mercoledì 7 giugno 2006

END PROHIBITION NOW! #3

Eccoci alla terza puntata della fine del proibizionismo "War On Drugs".

Ci continuiamo a chiedere il motivo per cui così tanta gente va in overdose di droga, oggi? I tossici consumano più e più droghe ogni giorno, finché i loro corpi non sopportano più le quantità di tale veleno e muoiono. Oppure vanno in overdose perché prendono ciò che nel giro è conosciuto come l’ “hot shot”. Se, per una qualche ragione, chi prepara la droga si distrae mentre mescola la polvere –quasi pura– con un agente da taglio, esagerando con quest’ultimo, si ritrova con una sostanza grumosa, spessa e difficilmente diluibile. A quel punto, alcuni clienti si arrabbieranno molto quando andranno a scoprire che hanno preso più lattosio che eroina. Penseranno che lo spacciatore abbia voluto derubarli, o prenderli in giro. Ma un altro gruppo di clienti, molto più sfortunati, si beccheranno una partita di eroina il cui mix è praticamente quasi esente dell’agente di taglio (l’hot shot). Pertanto, quando andranno a cuocere il mix per iniettarselo pensando che sia puro al 10% (quando veramente si tratta dell’80 o 90%), non si arrabbieranno molto, saranno morti –non ci sarà una seconda opportunità per loro. Ecco perché sentiamo di tantissimi casi dove 5, 10 addirittura 20 persone nella stessa area suburbana vanno in overdose nello stesso giorno. E’ dovuto a partite di droga tagliate male. Quelli che vanno in overdose sono sicuramente i figli di qualcuno –potrebbero essere i miei, o i vostri.

Tipicamente, più il problema è grave, più soldi e polizia ci mettiamo per poterlo risolvere. La polizia di stato, insieme con la locale, non erano gli unici a beneficiare dei grossi introiti che gli venivano offerti per combattere la guerra alle droghe. La DEA aveva circa 3.000 dipendenti, quando fu creata nel 1973 per rimpiazzare il vecchio Dipartimento Droghe Pesanti e Narcotici. Dal 2001 la DEA ha triplicato il suo staff, ma il budget, i soldi che gli diamo per combattere questa guerra fallimentare, è cresciuto di 20 volte –da 75 milioni di dollari del 1973 agli oltre 1,5 miliardi di dollari nel 2001.

A partire dal 1980 abbiamo avuto un nuovo uomo alla guida della Casa Bianca. Il Presidente Ronald Reagan ci disse che stavamo facendo un buon lavoro, arrestando la gente, ma che stavamo anche lavorando nel modo sbagliato. “Vedetela come un’equazione economica,” disse. “State lavorando sulla fornitura arrestando i venditori, mentre dovreste approcciare il lavoro dal fronte della richiesta: arrestate chi utilizza droghe! Se ne arrestate tanti ne spaventerete abbastanza da farli fuggire, e senza utilizzatori non ci saranno venditori.”

Più o meno nello stesso tempo, i politici dissero alla polizia, “Fate semplicemente meglio il vostro lavoro. Arrestate più gente e vi daremo il 100%. Faremo passare la più severa legge mai concepita (il minimo obbligatorio del “tre colpi e sei fuori” –la legge sul terzo crimine commesso che, in pratica, ti condanna all’ergastolo una volta che compi il cosiddetto “terzo colpo”, che sia una rapina a mano armata o un banale furto d’auto). “Rinchiudeteli e gettate via la chiave e il nostro problema sarà risolto”. Bene, rinchiuderli, lo abbiamo fatto –ma il nostro problema non si è risolto, altrimenti non saremo qui a parlarne. Dal 2000 abbiamo triplicato gli arresti che avvenivano nel 1980: stiamo arrestando ora una media di 1 milione e 600 mila persone per crimini di droga non violenti ogni anno –con una piena metà di questi arresti per marijuana, e l’80% è per possesso. Sto sparando un sacco di numeri qui e i numeri al di fuori di un contesto non hanno senso. Ma quante sono 1,6 milioni di persone? Questa è la popolazione dello stato del New Mexico! E allora immaginate che quest’anno noi arrestiamo ogni uomo, donna, bambino e neonato dello stato del New Mexico. E il prossimo anno dobbiamo trovare un altro stato, perché continueremo ad arrestare una media di un milione e mezzo di persone all’anno.
Arresti per crimini di droga non violenti

