Megadeth (il medley all'interno della fantastica Holy Wars con anche The Mechanix!), di quanto mi abbiano preso i Black Label Society nonostante i suoni fossero proprio pessimi (il basso troppo alto, la chitarra di Zakk troppo bassa) ma non ho tempo e in ogni caso lascio la palla a chi ha voglia di scrivere solo degli aspetti musicali.
Giusto due cose su Ozzy dicendo che: se non ci fosse un chitarrista come Zakk Wylde alle sue spalle sarebbe finito da un pezzo (live, perché di bravi chitarristi da studio ce ne sono a carriolate); è un personaggio senza il quale il metal non potrebbe esistere così come lo concepiamo oggi; non ne azzecca una ma mi prende ogni volta; è agli sgoccioli; la serata che si chiude con lui è la buonanotte che ogni metallaro, vecchio e pischello, vorrebbe avere. Ci saluta con Paranoid e io quasi piango.

Flashbacks on: la tipina francesina schizzinosina e fighettina che al banco della birra mi fa "hey, c'est moi avant" (eh e vai avant và... ). Holy Wars. Il pischello di 16 anni ("ma a 17 non ci arriva", cit.) che al banco della birra chiede panino pettinato e poi si lamenta per il fazzoletto leggermente umido e (forse) usato; cazzo sei al pub? ma i metallari di una volta non erano brutti sporchi e cattivi, puzzavano e se qualcosa era già sporco tanto meglio? Ma il metallaro vero non rovina tutto? Il tipo del bar che al ragazzino dice "Ha ragione questo signore qui" (signore?!). Peace Sells. Quello appezzi della foto in alto: grazie di esistere. Dave Mustaine e l'autografo con foto: sei unico ma devi ricominciare a farti bello mio. Symphony Of Destruction. Berz che fa le sbatte. La birra. La birra finita troppo presto in VIP Area (ma come state?). Il gioco della XBox o PS3 insomma quello che era. War Pigs! Frate Cesare che [scegliete una parola] con una tipa dietro al palco. No More Tears. Le brevi ma buone fumate. Suicide Solution. Gli accendini durante le "ballads" di Ozzy (le dita non ve le bruciate mai no?). Dawn Patrol. La Festa Di Sangue inaugurata dalle zanzare all'inizio di Ozzy. Ozzy che non cambia mai ("Let me see ya fuckin' hands!"; "I can't fuckin' hear you!"; "I fucking love you all!" insomma s'è capito). La puzza di piedi anche all'aperto. Bark At The Moon. La Anonima Alcolisti. La maglia dello Zedda Piras (sei un genio!). 30 Years Of Gayna, 10950 Days Since The Last Time I Gave Shit (YEAH MAN!!!). Crazy Train. La maglia dei Keelhaul de L.Z.M. (ad ogni concerto la stessa maglia, un'altra non cell'hai?). Salvo fratello del Berz che m'ha fatto un piacere cane rivedere. La sua ragazza e il suo lavoro; mi ha colpito molto! Tornado Of Souls. Il tipo che sembra Noel Gallagher degli Oasis. Salmo e il suo amìs sempre medal. Il ritorno a casa in moto (walkman e Megadeth appalla!). L'ombra di un cuscino verso l'una di notte, la testa pesantissima che si appoggia dolcemente e che si alza bruscamente per i lamenti di mia figlia attorno alle 4... ummm... Metal?