SOLVENTE VERDE
Chi si ricorda del mitico film con Charlton Heston del 1973? Si chiamava Soylent Green (sì, con la Y invece che la I). Praticamente un film su una società distopica (cioè diametralmente opposta ad una società utopica) nella quale solo i ricchi avevano ogni ben di dio, i poveri solo merda costretti a nutrirsi con delle tavolette verdi fatte di scarti, resti umani, scorie piuttosto schifose e dannose.
Da New Orleans una band che tutto ha tranne che qualcosa di verde, decide di darsi il nome del Solvente Verde e trattare di tutto, soprattutto di schifezze quotidiane che accadono nell'era dell'ansia e della diffidenza sociale, tipo le Menzogne Per Nascondere La Verità o Soluzioni Permanenti Per Problemi Momentanei. Questo nel precedente Confontation del 2004, disco che all'epoca considerai dell'anno ancora più di quello dei Neurosis, The Eye Of Every Storm.

Inevitable Collapse In The Presence Of Conviction è il geniale titolo del disco che ha probabilmente la copertina più brutta dell'anno a dispetto del fatto che, forse, ancora una volta è uno dei dischi più fighi dell'anno. Ha molte somiglianze con il precedente, non si scosta di un millimetro dal sound tipico del nuovo sludge del sud degli USA ma l'attitudine e la forza sono i fattori forgianti di questa band, e non la si può più ignorare.
SCENDETEVELI DA QUI
Inevitable Collapse In The Presence Of Conviction
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