YEAR Total Drug Arrests Marijuana Traffic/Sale Marijuana Possession
2000 1,579,566 84,271 620,541
1999 1,532,200 84,271 620,541
1998 1,559,100 84,191 598,694
1995 1,476,100 85,614 503,350
1990 1,089,500 66,460 260,390
1980 580,900 63,318 338,664

Sorgente: US Drug Enforcement Administration – Tabella anno 2001

Più di un migliaio di persone furono arrestate come risultato del mio lavoro sotto copertura. Non posso dire quanta di questa gente avrebbe potuto avere una vita normale e produttiva, sono certo che il numero è impressionante. Abbiamo un detto alla LEAP, “Puoi uscire da una dipendenza, ma non uscirai mai da una sentenza”. Una condanna segnerà tutti i giorni della tua vita, perché la tua vita è su un computer. Ogni volta che vai a cercare un lavoro essa ti segue, sta sulla tua testa come una nube minacciosa.
Sapete, potrei conviverci benissimo se contribuisse ad abbassare il livello di morte, malattia, crimine e dipendenza; ma non è così. E le politiche sono così devastanti. Pensate a tutte le persone che conoscete che abbiano mai usato una droga illecita –quindi mettete le droghe dietro queste persone: vedrete una vita comunque produttiva e perfettamente felice. Se non ne conoscete –e ne dubito– posso nominarne io un po’ per voi. Ricordate quel tipo che fu nelle notizie per molto tempo pochi anni fa –quello che fumava erba ma non aspirava? Esatto, il Presidente William J. Clinton! Ma non voglio prendermela con i Democratici. Abbiamo un uomo alla Casa Bianca, oggi, che ha usato droghe: George W. Bush. E i suoi Vice Presidenti, Al Gore e Dan Quail, insieme con il conferenziere della Casa, Newt Gingrich, hanno usato droghe. La lista è molto lunga, troppo, per poterli elencare tutti; ma questi ragazzi hanno almeno due cose in comune: tutti usavano droghe illegali da giovani, e le hanno messe via continuando a diventare dei potenti politici; una volta là, al potere, sono stati tutti colti da una potente forma di amnesia. Si sono dimenticati da dove vengono. Si sono convinti del fatto che la polizia debba arrestare tutti i giovani che fanno le stesse cose che loro combinavano da ragazzi –per garantirgli il potere, preservarli– e fare in modo che questi arresti non vadano mai ad intaccare il livello di successo dell’attuale classe politica.

E cosa abbiamo portato a termine con tutto il nostro duro lavoro e investimenti monetari? Il 5 Febbraio 1994 ho ritagliato una fotografia dal quotidiano New York Times. Catturò la mia vista per una ragione e diverse altre: non c’era alcun articolo ad accompagnarla, solo una foto sepolta a pagina 23 del quotidiano. L’evento si svolse nel quartiere Corona, nel Queens a New York, proprio sotto la strada dove 17 anni prima io sequestrai il più grosso carico di eroina marrone –meno di 8kg… Come potete vedere hanno fatto meglio di me. La didascalia dice, “la polizia e le autorità federali hanno sequestrato 4,800 libbre di cocaina (circa 2,2 tonnellate) per un valore stimato in 350milioni di dollari…”

Nancy Siesel/The New York Times
Cocaine Seized in Industrial Machine Imported from Venezuela The police and Federal authorities recovered 4,800 pounds of cocaine, with an estimated street value of up to $350 million, and arrested four men unpacking the drugs at a warehouse in the Corona section of Queens. Police officers and agents from the United States Customs Service and the Drug Enforcement Administration strained to load the drugs into a truck.




