IN THE BEGINNING...
Urlare al miracolo o all'invenzione pura, parlando di un nuovo genere musicale o di una svolta stilistica di questa o quella band, è rischioso.
Soprattutto quando si sa benissimo che il blues è il papà del jazz e il nonno del rock e dell'heavy metal (il fratellino ribelle).
Questa affermazione può sembrare azzardata, ma se si conoscesse un po' di teoria musicale (non serve essere un direttore d'orchestra, nè un musicista di professione) non lo sarebbe nemmeno tanto, dato che qui viene spiegato il perché.
A dispetto di ciò, tutte le orchestre, le band e i musicisti che sono venuti dopo gli schiavi neri dei campi di cotone che dall'inzio del XIX alla metà del XX secolo hanno lavorato per gli stati confederati, anche se non si sono inventati un cazzo di nuovo, in realtà lo hanno fatto.
Perché è solo rimescolando le carte con sapiente coscienza di ciò che si sta facendo si ha un risultato che possa diventare l'invenzione di un nuovo genere musicale.
In fondo, Miles Davis non ha inventato da zero proprio niente (sempre secondo la teoria), ha però "cambiato la musica quattro o cinque volte. Lei cosa ha fatto di così importante, oltre ad essere bianca?" [Rispondendo ad una ragazza della società borghese di Washington, seduta accanto a lui, che gli chiedeva cosa avesse fatto per essere invitato durante un ricevimento in onore di Ray Charles alla Casa Bianca del presidente Ronald Reagan, nel 1987.]
Anche il blues, sì.
Anche Charles Mingus ne ha da dire... "Good jazz is when the leader jumps on the piano, waves his arms, and yells. Fine jazz is when a tenorman lifts his foot in the air. Great jazz is when he heaves a piercing note for 32 bars and collapses on his hands and knees. A pure genius of jazz is manifested when he and the rest of the orchestra run around the room while the rhythm section grimaces and dances around their instruments."
Al di là della citazione non calzante a pennello con il blues e il concetto di questo articolo, le sue mescolanze con sonorità blues, come in Good Bye Pork Pie Hat (decisamente nascoste, ok), sono ormai parte della storia.
Due puri geni del jazz che non si sono elevati a dèi onnipotenti della musica, sparando queste due affermazioni; semplicemente dicono che per generare nuovi stili musicali bisogna sapere cosa si fa, e cosa si è fatto.
Ascoltando Miles, sembra di ascoltare un genere diverso in ogni suo disco, ma sempre di jazz si tratta.
E ascoltando Mingus, lo stesso. Anche quando re-inventano il blues (stile in cui, prima o poi, un jazzista si lancia sapendo che è la "sua" musica in quanto nero: viene dai campi di cotone, dallo spiritual e dall'amarezza della vita).
Anche Charlie Parker, grande sassofonista, reinventò il blues con il disco Funky Blues.
Allo stesso modo John Coltrane su Plays The Blues echeggiò soli di chitarra blues su tempi jazz e armonie dissonanti, le tipiche blue notes, così familiari nella musica nera.
La prima sezione di Duke Ellington's Sound Of Love, è puro blues. Concepito come tale, ma suonato come jazz.
Lo so che non scopro l'America, e nemmeno l'Acqua Calda. Però sono stufo di sentir gridare al miracolo per ogni stronzata che fuoriesce da una cassa acustica, quando in giro ci sono stati dei geni musicali di portata storica che hanno realmente inventato qualcosa di nuovo partendo da uno stile musicale vecchio di 150 anni.
Però ora basta... mettiamo su del metal! (possibilmente black)
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