martedì 23 settembre 2008

COSCIENZA PULITA

SGT. - Stylus Fantasticus
Etichetta / Anno - Penguinmarket Records / 2008
Genere: post-rock strumentale / psichedelia / sperimentale
Luogo: Tokyo
LIYL: Mono, Red Sparowes, Isis, Jaga Jazzist, Omar Rodriguez Lopez Quintet, Tortoise



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Se solo ci si rendesse conto di quante band originali e fantastiche stiano uscendo negli ultimi 3/4 anni, e stanno lasciando tracce molto interessanti, forse non sarebbe nemmeno il caso di segnalare l'ennesimo disco "post-rock" uscito qualche mese fa. Invece, siccome non si può sapere tutto e troppi ignorano l'esistenza stessa di certe formazioni a dir poco geniali e in giro ci sono più curiosi di quanti se ne immaginano, siamo qui a spaccarci i neuroni ad ascoltare e cercare di capire questo concentrato di atmosfere, suoni, armonie, melodie... Di certo non sono solo Isis e Tortoise o Mono (band post-rock anch'essa giapponese molto psichedelica e piuttosto all'avanguardia nei suoni) ad uscire dal cilindro di questi giapponesi, attraverso strutture musicali come White Night; The Way Of Figure Out With Voices; Destroy The Galaxy And Create The Power Plant; l'elettronica e la componente caotica che si possono trovare per esempio in Squarepusher, si fanno sentire molto e ci sono altri elementi ricchi in modo diverso, di caos e di melodia, che ci giungono dritti da geni musicisti come i norvegesi Jaga Jazzist (Resuscitations & Secret Room) i quali, anche se vengono riconosciuti in un certo tipo di jazz, hanno lasciato comunque una forte influenza compositiva nei Sgt.. Anche gli "olandesi" Omar Rodriguez Lopez Quintet, con le loro melodie storte e ricche di colori, quasi barocche, hanno lo loro parte di "colpa". Stylus Fantasticus fu uno stile musicale, unico, del periodo Barocco di fine XVII/inizio XVIII secolo. Titolo azzeccatissimo perché questa musica è, in un modo molto moderno e attuale, barocca al 100%. Elementi post-rock come toccate di batteria leggere ed energiche, sospese e sempre presenti, quasi nervose e d'impronta elettronica, chitarre ritmiche maestose, potenti eppure dal suono nebbioso, un po' ovattato e mai in primo piano, si mescolano a componenti jazz, nel ritmo, negli stacchi o nei cambi di tempo; il tutto in un contesto decisamente ampio il quale non accetta restrizioni di genere e apre la mente a decine di esperienze musicali che si rivivono ad ogni ascolto.

Scaricatevelo (io nel frattempo ordino il vinile)

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