martedì 7 novembre 2006

ORGOGLIO & GLORIA

Black Label Society: l'etichetta fa nome, e all'etichetta spesso si fa riferimento.
L'etichetta in questo caso è nera, come il colore vomitato da questo Hangover Music Vol.6; una serie di splendide e malinconiche "ballads", graffianti, emozionanti, in pieno stile Zakk Wylde. Da quando suonava con Ozzy Osbourne (sostituì Randy Rhoads dal 1989 in poi) diverse cose sono cambiate. La sua rabbia si è evoluta, l'aggressività raffinata, lo stile s'è pulito parecchio restando tagliente e spesso. Il disco dell'impiccato si piazza dritto nel cuore, prima ancora di essere digerito dall'apparato uditivo: è il disco dei ricordi, dei rimorsi, dei rimpianti.

Come una delle ultime (vere) rockstar che si rispettino questo favoloso, strabiliante chitarrista si è guadagnato il diritto di poter fare quello che vuole senza starci a pensare troppo su, riuscendo a farci innamorare della sua musica ancora una volta. Chiamati a sè Mike Inez al basso (Alice In Chains) e Craig Nunenmacher (Crowbar) alla batteria, eccolo qui, uno dei dischi più belli che mi siano capitati tra le mani negli ultimi cinque anni. Non ci siamo (almeno io) ancora abituati a questo suo modo di essere, senza compromessi né false aspettative date agli ascoltatori più affezionati; però non è forse questa la caratteristica che più si va a cercare quando si ha a che fare con un musicista del calibro di Zakk Wylde? Il disco spiazza e piace un casino: perseveranza, carisma, evoluzione... e tanto feeling. Alcuni a volte dimenticano. Ma questa è l'essenza, e a TheDarkSide piace ricordarlo così.

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