Quasi due tonnellate e mezza di cocaina e, secondo le politiche del New York Times per queste cose all’epoca, neanche un articolo –solo il trafiletto a pag.23 per una settimana. “Come può essere?” vi starete chiedendo. Come può essere che siamo degenerati al punto da interessarci poco o nulla di un sequestro di due tonnellate e passa di cocaina? Vi dirò come. Il perché viene dal fatto che nel 1994 la polizia stava facendo un gran lavoro, per noi della Narcotici, sequestrando regolarmente tonnellate di ciò che non era solo cocaina, ma eroina. Ne stavamo sequestrando talmente tanta, e così spesso, che sembrava che il New York Times non fosse in grado di starci dietro con gli articoli. Quindi, sommariamente, infilavano i trafiletti come sequestri pluri-tonnellate. Come fecero nelle righe del 15 Luglio 1994, di Joseph B. Treaster, “Arrestati tre trafficanti di cocaina, trovata in un Cargo di Newark”, a pagina B3 del New York Times. Mr. Treaster scrisse del sequestro di “tre tonnellate di cocaina a Houston… tre (in più) a San Francisco… Altre cinque a El Paso” –tutte in un periodo di tre mesi. Ed ecco che siete entrati nel disegno –questo è molto molto lontano dai quasi 8kg. Siamo stati inondati di droghe di alto livello.

E come ha aiutato i nostri figli, questa guerra? Ha ridotto la disponibilità e l’uso delle droghe nelle scuole? Quando presento pubblicamente i miei argomenti, chiedo sempre quanta gente conosce chi sia John Walters. Quasi sempre, nessuno lo sa. Dico loro che John Walters è lo “Zar” della droga negli USA –il “Top Cop”– l’unico in carica a coordinare la guerra alle droghe negli Stati Uniti. Ma dico loro anche, che non c’è ragione che debbano sapere chi sia, da quando ogni anno o giù di lì gettiamo gia il vecchio zar e ne facciamo uno nuovo. Questo perchè il precedente non è stato in alcun modo in grado di diminuire il problema droga di questo paese. Comunque, suggerisco al mio pubblico, di non accanirsi troppo su questi zar; gli abbiamo dato un compito impossibile –non possiamo fermare la nostra via d’uscita al problema droga. Così, l’unica cosa che cambia davvero tra il vecchio e il nuovo zar, è che quello nuovo tende a mentire un sacco meglio del precedente. E John Walters ne è la prova. Vorrebbe farvi credere che stiamo vincendo questa guerra. Ha indicato al “Monitoring the Future 2002”7, il più grande studio del governo su usi, attitudini e valori delle scuole superiori americane, studenti universitari, giovani adulti e detto “…questo sondaggio conferma che i nostri sforzi per la prevenzione alle droghe stanno funzionando…”8. Cosa diceva realmente il rapporto? Lo studio asseriva che dopo un periodo di dieci anni, tra il 1991 e il 2002, l’uso di marijuana tra gli studenti in tutte le scuole degli Stati Uniti, di tutti i livelli, è aumentato. E di quanto è aumentato? 30% per l’ultimo anno delle superiori; 65% per gli studenti del secondo anno (il sophomore year); e per l’ultimo anno di scuole medie, un incremento del 88%!9 Come può John Walters dire che questo studio dimostra una vittoria? Potrebbero mai mentirci i “guerrieri delle droghe”?

