mercoledì 27 dicembre 2006

THE MAN #3

Appuntamento Maializio con il bolivi-ano, ovvero The Man, aka Messiè, meglio conosciuto ultimamente come Lo Straniero De La Merda




Ciao a tutti panzoni,
eccoci sintonizzati su C-anale Bolivia.


La puntata speciale per festeggiare il Maiale si preannuncia calda. La pioggia che tartassava il mio impermeabile da ormai molti giorni ha lasciato spazio a un sole brillante.

Le feste natalizie da queste parti non si festeggiano come il giorno del ringraziamento in Italia. Quindi, una volta tanto, non sono stato bombardato da lucine intermittenti e canti gioiosi che annunciano l’arrivo di quel fottuto ciccione di Santa Claus.

I regali comunque arrivano puntuali. Dal mattatoio della città, mi è stato recapitato un bella sorpresa. Alle 9 del mattino suonano a casa. Io non c’ero. “Salve siamo del comune. Come su vostra richiesta, ci abbiamo recapitato del freschissimo fertilizzante. Buon natale”. Ovviamente quelli della comunità hanno pensato che l’ordine fosse stato fatto da me e quindi hanno ringraziato e salutato a loro volta. Ma io non avevo ordinato un bel niente. Morale della favole. Il mattatoio, quando macella le vacche, svuota gli intestini che sono pieni di merda indecomposta. Quando ne hanno accumulata una tonnellata in qualche modo devono smaltirla e quindi la buttano dove possono. Le vittime del gioco in questo caso siamo stati noi. Ma in fondo io un po’ ci ho goduto. Il carico, che sprigiona un odore pestifero e dal quale cola un liquido putrescente, è stato abbandonato a 10 metri dall’entrata della chiesa. Il bello è che ci vorranno circa 6 mesi prima che si decomponga e quindi possa essere regalato come fertilizzante alle famiglie. Mi sono già sparato la scena di un matrimonio che sfila a lato di una montagna di merda di vacca ma il meglio, credo, lo riserverà il giorno del Maiale.

Quindi niente luci, niente regali, niente consumismo e lasagne trasudanti besciamella. Si festeggia tutto con un gran odore di merda ma, mi godo lo spettacolo davanti a la chiesa della flatulenza mentre come sempre...

...cantiamo un blues!!!!!!

Un saluto putrescente e Maializio da C-anale Bolivia,

Messiè

giovedì 21 dicembre 2006

RICASCARCI CONTINUAMENTE

Dicembre 2006 segna per me l'A.D. 15: il quindicesimo anno da quando ho scoperto questa fantastica band, da molto tempo la mia preferita.
Successe tutto molto in fretta e molto per caso, nel negozio di un tipo chiamato "il lurido" (la moglie la chiamavamo "la marcia", nel senso di schifosa andata a male), un soggetto rock a cavallo tra gli anni '70 e gli '90, cioè un tipo che gli anni '80 li aveva quasi ignorati, scavalcati.
Tranne una band: CoC.


Insomma questo lurido affittava CD, quando ancora era consentito dalla legge e dagli stronzi della SIAE. Fatto sta che io cercavo un disco dei Cathedral, lo trovo, ma alla cassa il tipo mi fa

"ah ascolti metal?"
e io -che all'epoca ascoltavo solo e solamente heavy metal-
"maccerto, si capisce!!"
"e li conosci i CoC?"
"i chi?!" -
"CoC: Corrosion Of Conformity"

Il nome non mi stuzzicò per niente, all'inizio. A quei tempi amavo i gruppi con nomi cazzuti e incazzati, tipo i Napalm Death...
Apro una piccola parentesi: mi ricordo di una discussione molto interessante nel Maggio di quest'anno con lui e lui, quando alla fine lui disse

"...ce ne passa dai ND ai CoC, e a un quindicenne fa molto più effetto un "nazista di merda vattene affanculo" [Nazi-Punks Fuck Off, dei Napalm Death - ndr] che un "vado a votare con i proiettili in tasca" [Vote With A Bullet, dei CoC - ndr]

