lunedì 29 ottobre 2007

SCENDERE O NON SCENDERE L'MP3

Oggi ho letto questo articolo, di cui non metto il link perché merita di essere copied&pasted in toto.

Contravvenzioni salatissime, da 12 a 125 milioni di euro
Blitz antipirateria, maxi-multa nel Milanese

Quattro denunciati tra i 30 e i 45 anni: nei loro pc trovate oltre 121 mila opere protette da copyright, tra musica, film e videogames

Oltre 120 mila «file» di musica, cinema, programmi e videogiochi, illegalmente condivisi in Rete. Una massa spaventosa di opere: oltre un Tera-Byte. A finire nelle maglie della legge sul copyright sono quattro «grandi uploader», ovvero internauti-scaricatori. È scattata la denuncia da parte della Guardia di Finanza di Melegnano, nel Milanese. Sequestrati 6 computer, 7 hard disk esterni, 2 schede di memoria e 2.377 tra cd-rom e dvd. «Nei loro computer sono state trovate 121.566 opere, per lo più file musicali, tra cui le discografie complete di Vasco Rossi, Madonna, U2, Zucchero, Elisa e altri, numerosi film di recente produzione, applicazioni per Pc e videogames» spiegano le Fiamme gialle. I quattro, tutti italiani tra i 30 e i 45 anni, oltre alla denuncia penale alla Procura di Lodi, rischiano di dover pagare multe da 12 a 125 milioni di euro.
DANNO PER 70 MILIONI - L'operazione di contrasto dello scambio illegale di file di opere musicali, video e informatiche - effettuato mediante condivisione in Rete, il cosiddetto peer to peer - «è da inquadrarsi in un contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright, che costituisce una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'erario per milioni di euro all'anno» si legge nella nota della Gdf. «Le istituzioni e le forze di polizia hanno ormai preso atto che la pirateria digitale non è un problema di quattro ragazzetti che scaricano a sbafo ma una seria minaccia per l'industria della creatività» aggiunge Enzo Mazza, presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana). Solo nel 2006 in Italia, secondo dati Fimi, la musica illegalmente diffusa via internet ha causato danni all'industria per 70 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i diritti degli autori e l'evasione fiscale connessa al traffico illecito.

Non riesco ad apprezzare chi scarica un disco e poi, se gli piace, non lo compra perché tanto lo ha già scaricato. Non riesco a trovarci nulla di figo in tutto questo. Più che altro è un discorso che faccio che va a toccare una specie di incentivo che va dato ai musicisti. Gli sforzi vanno premiati, quando hanno risultati di un certo valore. E poi, niente in questo campo è più bello e divertente che scartabellare le copertine dei dischi negli scaffali dei negozi per poi portarsi a casa 2 o 3 LP in vinile o CD pensando di aver fatto l'acquisto del mese. Acquisto agognato, sudato, ottenuto.
Qualcosa però mi prude, nel cranio, ogni volta che rileggo l'articolo. Innanzitutto: chi hanno intervistato, a chi chiesto un'opinione? A Enzo Mazza, presidente della FIMI, Federazione Industria Musicale Italiana. Già che c'erano potevano chiedere anche al presidente della SIAE. Cioè questi pigliano i soldi dagli acquisti dei dischi, che vuoi che ti dicano, Scaricate a nastro e scendetevi tutti gli mp3 che la rete vi può dare? E Babbo Natale esiste...
Ma c'è un'altra cosa che mi sfrugola le meningi della capoccia. Non una cosa anzi, ma 5 parole: EVASIONE FISCALE CONNESSA TRAFFICO ILLECITO. Ed eccolo qui il punto. Cioè se io compro dischi ci pago le tasse: SIAE (tassa), FIMI (tassa), IVA (eccazzo un'altra tassa!), più tutte quelle nascoste che paghi alle case discografiche, di distribuzione etc etc (ma per questo va bene così, chi fa un lavoro deve, giustamente, essere pagato), il bubbone esplode quando le tasse non le paghi. Un po' come i carburanti alternativi (olio di colza o di semi per i motori diesel 4T o olio di ricino come miscelatore per i motori 2T): la Finanza ti fa il culo non perché inquini di più (anzi se usi quei carburatni inquini di meno se non quasi per niente!), ma perché non paghi i GIUSTI tributi allo Stato! Eccheccazzo dove credevi di essere nel paese dei bambocci?
Ma andiamo con ordine e torniamo a bomba sui dischi, ma indietro un po' d'anni. Quando non c'era 'sta cazzo di Internet per esempio. Esistevano le cassette, che potevano essere registrate (sto parlando degli anni '80 e primi '90 quando i cdr non esistevano ancora). Chi di voi spendeva pomeriggi ad acquistare cassette originali, piuttosto che farsele registrare dal cugino più grande o dall'amico più sgamato in fatto di musica? Andiamo siate onesti perché non ci crede nessuno. Era anche l'epoca dei bootleg: si andava ad un concerto, lo si registrava con una cassettaccia in un mangiacassette che di solito se le mangiava in senso non figurato e poi le mettevi sul mercato (clandestino) e senza ricavarci soldi, al massimo un paio di birre o di fumate. I gruppi migliori della MWOBHM (New Wave Of British Heavy Metal) vennero fuori così (Tygers Of Pan Tang, Iron Maiden, Angel Witch... ). Anche i Metallica vennero fuori così, da un nastro "pirata" registrato live (i pezzi erano Hit The Lights e Whiplash) capitato per caso nelle mani di Marsha e Jon Zazula della Megaforce Records. Poco prima ci pensò Brian Slagel a inserire la singola Hit The Lights nella raccolta Metal Massacre ed era un vero e proprio lavoro fatto in casa! All'epoca era così e funzionava alla grande, la gente era felice, il movimento interessante e fruttuoso, le band efficenti e il metodo per venire fuori dal buio dell'anonimato efficace.
Ora invece ci siamo infighettati, impreziositi; se uno scarica musica, facciamo i "paparini" e spariamo prediche sullla "minaccia alla creatività", "furto di idee", "uccisione dell'industria discografica". Se volete far venire i sensi di colpa al popolo che scarica musica, non ci riuscite in questo modo. Non ha colpe, d'altronde, chi sfrutta un mezzo che gli è stato messo a disposizione sin dall'era pre-Napster. E fatemi il piacere! Questa è tutta pubblicità per la musica e, se per i musicisti il passaparola ha funzionato alla grande fino a pochi anni fa, non vedo come non possa andare bene ora.
Poi sono d'accordo sul fatto che chi scarica materiale audio-video e ci voglia anche guadagnare sopra vada punito, ma questa è appunto frode (del fisco, delle idee, del materiale, di quel cazzo che vuoi).
Vorrei poi anche sapere qual è un disco che vale una multa da 12mln di euro...

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