martedì 20 maggio 2008

BASTA COI CONVENEVOLI

Dopo un mese di inattività per lavoro troppo pressante, evito i convenevoli e vado subito al sodo.



Questo mese grosse scoperte in campo musicale e vecchie glorie che finalmente riesco a vedere dal vivo, a prezzi non proprio bassi ma onestamente equiparati allo spettacolo.


Il 13/5 infatti, mi trovo all'Arena di Verona a vedere i gloriosi KISS! Dopo 35 anni di attività live, forse si sciolgono dalle scatole e decidono di andare in pensione per l'ottava volta. Stavolta facciamo quelli che ci credono. In ogni caso, dopo tanti anni, lo spessore e la classe non variano di una virgola; sono magnifici, intrattenitori, spaventosi (Gene Simmons ci sa ancora fare, sì), checche da morire (Paul Stanley più di tutti è una gran troia ma ha il suo perché; nel senso che avrà i suoi motivi), tamarri e cazzoni come sempre ma sempre fantastici e divertenti. E qual è il bello di tutta questa faccenda? Che io a casa, tra tutti i fantastiliardi di dischi che ho, di quelli dei Kiss non ne ho manco uno... no forse ho un Alive "qualcosa" ma non m'aricordo. Comunque nell'ultima mezz'ora di show, in cui han suonato tutti i vecchi cavalli di battaglia, tipo Rock And Roll All Nite, Detroit Rock City, Lovegun, Creatures Of The Night, I Was Made For Loving You, etc. LE SAPEVO TUTTE! Fantastico...


Invece le novità del presente sono queste 3:

Adrian Belew (Side 1 - Side 2)
Dischi entrambi strani, avvolgenti eppure che prendono le distanze da chi ascolta. Sembra (e infatti è così) che Adrian abbia voluto scriverli per sè e basta. Math rock come Don Caballero coi suoni di Explosions In The Sky, col basso di Marcus Miller e con un po' di noise preso in prestito dai Neurosis - MA BISOGNA PROPRIO FARCI CASO.




Mouth Of The Architect - The Ties That Blind
Grosso come un baobab e pesante come una megattera, Mouth Of The Architect ti si pianta in testa come un chiodo di quelli usati per tenere su Cristo sulla croce. E fa paura. Gli Isis più oscuri, potenti e introspettivi non potevano avere fratelli minori più ispirati e meritevoli di attenzione e allo stesso tempo più difficili da gestire, perché ci stanno meno a pensare, tergiversano qb e badano al sodo. Cioè a sfondare crani.












Lair Of The Minotaur - The Ultimate Destroyer
Bellissima copertina, loro sono incazzati neri e violenti; han sete di sangue come un cane rabbioso lasciato solo nel bosco all'interno di un recinto 3x3 di rete metallica con telo oscurante. Veloci, potenti, grezzi e poco inclini al perbenismo musicale, riescono a portarti dal grind allo sludge in due secondi, passando per l'hardcore più sfrenato. Bello, davvero notevole.

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