Aveva ragione, ovvio. Chiudo la parentesi e torno appalla sul fatto...
Insomma, mi porto a casa sia il CD dei Cathedral che cercavo (Forest Of Equilibrium, che comprai un mese dopo) e un dischetto dei CoC che il tipo talmente contento del fatto che io mi interessassi ad un suo consiglio (doveva essere terribilmente solo nei suoi ascolti, poveraccio... ) mi regalò: trattavasi di Blind, piccola gemma che contiene uno dei pezzi più belli mai scritti da questa fantastica formazione che vive a cavallo di Releigh, North Carolina e New Orleans, Louisiana.

VOTE WITH A BULLET

mercoledì 20 dicembre 2006

MARIJUANA TOP SELLER

In questo articolo appare tutto molto chiaro.


Però mi sfugge qualcosa: non è una vita che si va dicendo in giro, tramite studi completi da parte di psicologi e sociologi, medici e scienziati? Anche una buona parte dell'opinione pubblica appoggia la teoria della legalizzazione... eppure siamo ancora fermi al medioevo e si vede in dell'erbetta verde, il demonio. Non so, qualcosa mi sfugge... devo smetterla di farmi le canne.

mercoledì 13 dicembre 2006

MUSIC IS FUCKING DEAD

CONVERGE
No Heroes



Ogni tanto ci vuole.

martedì 12 dicembre 2006

CRIMINI ITALIANI

Qualche sera fa la prima puntata di Crimini, la nuova fiction in onda su reti Rai in prima serata. Episodi scritti da maestri del noir moderno (o del "giallo sporco" se preferite) come Giancarlo de Cataldo (leggi qui), o Niccolò Ammaniti (autore di Io Non Ho Paura), i quali molto spesso (sempre) denunciano episodi che accadono realmente e quotidianamente.


Dalla prima puntata (di Andrea Camilleri) si capisce subito che queste puntate di 100 minuti l'una, otto in tutto, sono degli spaccati duri e crudi delle realtà locali italiane. Ecco la domanda: dove sta la differenza tra un normale poliziesco duro in american-style, dal nostrano?




In USA il racconto criminale nasce con Edgar Allan Poe (Murders In The Rue Morgue -1841- e apre le porte al romanzo poliziesco con indagini e riflessioni sull'animo criminale umano). Si evolve nel noir crudo e spietato di Raymond Chandler, Chester Himes, Edward Bunker e non senza una punta di umorismo; in certi casi (Chester Himes in particolare) l'umorismo è onnipresente, anche durante lo svolgimento di un'attività criminosa qualunque.




In Europa nasce con Balzàc e Un Tenebroso Affare (che guardaunpo' è anch'esso del 1841): apre le porte al noir che, a differenza dell'anglosassone, non analizza solo la questione psicopatologica del criminale, ma ne esalta e ne analizza i comportamenti all'interno di una scena sociale particolare: quella napoleonica post-rivoluzione. Si evolve con Derek Raymond nella serie della Factory londinese (sezione A14, Delitti Irrisolti, leggi qui) con profonde riflessioni sull'animo umano e gli sconvolgimenti psicologici che portano ad efferati delitti. Il tutto assolutamente privo di un qualsivoglia senso dello humor ("...chi ha meno humor e buon senso? Un carcerato o un politico in visita ad una prigione?" cit. Derek Raymond).



In USA esistono, nei romanzi criminali o nelle fiction televisive a sfondo giallo o nero, poliziotti corrotti, sempre e in ogni sfumatura. Va molto di moda nel mondo anglosassone.



In Europa e soprattutto in Italia il poliziotto corrotto, non lo vuole vedere nessuno: non piace alla "cvitica" televisiva, semplicemente; i sondaggi sul popolo spettatore parlano chiaro: vengono apprezzati, elogiati, elevati a spiriti nobili che combattono per una giusta causa senza macchiarsi mai, e riescono anche a gestire la famiglia che si va sgretolando a causa di un lavoro che oscura il cuore e obnubila la mente. Poco credibile, ma ammirevole.



