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martedì 16 dicembre 2008

INCASINATO

FUCKED UP - The Chemistry Of Common Life
Etichetta / Anno: Matador Records / Novembre 2008
Genere: Hardcore-Punk
Luogo: Toronto, Canada
Simili a: Minor Threat, Millions Of Dead Cops, Germs, Articles Of Faith, scena hardcore punk americana inizi '80



Wikipedia - MySpace

Dato che si parlava, ieri, di HC-Punk americano, ecco che mi spunta dalla colonnina dei CD una copertina di una novità che negli USA e in Canada è stata salutata come "una grande rock band al suo esordio". Sarà. Sulla grandezza della band ho parecchi dubbi, ma sono d'accordo sul fatto che sia un bel disco hardcore, con profondi riferimenti a circa 30 anni fa, quando la scena HC spopolava tra i kids americani dei sobborghi e la cultura underground s'imparava sulla propria pelle e giorno per giorno. The Chemistry Of Common Life sintetizza discorsi sulla vita, la morte, la nascita e, perché no?, la rinascita. Dotato di misticismo quasi buddista (Royal Swan), religiosità a modo suo e piuttosto iconoclasta (Son The Father) e una fortissima carica di adrenalina data da un sapiente mix tra purismo HC e stratificazioni del sound delle chitarre fino a un numero di 70 (solo la bellissima No Epiphany contiene 18 tracce di chitarre), includendo anche organi e voci corali. Un disco che, con la testardaggine e la durezza tipiche dell'HC, ti si pianta in testa e non se ne va più. Uno dei dischi con cui chiuderò il 2008 e aprirò il 2009 (probabilmente con una mannaia).

lunedì 15 dicembre 2008

QUELLO CHE MANCA TUTTORA IN ITALIA

Tempo fa acquistai questo libro

Anche se molti gruppi HC americani li conoscevo e li seguivo, da ragazzino, non ebbi mai modo, ovviamente e un po' anche per fortuna, di "entrare" nel circolo nichilista tipico dell'HC. Purtroppo però, non mi è capitato neanche di vedere qualcuna delle band dal vivo: ero un pischello all'epoca e il mondo del rock e del metal mi avrebbe visto al mio primo concerto solo nel 1991, quando suonarono a Roma i Carcass, i Cathedral e i Napalm Death. Tutta un'altra storia insomma...
E' stato illuminante capire l'importanza storica e sociale, perché analizza un periodo della storia americana che è stata rivoluzionata dal cambiamento voluto e adottato dal neo presidente Ronald Reagan.
Essenziale capire il punto di vista musicale di quella scena, perché intriso di storie di vita vissuta dai protagonisti della scena punk-hardcore americana: ragazzi scappati di casa, alienati da una realtà a loro estranea e mai voluta, riconosciuta; ragazzi e ragazze drogati o in preda all'alcol a causa di situazioni famigliari disastrose, con genitori alcolisti il cui unico impegno era terrorizzare i figli a bastonate, ai quali la polizia dava anche il ben servito, trovandoli raggruppati in case fatiscenti, usate come comuni, o riuniti la sera in qualunque tipo di posto che potesse accogliere gente incazzata con la voglia di suonare o ascoltare del puro hardcore deflagrante. Persone che, nonostante l'enorme impatto sociale che hanno generato con l'hardcore, sono poi finite a fare tutt'altri lavori; chi lo chef (qualcuno è diventato un cuono anche molto famoso e apprezzato in Europa), chi il benzinaio, chi ha fatto davvero tanti soldi con l'elettronica e chi è rimasto nel movimento gestendo etichette discografiche, come Jello Biafra dei Dead Kennedys, il quale ha fondato la Alternative Tentacles.


L'hardcore è la musica che ha influenzato il grunge e il metalcore, dato vita a band dal successo planetario: Guns 'n' Roses (prima si chiamavano Fartz e suonavano un hardcore velocissimo e rumoroso, senza fronzoli), Red Hot Chili Peppers (il bassista Flea e il cantante Kiedis militavano in numerose formazioni HC californiane), Nirvana (il batterista Dave Grohl suonava negli Screams con l'altissimo Chris Novoselic, che sarebbe diventato poi il bassista dei Nirvana), Beastie Boys ("band-scherzo" che voleva essere la presa in giro dei Bad Brains i quali sono stati, anche se per pochi anni, uno dei gruppi rock più fenomenali del pianeta). Tutti loro sono ormai lontani anni luce dal sound primordiale e da quella fantastica attitudine on-your-fuckin'-face dei primi anni '80.

