venerdì 8 giugno 2007

SBLINDO OUT OF ORDER

La prima volta fu al leggendario Bloom di Mezzago (MI), nel 2004 con i Knut, band post-hardcore svizzera molto interessante.

La seconda a Torino, allo sPAZIO211, con Jesu di JK Broderick, tour estivo del 2005.
Tutt'e due le date m'avevano sconvolto e schiacciato sul pavimento.
Martedì 5/6/7 al Transilvania Live, hanno passato lo sblindo.

I suoni sono sempre molto belli, curati nel minimo dettaglio, secchi che lasciano sentire tutto; Aaron Turner è il solito chitarrista ritmico con lo spiccato senso per la melodia, parlano poco -un cazzo- col pubblico senza perdere tempo: ci inondano di musiche magnifiche, frequenze bassissime, parti acustiche spezzate da sfuriate in deriva hardcore; dilanianti e affascinanti.






La cosa bella è che 7/8 minuti di canzone volano via in un batter d'occhi, proprio come su disco. Puoi anche evitare di guardarli mentre suonano, l'importante è l'udito e la sensazione della musica che ti entra dentro passando dappertutto. Ci si sente storti, la mente trasla, non importa quello che succede intorno, tutto si modifica e si distorce.







Noto gli effetti che hanno sul pavimento del palco; li vedo da lontano ma mi fanno pensare a quanto sia importante per una band del genere oggi non solo l'impatto musicale ma anche e soprattutto la qualità di ciò che si sta suonando, non solo intesa come contenuti. Pc portatili connessi ai sintetizzatori, pedaliere chilometriche maneggiate come se fossero giocattoli per bambini...






In ordine sparso, "Wrists Of Kings", "Dulcinea" e "Holy Tears" da In The Absence Of Truth, "In Fiction", "Altered Course" e "Grinning Mouths" da Panopticon, "The Beginning And The End" da Oceanic, addirittura un pezzo magnifico (il più bello) di Celestial di cui ora mi sfugge il titolo non mi rompete le palle, si chiude presto, poco dopo le 23, nulla a confronto delle 2 di mattina del Bloom di 3 anni fa ma non ce ne frega un cazzo, gli Isis vanno sempre bene.





Si ricordano ma non è detto che si ringrazino anche: SiegHeil & miss (è carina, pure simpatica! Bravo!), Il Sindaco Del Metal, L.Z.M., la tipa del concerto dei Tool+Mastodon di cui mi sfugge sempre il nome (è un mio difetto di fabbrica), il tipo pettinato che m'ha consigliato i vinili di By A Thread e Elliott, il tipo americano che m'ha venduto Isis+Aerogramme e Windmills By The Ocean e poi m'ha detto "non ho una busta per i vinili, se sei in moto mettili sotto al braccio" (ammazzati), il Transilvania Live Club che nonostante l'esperienza decennale di concerti live ancora non si vergogna della birra alla spina che fa cacare (cambiate marca), la puzza di ascelle che fa tanto metal, l'aria condizionata inesistente, la "gradinata" con impalcatura in metallo dietro il mixer che per poco crollava, la birra, l'erba che mi son fumato a casa con calma prima della serata, gli Isis, la tipa biondina che ci ha provato sulle gradinate (non ce la puoi fare), all of the above, none of the above, il tipo che ha scattato le foto e poi s'è fatto le sbatte per dargli un tono, il tono della serata.

2 commenti:

romilar ha detto...

ehi! c'ero anche io agli isis! stesse sensazioni tue e in più una grandissima voglia di sentirli ancora per due ore, I want more!!
ti linko al mio blog

alla prossima!

ettor1 ha detto...

davvero fighi gli isis!