Conclusione: preferisco di gran lunga i vecchi romanzi e i film americani, non tanto per la
capacità di analisi di una società dura e malata (quello lo sappiamo fare anche noi: abbiamo autori fantastici, con una sensibilità tanto spiccata da riuscire a cogliere -e restituirlo al lettore- l'aspetto culturale e sociale del crimine che potrebbe sembrare fine a se stesso); piuttosto li preferisco per quel senso dello humor che non deve mai mancare, nemmeno quando si parla di un crimine efferato.




Insomma, viva il romanzo criminale italiano ma, impariamo dagli americani, che è una vita che scrivono di queste cose.



A proposito, il primo che inserì della comicità nel romanzo poliziesco fu sempre chi l'inventò: E.A. Poe, il più grande di tutti quanti, perché alla fine viene fuori che... beh leggitelo che fai prima e ridi di più, alla fine!

lunedì 11 dicembre 2006

DRUGS SLAVING MANKIND

Lo sapevo che prima o poi ci tornavo sull'argomento droghe.


Ho letto questo articolo (non nuovissimo) da un amico. Sapevo già molto degli psicofarmaci e del loro abuso da parte dei pazienti a causa della leggerezza con cui vengono somministrati e grazie alla facilità con cui vengono reperiti, anche per "vie traverse"...




Ho vissuto, anche se non in primissima persona, la brutta esperienza di un conoscente che è stato malissimo per diversi giorni (quasi due settimane) a causa di disturbi della personalità; è venuto fuori che da un tre anni circa si imbottiva di psicofarmaci sotto guida nemmeno troppo attenta del proprio psichiatra. Un mio amico l'ha assistito in casa per tutto il tempo, giorno e notte; mi ha raccontato cose tremende, che diceva, che faceva...
Bisogna finirla con tutto questo e restituire la libertà agli uomini, facendoli più credere in se stessi che nella follia di certi derivati chimici che chiamano "medicine". Esattamente come l'eroina (brevetto della Bayer, leggi qui), derivata dalla sintetizzazione della morfina, e l'LSD ("creato" da un farmacista svizzero, Albert Hoffman) per cercare di alleviare le sofferenze dei malati di cancro e tumori in fase terminale, queste sostanze finiscono spesso -o meglio, sempre- per la strada, diventando droghe da marciapiede.
Un Governo che si consideri composto di professionisti seri a cui sta a cuore la salute del proprio Paese, dovrebbe pensare più a controllare certi comportamenti/prodotti delle aziende farmaceutiche, piuttosto che impiegare le forze dell'ordine a correre dietro ai ragazzini che si fanno le canne sotto casa o nei parchi cittadini.

mercoledì 6 dicembre 2006

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, DELITTO E CASTIGO

Ho letto questo articolo stamattina e mi ha dato fastidio il modo in cui alcuni esponenti della politica e della società italiana condannino il reinserimento in società di individui pericolosi (o ex-tali).

le prime repliche: "secondo me sbagliano perché è un'assassina e deve restare in carcere a vita; agli assassini politici, o terroristi rossi o neri che siano, non va data la possibilità di reinserimento"

piuttosto giusto da un punto di vista giuridico.

Parto da questo punto: l'Italia non è gli Stati Uniti d'America.

In Italia, il conservatorismo cristiano cattolico ha dalla sua una buona capacità di accettare il reinserimento degli individui criminali nella società. Da noi esiste sempre la seconda possibilità (e una terza, o una quarta). Il perdono e la misericordia fa parte della nostra coscienza civile, lo dimostrano pubbliche interviste in cui famigliari di vittime hanno perdonato i loro assassini, mogli e figli di giudici uccisi dalla mafia, hanno preferito perdonare che incattivirsi.
Moralmente, ci sentiamo obbligati a farlo. Inoltre, il criminale che viene perdonato e sa di poter essere reinserito nella vita sociale, potrebbe avere qualche speranza in più di uscire dal circolo dell'odio.

sento qualcuno che dice sottovoce, quasi compiacente: "in America non si dà la possibilità a tutti di essere reinseriti in società"

Negli USA vige un puritanesimo di tipo calvinista; non transige sulle capacità di recupero di un criminale all'interno della "civilità".

