giovedì 29 aprile 2010

W.A.S.P. - Live... in the raw (1987)

W.A.S.P. - Live... In The Raw

Luogo: U.S.A. vari stati
Genere: heavy metal / hard rock
Anno: 1987
Etichetta: Capitol Records
Componenti: Blackie Lawless (chitarre / voce / piano), Chris Holmes (chitarre), Johnny Rod (basso), Steve Riley (batteria)









Ad alcuni fanno cagare e basta, molti restano piuttosto indifferenti, pochi impazziscono per loro ma questa storica band di heavy metal americano degli anni '80-'90 e ancora attiva (formata nel 1982, primo disco nel 1984), merita più di una nota. Ha fatto da headliner a festival in cui suonavano degli imberbi Metallica e Megadeth, ha inciso un sacco di roba, il più delle volte delle cose abbastanza trascurabili ok, ma quei pochi (3 o al massimo 5) dischi sono roba molto interessante... come The Headless Children e The Crimson Idol, o Still Not Black Enough; uno meglio dell'altro secondo me. Gli W.A.S.P. nascono da un'idea di Blackie Lawless, tutt'altro che uno scemo maniaco con una voglia matta di scoparsi tutto il genere umano ma, un validio polistrumentista che conosce regole di marketing e pubblicità, e le cui tecniche vengono ovviamente utilizzate per promuovere la sua nuova band. Dal '76 all'82 infatti Blackie ha suonato in un'altra band, i Circus Circus in cui negli stessi anni collaborava anche Nikki Sixx, bassista dei Motley Crue. Gli W.A.S.P. sono anche famosi per aver rovinato un tour mondiale molto importante a causa di una furiosa rissa con un'altra band ben più storica. A causa di accesi contrasti infatti i Motorhead, che condividevano con Blackie Lawless e compagni le platee di mezzo mondo in questo tour del 1997, le cose andarono in vacca e la leggenda narra di una scazzotata tra Lemmy e Blackie ma nessuno dei due ha mai confermato e tantomeno i vari roadie e membri delle due band si sono mai sbilanciati in conferme o negazioni. Tutto questo non ha mai ovviamente ottenuto riscontri ufficiali neanche dalla stampa, ma oramai fa parte del folklore che regna attorno agli W.A.S.P. che si sono guadagnati (a diritto o meno) il titolo di band più oltraggiosa del pianeta (recita l'apertura della raccolta Live... In The Raw: "Long Beach Arena, they have returned (...) the most outrageous band in the world... W.A.S.P.").


Questa raccolta di concerti in giro per gli States mette in evidenza il talento e l'attitudine live della band, secondo me superiore alle registrazioni in studio poiché, lasciandosi andare alla forma spettacolo più che a concentrarsi solo sull'aspetto musicale, è stata in grado di dare al pubblico un "servizio completo". A mio avviso resta una delle raccolte live più belle degli anni '80, assieme al Rhandy Roads Tribute dello stesso anno e al Live After Death degli Iron Maiden uscito nel 1985. Dal vivo sono sempre stati più che oltraggiosi, estremamente casinisti, pro-violenza e fastidiosamente splatter. Per esempio: in occasione del Monsters Of Rock 1987, a Donington, in cui si esibivano Cinderella, Metallica, Bon Jovi, Anthrax, Dio, si rivelarono dei gran rompicoglioni e animali da palco. Fu raggiunto l'apice negativo dello spettacolo -con rabbia delle band più importanti- quando decisero che una donna seminuda e crocefissa sul palco andasse prima stuprata e poi sgozzata. Ovviamente la cosa fece scalpore e il manager di Bon Jovi e i due management di Metallica e Anthrax si rifiutarono di fargli fare tutto lo show previsto, per paura che accentrasse troppo l'attenzione su una band di secondo piano innanzitutto, ma anche per evitare che la gente incominciasse a scappare via prima che le band principali prendessero gli strumenti in mano (infatti gli W.A.S.P. erano solo i secondi in ordine dopo Cinderella). Blackie si limitò a fingere stupro e omicidio, lasciando da parte il gran finale... cioè, il grind finale, che prevedeva che la tipa appena uccisa uscisse da una specie di armadio o scatola enorme rotolando per terra; Blackie l'avrebbe dunque sollevata, cacciata nuovamente dentro, a forza e, premuto un pulsante, sarebbe uscita dilaniata in mille pezzi sanguinolenti sopra le teste del pubblico delle prime file... non riuscirono mai a portare questo spettacolo sul palco tranne che nel 1997 (ma sempre in minima parte senza il finale splatter); è l'anno in cui suonarono a Milano, al Rainbow (io c'ero); fece davvero impressione... stuprò una suora crocefissa con un pugnale al posto del cazzo, avvitato tramite il manico sul guscio anteriore di un perizoma chiodato in finta pelle... lanciò un maialino sul palco... ricordo alcuni articoli infamanti degli animalisti ma anche della stampa musicale. A me piacque quello show, fu una botta incredibile e se ci ripenso adesso mi fa davvero strano che abbiano potuto eseguire uno show del genere in Italia, paese sempre bigotto su certe cose. La band è anche molto famosa per il cambio radicale delle scenografie e della loro filosofia di intrattenimento live a seguito dell'uscita del disco The Headless Children. Praticamente annullarono ogni forma di violenza gratutita a sfondo sessuale o spettacolini splatter, uno dei messaggi più famosi lanciati da Blackie all'inizio del tour di Headless Children fu "La musica è forte - il messaggio chiaro". Si diedero quindi alla comunicazione d'effetto. Sul palco, enormi video proponevano immagini e filmati di atrocità scatenate dei partiti assolutisti, di Hitler, Stalin, Ho Chi Min, violenze di gruppo che in quegli anni cominciavano a venir fuori (le gang giovanili eredità di Arancia Meccanica), le violenze del KKK, gioventù bruciate da droghe e alcool etc. e il messaggio sembra che avesse raggiunto l'intento di Blackie: scatenare ancora una volta l'opinione pubblica e degli aficionados al gruppo. Purtroppo però, con gli anni sono uscite decine di band che dissimulavano attitudine da palco come gli W.A.S.P. non avendo però nessuna chanche di poterne equiparare il talento. Hanno quindi, queste nuove band, contribuito ad alzare la soglia di originalità proponendo spettacoli simili a quelli degli W.A.S.P. e questi ultimi persero lo status di dominatori originali. Cercarono negli anni a seguire, di proporre qualcosa di diverso ma, per scarsità di idee e interessi commerciali che avevano spostato l'attenzione del pubblico su altri tipi di mercato all'interno del metal, fu veramente difficile trovare e mettere in pratica qualcosa di seriamente allettante per il pubblico. E' certamente con un po' nostalgia che ogni tanto mi ascolto il vinile Live... In The Raw o lo splendido The Crimson Idol, in cui Blackie Lawless, particolarmente sensibile e introspettivo, racconta della sua vita e del rapporto con i genitori, la storia e la curva gaussiana della sua vita, ormai in vertiginoso declino non a causa di anni passati all'insegna del vizio (tutt'altro!) ma per ormai aridità di idee, mancanza di originalità in un mondo che corre troppo in fretta -soprattutto il musicale- e da manager non più interessati... un vero peccato. L'importante, è aver avuto la fortuna di poter apprezzare la loro musica.


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