giovedì 9 novembre 2006

MILANO CRIMINALE

Un nuovo libro, l'ennesimo, sulla criminalità a Milano.
Ne hanno scritto Piero Colaprico (giornalista di "nera" e editorialista di molte testate nazionali e collaboratore di Noir Magazine), Giancarlo de Cataldo (guidice presso la Corte d'Assise, sceneggiatore, traduttore e romanziere), criminali d'ogni sorta, compreso il boss calabrese Saverio Morabito che imperversava tra Baggio, Lorenteggio, Giambellino e San Cristoforo (il primo vero imprenditore della criminalità organizzata), stringendo allenaze segrete (alle cosche calabresi) anche con il bel Renè (Renè Vallanzasca), della Comasina.

Ma (eh sì, MA!) questo libro è diverso. Viene raccontato in prima persona dal poliziotto capo della squadra mobile di Milano per oltre 15 anni, Celeste Bruno, ritenuto uno stratega che ha risolto oltre l'80% dei casi e il primo caso di serial-killer italiano, Luca Moz.

Ha partecipato il giornalista di nera che lavora per il Corriere di Milano, Michele Focarete. Questo signore si è occupato spesso di prostituzione, viaggiando anche all'interno di un furgone dall'Ucraina all'Italia, assieme a donne con un unico destino comune: diventare puttane in Italia.

Oltre 200 case d'appuntamento, 50 club per scambi di coppie, 1000 e oltre prostitute e travestiti sui marciapiedi. Tratte di clandestini enormi. Bische clandestine da milioni di euro. Corse di auto su percorsi di gara urbani, con giovani poco meno che ventenni morti tragicamente. Mafia cinese e bambini schiavi. Uno spaventoso giro di droga per manager rampanti e giovani sballati. Storie raccontate da giovani donne con esperienze terribili alle spalle e incredibile coraggio per andare avanti e lottare.

Questa è la Milano (non) da bere. La Milano della vita di notte, quando le mostruosità dell'animo umano convogliano nella stessa direzione. Questa è la tragedia, la meschinità e l'essenza della cattiveria umana, è Balzac, è Victor Hugo, i miserabili, i diseredati e i disgraziati della nostra "civiltà" che non sa più dove sta andando. In una Milano che tutti considerano la capitale del lavoro, c'è anche la Milano che molti (troppi!) non conoscono e non considerano, nelle loro belle case calde e ospitali. Italiani, albanesi, marocchini, slavi, russi, cinesi, mediorientali... tutti quanti siamo in mezzo fino agli occhi, nei misfatti di ogni ora, perché se è vero che Milano non dorme mai certamente il crimine non sta a guardare.

Milano è viva.
Milano è pericolosa.
Milano è una delle città più affascinanti d'Europa, nonostante tutto.

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