giovedì 22 ottobre 2009

RAVJUNK - Pettinerie svedesi, strajamming sessions, delicatessen, psycho lullabies, John Mayall e varie ed eventuali

RAVJUNK - Uppsala Stadshotell Brinner

Luogo: Uppsala, Svezia
Anno: 2007, riedizione dell'originale del 1977
Etichetta:
Genere: rock and roll, blues, jam sessions, punk

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Le cose che m'arrazzano di questo disco sono due:
1. un lupo in copertina
2. il tono scazzato e strilloso di tutti i pezzi, compresi i blues ignoranti
Si inizia subito con una chiara dichiarazione di intenti: Sherry, Vermouth, Vin & Öl. Ecco fatto. Tutti sbronzi sin dall'inizio, ovviamente aggiungo io.
La title track è una improvvisazione di solo per chitarra su un giro di basso piuttosto voluttuoso e ripetitivo, quasi ossessivo, ma ritmico e piacevole.
Säg Mig Andersson è secondo me un pezzo fortissimo. E mi dovete dire chi l'ha scritto, suonato per la prima volta e il titolo originale. Vi dò un indizio, pezzenti che non siete altro:
è di qualche decennio fa, di uno dei più grandi bluesmen ora ultrasettantenne.
Naturbarn è una bonus track, una specie di suite che spazia dal blues al rock ruvido e distorto fino ad incursioni abbastanza frequenti nel punk degli anni '70. Quello che mi fa sbrodolare però è l'assolo infinito che parte sin dall'inizio, è una roba assolutamente geniale e perfetta nel contesto improvvisazione.
Le tracce davvero lunghe sono 4, tutte oltre i 10 minuti, una (Naturbarn) di oltre 20. Una mazzata solo loro, ma si ascoltano con mucho gusto.
Ma io voglio vedere se qualcuno mi riconosce di chi è il bluesaccio che qui è marcissimo!

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