Dimostrazione di ciò è come un ex-carcerato fatichi a trovare lavoro anche se accompagnato da un agente e tenuto sotto sorveglianza anche in libertà: la notizia che lui è un ex-criminale fa il giro delle città e delle aziende prima che lui venga chiamato per un colloquio. Edward Bunker e il suo personaggio Max Dembo ne sanno qualcosa. Dare una seconda possibilità non è solo umano, ma naturale.

sento già urlare: "bisogna dare lavoro prima a chi ne ha davvero bisogno, e poi a chi lo cerca come riscatto in società. Poi, perché una ex-terrorista nella commissione antidroga e nel recupero tossicodipendenti? Non sarebbe meglio una psicologa?"

Sarebbe molto meglio. Magari Susanna Ronconi in carcere s'è anche laureata in psicologia, forse anche specializzandosi nel campo delle droghe e del recupero; cosa ne sappiamo? Il famoso rapinatore di banche americano Chessman si laureò in legge in carcere e fece uscire molti detenuti le cui condanne erano ingiuste o infondate...

In fondo è una forma di lavoro socialmente utile e tutti sappiamo quanto sia doveroso ed essenziale combattere le droghe dall'interno aiutando le persone che ci sono cascate ad uscirne; educazione in senso inverso, ma sempre educazione.

Per come la vedo io, potrei anche sbagliare, fa parte del suo programma di recupero della propria identità sociale.

martedì 5 dicembre 2006

C-ANALE BOLIVIA ON THE ROCKS

Ossia la vita che va a puntate.

Quando si hanno amici lontani è giusto rendergli omaggio come si puole.

Lui l'aveva già fatto qui, in occasione della prima puntata del C-Anale Bolivia.

Io lo faccio ora, diqquà, a dimostrazione di come Uomo dell'Anno lo sia sul serio.

Ciao a tutti gli stronzoni,

eccoci sintonizzati su C-anale Bolivia.
La stagione delle piogge è arrivata prepotentemente sull’altipiano e tutto si è trasformato in fango, un nemico sempre in agguato. In un miscuglio di creta, sassi e malta ti avvolge lo scarpone cercando di inghiottirlo. Tu quindi ne tiri una ad ogni passo e ci dai dentro con i reni.

L’umido penetra nelle ossa e congela tutto. L’unica parte che rimane sempre al caldo è l’ano. Protetto dalle chiappe, che possono essere composte da tessuto adiposo, muscolo e, in casi rarissimi, tessuto chiappa, sta al caldo è si lamenta solo per la diarrea.

La merda ultimamente è un comun denominatore della mia vita. Nel mio lavoro viene chiamata concime ma si sà, l’abito non fa il monaco. Qualche giorno fa ho fatto un bel ordine di 25 m3 di sterco di ovino con il quale mi divertirò molto. Lo ripartirò come Gesù Cristo a tutte le famiglie bisognose.

I miei problemi intestinali si vanno stabilizzando. Diarrea tutti i giorni. Per questo ho deciso di cacare in dei vasetti e presentarli a un tecnico che li analizzerà scrupolosamente. Nella merda non si è mai soli.

Con le dita congelate, la giacca anche in casa e la pioggia che batte incessantemente sulla finestra chiudo la trasmissione...

...cantando un blues

Da C-anale Bolivia per oggi è tutto.

lunedì 4 dicembre 2006

SATANA CHI??

H.P. Lovecraft era genio, e si sapeva. Come era noto che s'inventasse un sacco di storie; terrificanti, ma false.