NOTE:
6 3 Arresti in traffico di cocaina trovata in un cargo a Newark
3 Arrested in Smuggling Cocaine Found in Newark Cargo
di JOSEPH B. TREASTER, New York Times, 15 Luglio, 1994, B3
Martedì sera, Francisco Delgado parcheggiò l’auto, una Lincoln Town, tra la 29a Strada e la Broadway, a Manhattan, e iniziò a camminare.
Ma prima di passare l’isolato gli agenti del servizio di sicurezza lo bloccano.
Gli agenti stavano seguendo il signor Delgado, 48, da un magazzino della sezione Bedford Stuyvesant di Brooklyn, dove hanno affermato di aver visto lui e un altro uomo, Alberto Heraldo, 30, caricare più di 200 libbre di cocaina nel cofano della Lincoln in tre scatole di cartone.
La cocaina, dicono gli ufficiali federali, era la prima ad essere spostata in strada da una spedizione di un carico di oltre tre tonnellate. Il Servizio Cittadino ha detto, ieri, che è stato scoperto in un cargo al Porto di Newark i primi di Maggio. Gli agenti affermano che hanno sorvegliato la cocaina giorno e notte fino all’arresto dei signori Delgado, Heraldo e un altro uomo.
E’ stato il più grande sequestro di cocaina del New Jersey dicono gli ufficiali e il quarto grosso carico sequestrato dai federali negli ultimi due mesi. Gli agenti federali hanno recuperato cinque tonnellate di cocaina a Houston a Maggio, tre tonnellate a San Francisco a Giugno e cinque tonnellate a El Paso la scorsa settimana.
Gli agenti federali del New Jersey affermano che si tratta chiaramente di un eccezionale ammontare di cocaina e che l’importazione, secondo la DEA, è comunque calata del 25% tra il 1992 e il 1993, quando il totale sequestrato fu di 128,374 libbre (62 tonnellate circa).
Ma Thomas A. Constantine, capo della DEA a Washington, ha affermato di non credere che l’ultimo sequestro dimostri un cambio di modus operandi nel traffico da parte dei Colombiani.
“Che noi sappiamo, non c’è nulla che ci indichi una decisione improvvisa nello spostare un carico maggiore di cocaina in un periodo di tempo breve” ha detto.
“Piuttosto”, afferma, “il ritrovamento di un carico così ingente di cocaina in un breve periodo di tempo è più una coincidenza o”, come suggerisce, “una convergenza di informazioni e investigazioni”.
Dati ufficiali ricordano che il più grosso carico di cocaina sequestrata in New Jersey è di 6116 libbre (tre tonnellate circa) trovato quasi 3 anni fa nascosto in recipienti di alluminio stipati nel carico di una nave. La cocaina dell’ultimo caso, 6600 libbre, era stata nascosta, invece, in una spedizione di materiale per tetti e soffitti.

7 Monitorare Il Futuro è uno studio in progressione su qualità, attitudini e valori degli studenti americani delle superiori, studenti universitari e giovani adulti. Ogni anno, un totale di circa 50,000 studenti della Terza Media, del Sophomore Year (seconda superiore) e del Senior Year (anno maturità) viene preso in esame (i maturandi dal 1975, gli altri dal 1991). In aggiunta a ciò, questionari annuali seguenti al sondaggio vengono spediti ad un numero limitato di studenti per ogni classe per un numero di anni dopo la partecipazione iniziale. Il sondaggio annuale dell’anno 2002 è stato seguito dall’Istituto Nazionale di Abuso di Droga e ha tracciato l’uso e il consumo di droghe tra 44,000 studenti di 394 scuole.
http://www.monitoringthefuture.org/data/02data.html
Source: Monitoring the Future, a survey of eighth-, 10th- and 12th-graders done for the United States Department of Health and Human Services.

8 Source: “Drug use on decline for U.S. teens,” Associated Press, Washington, December 16, 2002. http://www.jointogether.org/sa/news/summaries/reader/0%2C1854%2C555848%2C00.html

9 Source: National Survey Results on Drug Use from the Monitoring the Future Study, 1975-1994, 1996, 1997, 2000, and 2001. http://monitoringthefuture.org/pubs.html#monographs

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