mercoledì 6 giugno 2007

DON QUIJOTE DE LA MINCHIA










"...the sea was angry that day my friends..."



Ieri sera sono stato agli Isis, ma prima di Venerdì non ne parlo. Non c'ho voglia, devo assorbirlo, devo riprendermi, so' cazzi di chi non c'era perché ha da aspettare, non c'ho ancora le foto sul piccì.

Ma ieri sera, al concerto degli Isis (ho detto che non ne parlo adesso?) ho comprato dei vinilazzi davvero davvero sleccosi.

Ne ho ascoltato solo uno tra ieri notte mentre cercavo di far addormentare la Mini-Me e stamattina mentre cercavo di espellere la birra di ieri sera (che mi sono bevuto al locale e anche mentre cercavo di fare addormentare la Mini-Me). L'ho ascoltato un po' distrattamente ma un'idea seppur vaga, raccapezzooliata, me la sono fatta.










Questa è la copertina e questo il loro sito su MySpace


Consiste in un side-project sbudella-neuroni di membri di Isis, Red Sparowes, 27, Anodyne. Si tratta essenzialmente di post-rock, non molto elaborato, nel quale qualche tipo, dopo essersi rollato qualche fischione di troppo, ci ha buttato dentro del doom, un drone che squarcia il cervello e ritmiche colossali, tipo Pelican, però meno aperte. Questo disco ha un suono così spesso che in una stanza insieme non ci si sta: uno dei due deve uscire, e non è lui. Indovina anche un po'. Quello che esce, se ne va anche imbrattato sul davanti dei pantaloni perché il disco è una bella gnocca che scivola via ben bagnata.

Roba da far preferire ai vicini di chiudersi in un convento di frati sordi e froci.

Dimenticavo... questo disco da bruciati è prodotto e mixato da Matt Bayles (Mastodon, These Arms Are Snakes, Isis, Botch, Pearl Jam, The Blood Brothers... bastano?)

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