I Boris si misurano in un bel metal che prende il largo dalle divagazioni strumentali ossessive e alienanti che di solito mandano il cervello a troie.
Dal Signore Del Sud la notizia è che ad Aprile i Boris hanno un appuntamento con i nostri neuroni. "Smile". Sorridete e aprite le chiappe, perché arrivano i Boris.
Comunque, assieme all'oracolo vinilato, ho ordinato anche questo. E speriamo arrivino in fretta perché le ossa stanno premendo sulle estremità del corpo, vuole uscire tanta è la smania.
Delirium tremens all'orizzonte ma non ci preoccupiamo, i neuroni sono già pronti per il prossimo viaggio nel buio iperspaziale. E io lo naqui.
E poi l'OM è un'amicizia di lunga data, ci conosciamo piuttosto bene e con me è sempre stato onesto. Vedremo anche stavolta, ma ne riparleremo ad ascolto compiuto.
Dal Dio Del Suduna "nuova" interessante. Nuova non proprio, interessante senz'altro.
La versione in cd non ci abbastava no. Non ci abbastaveno le release pettinate in gigipack stralaminate e impacchettate come perle ai porci; non ci surrogavano i booklet impiastricciati di foto più o meno belle, esplicite, leggendo i quali ci si arrovellava il cervello, fin quasi a farselo svitare, con frasi fatte di persone ancora più fatte.
Ora ci sono anche i vinili a rendere omaggio ad una delle band più malate del momento: i Sunn o))).
Non che prima non ci fossero. Però pare proprio che questo di Oracle (o ORAKULUM, se si parla del cd) sia estremamente lussuoso. In primis per il fatto che ci sono 2 inediti che su cd non troverete MAI. E secondo perché gli Amplificatore o))) su vinile sono impressionanti, lo spessore musicale è spaventoso e, come per altri dischi in giro, ma con loro dippiù, in due in una stanza non ci si sta. E poi voglio ridere a vedere qualcuno di voi, non abituato a suoni del genere, a chiedere "oh ma sto gruppo musicale che musica fa?"
Innanzitutto sia GRUPPO che MUSICALE non sono parole che ben si addicono ai Sunn o))). Secondo perché chiamare musica un mix di basse frequenze e suoni d'oltremondo è (un po'?) pretenzioso.
Poi bisogna porsi nello stato d'animo e mentale necessario, rollarsene uno bello grosso, stendersi per evitare svenimenti ma non per via del tiaccaccì. Infine, aspettare. Il buio arriva presto, non c'è da temere. Anzi, io fossi in voi un po' mi cagherei addosso, ma son fatti vostri. Se Black One toglieva il fiato, Oracle toglie anche la voglia di vivere. Non ho ancora scoperto quale sia il male minore tra ascoltare i Sunn o))) e lasciarci le penne.
Sta di fatto che questo è il mio nuovo ordine. E sto aspettando trepidante.
Consiglio del giorno: maximum volume yelds maximum results
Ci sono al mondo artisti che vengono considerati importanti solo in base a quanto vendono o a quante persone interessano i suoi lavori. Come quel fotografo che raggruppa migliaia di stronzi nudi come vermi nelle piazze delle città, credendo di fare "arte". O come quel pupazzo gigantesco appeso sopra Parco Sempione a Milano che dovrebbe essere la caricatura del deficiente che se l'è inventato... O come l'idiota di Corona che non è stato capace di ricattare le starlette senza farsi beccare. Ora lo chiamano (si fa chiamare) artista.
Nel metal (vera nicchia dove gli artisti si fanno un mazzo tanto e ci rimettono pure dei soldi) esistono personaggi che molto spesso fanno uscire prodotti/dischi da eiaculatio precox. Stephen O'Malley è uno di questi, al momento quello che io considero L'Uno E Il Tutto Del Metal Estremo, per ora. Perché considero fondamentali questi due aspetti:
VISIVI - curano gli aspetti grafici personalmente senza lasciare l'arduo compito a terzi, essendo così in grado di far cogliere appieno a chi compra il prodotto finale il suo vero significato (o quello che dovrebbe essere), o stimolare le sensazioni giuste.
MUSICALI - quando qualcosa è talmente estremo e sensoriale, come quei dischi che quasi solo Stephen O'Malley fa, si entra nel pieno della fisicità della musica che propriamente musica non è; piuttosto una serie di esperimenti sonori volti a scoprire l'animo oscuro del metal, la sua vera essenza, il suo vero spirito maligno e orrorifico stimolando visioni evocate anche dalle grafiche di cui sopra.
Poche settimane fa presi un vinile di "questo certo" Stephen O'Malley (aka SOMA), il progetto -uno dei suoi tanti allucinati e terrificanti- si chiama AETHENOR, "Now Deep In The Ocean Sunk The Lump Of Light" (ispirato da L'Iliade di Omero). Un pachiderma di drone, frequenze sottoterra, accordi talmente slabbrati e allungati da rendere irriconoscibile una qualunque melodia. Eppur piacevolmente spaventoso.
Oggi e a pochi mesi dalla release del precedente Aethenor, dal Dio Del Sottosuolo arriva questo
che si chiama GRAVETEMPLE, in cui partecipano anche Attila Csihar e Oren Ambarchi, il primo già coi Sunn o))) in vari live e nel disco Black One, il secondo invece è una specie di ingegnere del suono che ha diverse collaborazioni con i più disparati artisti del panorama musicale volto all'introspezione acustica, se mi si passa il termine. Questo il suo sito.
Io non vedo l'ora che mi arrivi a casa. Vicini, cagatevi sott o)))