Ora che ho letto qui mi viene in mente che magari conosceva quel culto già da tempo e che si sapesse in giro, perlomeno in circoli chiusi.


Insomma pare che il culto di Yig esista ancora e che i satanisti che baciano il culo a satana siano un po' fuori strada.

NON C'ENTRA UN CAZZO...

... ma in compenso ieri sono andato a vedere questo.



Dopo i sensi di colpa delle scene finali ("Addio e vaffanculo vi siete mangiati tutto il pesce!", solo che non sono delfini e non vanno su un altro pianeta), il film è divertente, a volte esilarante, movimentato, un po' troppo musicato ma fatto bene, pro-natura ma non d'accusa feroce, educativo senz'altro.

Ci sono voluti: 4 anni, 80mila foto dell'Antartide, 3 persone per ogni pinguino, 8milioni di piume solo per il pinguino protagonista, 1000 persone nel cast tecnico con età media di 26 anni, 10mila persone che hanno lavorato a tutti gli aspetti del film.

MIKE "PACCON" + JOHN ZORN

Ecco.

Avevo tanta voglia di andare a vederlo, e invece quando ho chiamato venerdì per il biglietto mi hanno risposto "se chiamava un mese fa ne trovava uno".

E grazie al cazzo.


venerdì 1 dicembre 2006

ONLY

La fantascienza è da sempre un genere letterario che attira diversi milioni di lettori in tutto il mondo, forse per la capacità di far viaggiare davvero con la mente in epoche remote e lontane, dissociandosi completamente da questo nostro mondo frenetico e strano... e forse anche perché esaminando mondi così diversi eppure così simili al nostro riusciamo a comprendere realmente alcuni aspetti della natura umana.

Esistono diversi tipi di fantascienza, e ovviamente diverse filosofie in base alla formazione che gli autori hanno avuto in vita:

(chiedo scusa fin d'ora ma l'impaginazione di blogger fa davvero cacare)

- classica, di scrittori come Bradbury, Huxley, nella quale le civiltà future coesistono tra mille mondi e razze diverse (umani, androidi, esseri di altri pianeti) e in cui le storie sono a volte anche banali; l'importante molto spesso è il contorno della storia, l'ambiente.
Consiglio:

In un mondo futuristico a regime totalitario basato sul culto del produttivismo in stile Ford, gli esseri umani possono accedere ad ogni tipo di piacere materiale, liberamente, non essendo in pericolo per malattie o oppressi da guerre. Per far questo però, gli esseri umani vengono "coltivati", prodotti in serie in fabbriche di persone, e sin da bambini condizionati da droghe e tecnologie, in modo che da adulti vadano a ricoprire posizioni in base alla formazione condizionata ricevuta. Ma l'equilibrio si può spezzare facilmente... Un tema ricorrente nella fantascienza classica negli anni a venire.




In una società in cui è vietato leggere libri, viene istituito uno speciale corpo di Vigili del Fuoco, impegnati a dare fuoco a tutte le opere letterarie. Non a caso si nota un certo maccartismo in questo romanzo. Con maccartismo s'intende il movimento anticomunista americano, spinto dal senatore Joseph McCarthy negli anni '50, al fine di evitare influenze comuniste nelle istituzioni americane per mezzo della letteratura. L'ombra di Orwell (da Orwell 1984) è gigantesca in questa opera: entrambi parlano di controllo delle informazioni e della mente degli uomini tramite l'instaurazione di un regime di terrore e rappresaglia.