E grazie al puro impegno nella ricerca e per passione, da pochi giorni sono entrato in possesso anche del DVD: una veridicità disarmante, una schiettezza e una onestà infinite, una passione travolgente, raccontata da quei personaggi, oggi.


"La parte più triste del mito che sia esistita un'epoca d'oro dell'hardcore è che la gente ci crede, soprattutto quelli che c'erano davvero [...] e ricade nella stessa nostalgia lacrimosa che ci ha regalato Happy Days. [...] Per me la nostalgia è veleno."
JELLO BIAFRA (frontman dei Dead Kennedys e fondatore della Alternative Tentacles Recordings)

venerdì 4 luglio 2008

ARDECORE

Senza dubbio uno dei fenomeni più affascinanti e crudi della musica è stato l'hardcore punk americano tra il 1980 e il 1986.
Hard-Core: duro dentro, senza compromessi, sfrontato, aggressivo, superbo e altezzoso, indisponente, rabbioso e scellerato. I kids all'epoca erano spettacolari, colorati, incazzati con tutti e dritti per la loro strada. Molti di loro, soprattutto musicisti, ci han lasciato le penne su quello stile di vita estremo e altezzoso, con una faccia tosta odiosa e quasi infantile, urlavano al mondo "faccio quel cazzo che mi pare, vivo come voglio e mi faccio fino a crepare... " e infatti la maggior parte se ne andava al camposanto dentro una cassa di legno con l'ago ancora infilato nel braccio.

Già che c'ero ho scartabellato nei dischi dell'epoca d'oro dell'hardcore punk americano, in particolare quello della California del Sud e di Washington D.C., i due più interessanti e che hanno dato una spinta epocale al movimento, donandogli connotati anche socio-politici non di poca rilevanza.


BAD BRAINS - s/t
Unica band hardcore punk ad essere interamente composta da neri, la sua vocazione fu dedicarsi alla musica estrema partendo dagli antipodi, e cioè dal fusion e dal jazz. La differenza con tutte le altre band dell'epoca è che questi sanno suonare sul serio. E che sono stati loro i primi, con il pezzo Pay To Cum di questo LP a lato, a dare inizio al movimento strettamente musicale chiamato Hardcore Punk, grazie ad una velocità di esecuzione mai sentita prima di allora. Altri, parallelamente, gli avevano già dato connotati socio-politico-religiosi, come TSOL, Black Flag, Articles Of Faith e Adolescents.

BLACK FLAG - Damaged
Non a caso il cantante del periodo migliore della band e dell'HC tutto (1980/81 - 1986) fu Henry Rollins. In questo LP il magnifico pezzo d'apertura Rise Above firma la dichiarazione di indipendenza dell'hardcore rispetto tutti gli altri generi musicali all'epoca esistenti. Difficile trovare oggi una band rock che non sia stata influenzata, almeno in minima parte, dall'harcore dei Black Flag e da questo disco in particolare.
Una vera figata.

DEAD KENNEDYS - Fresh Fruits For Rotting Vegetables

Nel pieno periodo della nascita dell'hardcore americano, nel Sud della California una band che diventerà il punto di riferimento del nuovo punk americano e che farà del cantante Jello Biafra una icona del movimento, i Dead Kennedys danno vita ad un disco fantastico, sveglio e attento a quello che sarà il futuro musicale; pezzi come Kill The Poor, Let's Lynch The Landlord, Chemical Warfare, hanno dato l'ispirazione a più della metà delle band estreme dei giorni nostri.





MINOR THREAT - Out Of Step
Se siete tra quelli che si sono dichiarati almeno una volta nella vita kids hardcore ma soprattutto degli straightedge, lo dovete certamente ai Minor Threat e ad un pezzo incluso nell'omonimo EP (1981) che precede l'album Out Of Step (del 1983).
La canzone Straight Edge getta proprio le basi del movimento straightedge: non bevo, non mi drogo, non fumo, non faccio sesso, non mi mescolo con altre culture, non mangio carne. Questo concettuale stile di vita, dedito alla salvaguardia della persona, viene letteralmente polverizzato durante i concerti, nei quali ci si fa del male sul serio.
Mi sarebbe piaciuto esserci, nella California del Sud nella prima metà degli anni '80, non tanto per tirare qualche stivalata nel culo ai vari fighetti che, snobbando il movimento hardcore si sono persi un bel po' di roba interessante e ricreativa, ma soprattutto perché oggi avrei potuto dire "io c'ero cazzo, e ne sono uscito... "