martedì 6 giugno 2006

DOGDAY SOUNDTRACK (again and more)

AMORPHIS - Eclipse
Disco che inganna. Dopo due settimane di tentativi d'ascolto dall'inizio alla fine, ho deciso di abbandonare l'idea di portarlo con me nel mio iPod. Troppo palloso a partire dalla quarta canzone. Le migliori sono assolutamente "Brother Moon" e "Under A Soil And Black Stone". Le altre non mi dispiacciono ma i tempi di Tuonela e Am Universum sono lontani.

EPHEL DUATH - Pain Necessary To Know
Metal, strappi HC, spunti dal Jazz e chitarre un po' noise. Batterista-semidio. Il disco è molto difficile da apprezzare , l'ho trovato un po' ostico nei primi ascolti. Ora invece, il mio iPod lo riproduce almeno una volta al giorno. Come avere tante idee in testa e saperle far fruttare, senza necessariamente avere una tecnica musicale strepitosa derivata da anni di studio. Una delle migliori band di "trovatori musicali" moderni. Italiani.

FELA ANIKOULAPO KUTI & THE AFRICA70
"The underground spiritual game"; così veniva ricordato ogni evento musicale di Fela: le esibizioni sul palco di questo musicista nero con gli oltre 30 partecipanti sul palco erano fenomenali. Nigeriano, morto una decina d'anni fa, fu personaggio scomodo che sin dalla metà degli anni '70, iniziò la sua campagna divulgatrice contro il regime dittatoriale del suo Paese, fomentando rivolte e proteste verso chi il potere se l'era preso con la forza. Voleva il potere al popolo, ma il popolo avrebbe voluto lui al potere. Il potere invece, lo voleva morto. E difatti morì, ma di AIDS. Incursioni musicali nel jazz, nel gospel e nel reggae, con coriste africane (che cantano in africano) e Kuti che canta in inglese con forte accento francese. Famoso per i suoi festini a base di droga e sesso, è stato musicalmente influente in un sacco di generi, tra cui anche il rock. Ha scritto 77 dischi e altre 130eppassa canzoni in collaborazione con artisti di calibro internazionale.

BRUTAL TRUTH - Need To Control
Da quando ho saputo che i Brutal Truth stanno tornando insieme per un tour celebrativo in onore degli EYEHATEGOD, ascolto di continuo divero loro dischi, ma questo soprattutto è il mio preferito. Da qui parte la rivoluzione del grind core moderno, quello della seconda metà dei '90 anticipati di un anno. Era il 1994 quando Dan Lilker mescolò ingredienti derivanti dal punk dei Discharge con ambient/elettronica in un collage in cui compariva anche del death metal. Illuminante e fulminante. Fu anche l'anno in cui li conobbi grazie ad un amico che ascoltava solo questo genere di musica. Ovviamente i testi delle canzoni sono uno sballo, con riferimenti alla cattiva politica, inquinamento sfrenato e stupidità umana dilagante. C'è anche una supercover dei Dead Kennedys, Media Blitz: impareggiabilmente furiosa!

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