lunedì 13 agosto 2007

ANY GIVEN WEEKEND

Infiniti weekend on the road. Respiro polvere, fumi di scarico delle auto e mi inzuppo di piogge improvvise dense come secchiate svuotate da gigantesche braccia, godo di splendidi paesaggi, parlo con i benzinai, i saggi delle strade del nuovo millennio. Il rombo pieno, corposo e deciso di un 1200cc 4 cilindri a V da 150cv mi guida. Ottima musica è la mia compagna di viaggi. Dall'ultimo weekend di Maggio a questo Ferragosto, 5482km percorsi sulle strade di Lombardia del sud, Emilia Romagna, Marche, Veneto. Scoscese colline, sinuose lingue d'asfalto, invasioni di raggi di magnifici tramonti dorati e verdi sfumature d'incantevoli paesaggi rurali fanno da cornice alle urlanti galoppate, ai vagabondaggi su due ruote per l'Italia del Nord. Ogni maledetto weekend la A1, l'Autostrada del Sole, è terribilmente noiosa e dritta, ingorda d'auto stracariche; ci vuole qualcosa che ravvivi un po' l'atmosfera: premo PLAY sul walkman e Imaginos dei Blue Oyster Cult cambia tutto. La A14 Autostrada Adriatica dannatamente pericolosa mi costringe ad una rabbiosa incursione nel metal tirato di Green dei Forbidden; mi serve a tenere alta la concentrazione. La storica SS9, la Via Emilia, è suggestiva nei piccoli borghi medievali emiliani e romagnoli, ma zeppa di velox e sbirri dietro ogni cartellone pubblicitario che ti si fiondano addosso come nei film americani. Sulla SS11 Padana Superiore troppi camionisti distratti su enormi autotreni e milanesi dal cuore infranto su macchinoni con potenze oltre misura corrono rabbiosi incontro alla morte: Load dei Metallica è il giusto accompagnamento sulla strada carica, pesante. La volontà di Ronnie serpeggia in me, ma lascio stare in fretta... La SS16 Strada Adriatica è incantevole, paesaggi illuminati da una luce ultraterrena si susseguono attraverso montagne dai 1000 ai 1400 metri; c'è anche il Monte Fumaiolo, da dove sgorgano le sorgenti del mitico e possente Tevere. Il favoloso Fire Music di Archie Shepp rappresenta questi chilometri. La trasformista A4 Autostrada Milano-Venezia, all'altezza di Brescia diventa un quadro in movimento, il paesaggio collinare verde speranza si lascia alle spalle il caos e il trambusto dei pendolari, smarriti viaggiatori su quattro ruote. La Franciacorta ha la sua colonna sonora: il southern metal di Nola dei Down. Ovunque io mi trovi bettole a bordo strada invocano una visita, anche solo di passaggio; mi fanno l'occhiolino mentre Hangover Music Vol.6 di Zakk Wylde mi tiene compagnia in una malinconica mattina di pioggia, Giovedì 9 Agosto. Strade deserte, acqua che ti si infila anche nelle mutande ma, un viaggio non è mai completo senza pioggia. Troppi curiosi negli autogrill attorno alla mia belva inzaccherata di lerciume bagnato; mi fanno domande impertinenti mentre mi asciugo dall'acqua, intanto finisco di ascoltare Bitches Brew di Miles Davis, poi vediamo se ho voglia di chiacchierare. Nell'afa di un torrido pomeriggio di inizio estate, il 15 Giugno, vengo pizzicato da una pattuglia a Reggio Emilia sulla SS9; mi multano per eccesso di velocità ("...stavo solo stiracchiando un po' la 2a, agente..." "Non faccia lo spiritoso") e le ultime note di Back In Black degli AC/DC fanno da eco al motore che viene spento al girare della chiavetta. Meno male che sento cosa mi dicono gli agenti, poteva andare peggio se mi avessero visto pigiare lo STOP del walkman dopo un mio eventuale "EH?!"... Settimane dopo, fermo in autogrill all'altezza di Parma Fiera, un panino che sa di poco mi si pianta in gola: un folle motociclista su una supersportiva impenna verso l'uscita del distributore e per poco non stende una ragazzina di nemmeno 10 anni. Stava andando dal papà, che aspettava in auto. In quel momento Colossal dei Wolfmother mi stava facendo dimenticare che al mondo ci sono degli idioti pericolosi e che tutto sembra così bello nella calma di una domenica pomeriggio dopo le 14, in attesa che il motore così grosso e potente, allo stesso tempo così protettivo e sicuro, si calmi, si raffreddi, calmi i bollenti spiriti... Spirito dei viaggiatori, dei sognatori on the road, con la strada nell'anima e nella testa, della gente che ogni maledetto weekend si mette in viaggio, rischia la vita, gode della bella Italia, mangia e beve in compagnia. E io che resto solo, in disparte dal mucchio selvaggio a pensare alle cose viste sulla mia bomba a due ruote e a quanto stiamo bene insieme. In questi mesi l'ho accarezzata, coccolata, lucidata, sporcata, stuprata da accelerazioni stratosferiche e schiacciata al suolo da frenate con diversi G di forza, caricata e sbilanciata da borse troppo piene o alleggerita di carichi inutili durante i tragitti. Torneremo insieme presto. Sulle note di Freebird dei Lynyrd Skynyrd la tangenziale di Milano, lunga lingua circolare d'asfalto attorno alla metropoli, luminosa e luccicante, mi immette verso casa. Spero di mancarti come tu mancherai a me.

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