- storiografica/politica, altrimenti detta "fantascienza sociologica", in cui si esaminano eventuali civiltà simili alla nostra spostate in avanti di millenni, come quella di Isaac Asimov o Frank Herbert, senza i quali non sarebbero mai esistiti eventi cinematografici come Guerre Stellari di Spielberg o Dune di David Lynch (tra l'altro molto bello e fedele alla dinastia originale)
Consiglio:

La Terra non è più abitabile, si vive su Terminus e Helicon, pianeta, quest'ultimo, dalla cui regione Arcturus proviene Hari Seldon, scienziato psicostoriografo. Egli è riuscito, tramite complesse operazioni matematiche e algoritmiche, a sintetizzare i comportamenti umani del passato e proiettarli nel futuro, ottenendo come risultato una previsione del futuro sui comportamenti di massa delle popolazioni con grande precisione. Sarà una notevole fonte di guai, raccolti in 7 volumi Preludio alla Fondazione, Fondazione anno zero, Fondazione o Cronache dalla Galassia, Fondazione e Impero o Il crollo della Galassia centrale, Seconda Fondazione o L'altra faccia della spirale, L'orlo della Fondazione, Fondazione e Terra.



Sempre la Terra non più abitabile è il pretesto per creare nuovi mondi d'incubo. Dal pianeta Caladan la famiglia Atreides viene trasferita sul desertico Arrakis, e qui inizia la lotta con la famiglia del Barone Harkonen per il controllo della Spezia, o Melànge, una sostanza prodotta dai vermi giganti delle sabbie e mangiata dai Fremèn del deserto, popolo nomade, fiero e pericolosamente battagliero. Una saga ecologica e sociale su 6 volumi che ha influenzato profondamente il mondo della fantascienza e della cinematografia mondiale sul tema. Un must. Ci hanno scritto una canzone anche gli Iron Maiden nel 1984, sull'album Piece Of Time (To Tame A Land, molto bella e significativa).



- psico-sociale come la chiamo io, o semplicemente socioscienza: James Graham Ballard in questo è maestro supremo. In oltre 40 anni di opere ha immaginato l'impossibile: mondi senza più orologi e concetto del tempo, città con case psicotrope (che modificano la loro forma e colore in base all'umore di chi li abita e di chi ci ha vissuto prima), il ciclo di Vermilion Sands con poetesse liriche di altri mondi, mondi in scatola, città infinite senza concetto di spazio libero estese in verticale e orizzontale, controllo della mente, cambi d'identità... il bello è che non è detto che si viva in un futuro prossimo o remoto, tutto avviene sulla Terra e non viene mai specificato il periodo storico: potrebbero essere gli anni '50 come il 2897, non fa differenza. L'unicità sta nel tipo di società che viene imamginata e fatta vivere con regole e costumi ben delineati.
In questo filone ci può rientrare anche Philip Kendrik Dick, anche se molti suoi romanzi sono ambientati nel futuro in modo esplicito.

Consigli:

Il ciclo di Vermilion Sands è il massimo di Ballard. Tutto ciò che riguarda case psicotrope, mante delle sabbie, poetesse maledette con autisti dalle sembianze del dio pan, piante che cantano e gorgheggiano accordate da orchidee incantatrici, può essere scoperto in questa saga.








In questi 15 racconti vengono affrontati alla maniera di Ballard i temi di guerra del vietnam, psicopatologia, vittime di incidenti stradali, pornografia, potere dei media, tutti simboli negativi dell'epoca moderna.


Philip Dick ha creato un mostro. La Terra è la stessa di sempre, tranne un piccolo fatto storico: i nazisti hanno vinto la guerra e siamo in un regime totalitario governati dai Tedeschi. Etnie come gli asiatici, i neri d'Africa, gli ebrei o gli arabi non esistono più, sono stati tutti sterminati. In questa società d'incubo esiste un libro, che parla della storia di un mondo in cui i nazisti hanno perso la guerra e vige la democrazia in tutta la Terra. Non deve assolutamente essere reso pubblico...



Pianeta Terra, Gennaio 1976. Non esiste più un solo essere umano sul nostro pianeta? Una sconvolgente malattia ha trasformato tutti gli essere umani in vampiri, in grado di parlare e di pensare, ma assetati di sangue. Chi viene morso diventa vampiro a sua volta. Ma non tutti sono così. Un uomo, l'ultimo sulla terra ad restare umano, farà una scoperta agghiacciante... Una delle metafore più interessanti sulle trasformazioni della società.